Il Testo Unico della Riscossione taglia il traguardo della Gazzetta Ufficiale: dalle cartelle ai versamenti, prende forma un nuovo e organico quadro di regole

Dopo mesi di stallo, la riforma fiscale è ripartita anche dall’approvazione definitiva del nuovo Testo Unico della Riscossione.
La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del 26 marzo chiude i lavori di costruzione del nuovo quadro organico delle regole, dalle cartelle ai versamenti, avviati lo scorso settembre. Il pacchetto di disposizioni si applicherà dal 1° gennaio 2026.
“Si tratta di un intervento necessario per superare frammentazioni legislative e garantire maggiore chiarezza agli operatori economici e ai contribuenti.
È un importante passo avanti nel quadro degli otto testi unici previsti dal cammino della riforma”, ha commentato il viceministro all’Economia e alle Finanze Maurizio Leo al termine della riunione di Governo del 13 marzo che ha dato il suo via libera.
Entro fine anno, grazie alla proroga arrivata la scorsa estate, dovranno essere approvati gli altri 5 Testi Unici.
Testi Unici | Avanzamento dei lavori |
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Imposte sui redditi | Da approvare |
IVA | Da approvare |
Imposta di registro e altri tributi indiretti | Da approvare |
Tributi erariali minori | Approvato in via definitiva il 29 ottobre 2024 |
Agevolazioni tributarie e regimi di particolari settori | Da approvare |
Adempimenti e accertamento | Da approvare |
Sanzioni tributarie amministrative e penali | Approvato in via definitiva il 29 ottobre 2024 |
Giustizia tributaria | Approvato in via definitiva il 29 ottobre 2024 |
Versamenti e riscossione | Approvato in via definitiva il 13 marzo 2025 |
Dalle cartelle ai versamenti: arriva il Testo Unico sulla riscossione
Come gli altri Testi Unici, anche quello sulla riscossione risponde agli obiettivi di “riordinare, coordinare e abrogare le disposizioni incompatibili o non più attuali” previsti dalla legge delega.
Nel nuovo complesso di regole trovano spazio anche tutte le novità messe in campo dal decreto legislativo n. 110 del 2024 finalizzato proprio al riordino del sistema nazionale della riscossione che ha rivisto, ad esempio, il meccanismo di rateizzazione delle cartelle prevedendo un percorso di graduale estensione dei piani di versamento per mettersi in regola.
Dai tempi alle modalità per pagare le imposte dovute alla gestione di eventuali cartelle esattoriali, il Testo Unico diventa il riferimento per orientarsi tra la normativa che riguarda versamenti e riscossione.
Nella sua versione definitiva si compone di 243 articoli e di diversi capitoli:
- disciplina dei versamenti diretti, e relativi rimborsi;
- disciplina della riscossione tramite ruoli e coattiva;
- disposizioni sul funzionamento del servizio nazionale della riscossione;
- disposizioni che estendono la disciplina della riscossione mediante ruolo alle diverse entrate dello Stato, anche non tributarie;
- disciplina di recepimento della direttiva 2010/24/UE, in materia di mutua assistenza tra gli Stati membri dell’Unione Europea ai fini della riscossione dei crediti erariali;
- disposizioni transitorie e finali, con focus su norme abrogate e di coordinamento.
Come si legge nell’articolo 243, “le disposizioni del presente testo unico si applicano a decorrere dal 1° gennaio 2026”.
Di seguito la versione definitiva del Testo Unico, rivista sulla base delle indicazioni arrivate dal Parlamento, e pubblicata in Gazzetta Ufficiale.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Dalle cartelle ai versamenti: anche il Testo Unico della riscossione arriva in GU