Calendario ponti 2025: 13 giorni di ferie per 35 di vacanza

Francesco Rodorigo - Leggi e prassi

Il 2025 sarà un anno ricco di ponti rispetto a quello appena passato. Con soli 13 giorni di ferie sarà possibile farne 35 di vacanza

Calendario ponti 2025: 13 giorni di ferie per 35 di vacanza

Con il 2025 alle porte non può mancare lo sguardo al calendario per organizzare l’anno lavorativo in base alle festività.

Il 2025 regalerà molti più weekend lunghi e ponti rispetto al più avaro 2024.

Con soli 13 giorni di ferie sarà possibile godere di ben 35 di vacanza.

Vediamo nel dettaglio allora quali potrebbero essere i periodi più richiesti dell’anno in base ai festivi e ai possibili ponti.

Calendario ponti 2025: 13 giorni di ferie per 35 di vacanza

Con il cambio dell’anno e l’aggiornamento del calendario non può mancare il controllo dei giorni festivi così da farsi trovare pronti per sfruttare eventuali ponti per prenotare in anticipo le vacanze o semplicemente avere più tempo per rilassarsi.

Se il 2024 è stato un anno povero di ponti, tutt’altro di può dire dell’anno che sta per cominciare, decisamente più ricco di possibilità da sfruttare: dai ponti ai weekend lunghi.

Partiamo con l’elenco dei giorni festivi da calendario, da Capodanno a San Silvestro:

Capodanno Mercoledì 1 gennaio
Epifania Lunedì 6 gennaio
Pasqua Domenica 20 aprile
Pasquetta Lunedì 21 aprile
Festa della Liberazione Giovedì 25 aprile
Festa dei lavoratori Giovedì 1 maggio
Festa della Repubblica Lunedì 2 giugno
Ferragosto Venerdì 15 agosto
Tutti i Santi Sabato 1 novembre
Immacolata Concezione Lunedì 8 dicembre
Natale Giovedì 25 dicembre
Santo Stefano Venerdì 26 Dicembre

Si parte subito a gennaio con il primo ponte tra Capodanno e l’Epifania. Prendendo di ferie il 2 e il 3 del mese si farà praticamente una settimana di vacanza.

Il periodo più ambito dell’anno sarà però sicuramente quello pasquale, con Pasqua che cade il 20 aprile e Pasquetta il 21, vicino quindi alla Festa della liberazione del 25.

Con 3 giorni di ferie (il 22, il 23 e il 24) i giorni di vacanza saranno ben 8 (considerando anche i sabati): da sabato 19 a domenica 27.

Aggiungendo di ferie anche gli ultimi giorni di aprile (28, 29 e 30) e il 2 maggio la vacanza si allunga fino al 5 maggio, considerata anche la Festa dei lavoratori e il possibile weekend lungo.

Con 7 giorni di ferie (sabati esclusi) sarà quindi possibile quindi fare ben 16 giorni di vacanza: dal 19 aprile al 5 maggio.

Doppio weekend lungo, poi, nel periodo estivo, con la Festa del 2 giugno e Ferragosto che cadono rispettivamente di lunedì e di venerdì.

Meno ricco, invece, il periodo autunnale. Per avere un nuovo ponte sarà necessario aspettare l’8 dicembre con la festa dell’Immacolata che cade di lunedì.

Anche nel periodo natalizio l’occasione è da non perdere. Il 25 e il 26 dicembre sono un giovedì e un venerdì e quindi anche senza prendere ferie si possono fare 4 giorni di vacanza.

Se poi si aggiungono 3 giorni di ferie (il 29, il 30 e il 31) si arriva al 1° gennaio (giovedì) per una vacanza di 8 giorni, che diventano 13 se si prende anche il 2 gennaio di ferie. In questo modo si torna al lavoro direttamente il 7 gennaio.

I ponti decisi dall’azienda sono considerati come giorno di ferie

Calendario alla mano è quindi già tempo di pensare alle ferie per il prossimo anno. Sempre però prestando attenzione ad alcuni accorgimenti.

Per quanto riguarda in particolare i ponti, è bene evidenziare che se l’azienda decide di osservare uno o più giorni di chiusura (ad esempio il lunedì compreso tra la domenica e la festività che cade di martedì), quel giorno sarà considerato come un giorno di ferie retribuite (proprio perché in teoria lavorativo) e viene scalato dai giorni di ferie fruibili dai dipendenti.

Si tratta di un aspetto da considerare quando si pianificano le ferie proprio perché altrimenti si rischia di calcolare in modo errato i giorni a cui si ha diritto da contratto.

In materia di ferie accumulate si ricorda che, come ogni anno, anche nel 2025 il 30 giugno segna la scadenza per la fruizione delle ferie maturate nei 2 anni precedenti e non ancora utilizzate, quindi in questo caso quelle maturate nel 2023.

Un incentivo in più per lavoratori e lavoratrici a programmare in anticipo il proprio periodo di riposo sfruttando al meglio le occasioni a disposizione nel 2025.

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