Equo compenso, commercialisti: approvato il nuovo Codice delle sanzioni

Dall’equo compenso alle critiche sui social, ecco le novità previste dal codice delle sanzioni dei commercialisti.

Il testo ha ricevuto l’approvazione da parte del CNDCEC ed è in vigore da oggi.

La novità principale riguarda l’applicazione di sanzioni in materia di equo compenso. C’è spazio però anche per gli adempimenti legati l’obbligo di assicurazione, ai rapporti con i clienti e tra colleghi.

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Equo compenso, commercialisti: approvato il nuovo Codice delle sanzioni

Il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (CNDCEC), con il comunicato stampa del 17 aprile annunciato l’approvazione del nuovo codice delle sanzioni disciplinari.

Il nuovo testo fa seguito all’approvazione nelle scorse settimane del nuovo codice deontologico, le cui novità sono state appunto declinate anche in termini di sanzioni.

Il codice aggiorna il precedente risalente al 2016 ed è pienamente in vigore da oggi, 18 aprile.

“L’approvazione del nuovo Codice delle sanzioni è la tappa successiva all’approvazione del nuovo Codice deontologico, di cui fotografa tutte le principali novità. Aggiungiamo quindi un nuovo step a questo processo di rinnovamento dei nostri codici per favorire sempre più comportamenti corretti e rispettosi tra colleghi, verso le Istituzioni e verso i nostri clienti.”

Questo il commento del presidente del Consiglio nazionale della categoria, Elbano de Nuccio.

La principale novità, si legge nel comunicato, riguarda le sanzioni relative alle violazioni delle norme sull’equo compenso.

Si prevede la censura sia nel caso in cui professionista conviene con il cliente un compenso iniquo sia quando viene predisposto un accordo senza informare il cliente dell’obbligo di rispettare le disposizioni in materia.

Codice delle sanzioni dei commercialisti: tre mesi di sospensione per critiche sui social

Non solo equo compenso. Nel codice delle sanzioni dei commercialisti sono presenti anche altre novità. Ad esempio, nel caso di esercizio della professione in situazioni di incompatibilità è prevista la sospensione fino ad un anno.

In tema di obbligo di assicurazione, invece, è prevista una sospensione fino a 6 mesi per chi non stipula una polizza, mentre per la mancata comunicazione al cliente degli estremi della polizza sottoscritta si prevede la sanzione della censura.

Nel caso di più violazioni deontologiche contemporanee o che derivano dallo stesso fatto si prevede l’applicazione della sanzione prevista per quella più grave.

Per quanto riguarda i rapporti con i clienti, se il commercialista chiede o riceve da colleghi provvigioni o vantaggi per la presentazione di un cliente oppure per la proposta di incarichi, si applica la sospensione fino a 3 mesi.

Per chi, invece, suggerisce comportamenti fraudolenti scatta la sospensione fino a un anno. Per tutte le violazioni in materia di pubblicità e utilizzo improprio dei titoli professionali, poi, si applica la sanzione della censura.

Infine, per quanto riguarda la discussa censura per le critiche a mezzo social, a seguito della modifica della disposizione deontologica, si passa ad una sospensione fino ad un massimo di 3 mesi.

Per tutti i dettagli si rimanda al testo integrale del codice.

CNDCEC - Comunicato stampa del 17 aprile 2024

Regolamento recante “Codice delle sanzioni disciplinari”

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