CU colf e badanti: come funziona la dichiarazione sostitutiva

Francesco Rodorigo - Leggi e prassi

Il 17 marzo segna la scadenza per la consegna della Certificazione Unica e l’invio dei dati all’Agenzia delle Entrate. I rapporti di lavoro domestico fanno eccezione e bisogna seguire regole diverse

CU colf e badanti: come funziona la dichiarazione sostitutiva

Per i rapporti di lavoro domestico non è necessario presentare la Certificazione Unica.

I datori di lavoro, infatti, sono esonerati dall’adempimento poiché non svolgono funzione di sostituto d’imposta.

Per certificare i redditi percepiti da colf, badanti e altri collaboratori domestici è comunque necessario predisporre una dichiarazione sostitutiva.

Vediamo regole, istruzioni e scadenza per la trasmissione.

CU colf e badanti: come funziona la dichiarazione sostitutiva

Ogni anno con la consegna della Certificazione Unica lavoratori e lavoratrici entrano in possesso dei dati relativi ai redditi percepiti nell’anno precedente, così come del quadro delle ritenute IRPEF effettuate, dei contributi versati e delle detrazioni operate.

Si tratta quindi di un documento fondamentale per la predisposizione della dichiarazione dei redditi, ed è per questo che l’invio da parte del datore di lavoro o dell’ente pensionistico che svolge il ruolo di sostituto d’imposta assume particolare importanza.

Le CU 2025 dovranno essere consegnate al contribuente (dipendente, pensionato, percettore di redditi assimilati a quelli da lavoro dipendente e lavoratori autonomi) entro il 17 marzo.

Per quanto riguarda i rapporti di lavoro domestico, invece, è prevista una procedura diversa.

I datori di lavoro domestico infatti non agiscono in qualità di sostituto d’imposta e pertanto non sono obbligati all’adempimento.

Ad ogni modo, colf, badanti e altri collaboratori domestici sono tenuti a dichiarare i redditi percepiti e a presentare la dichiarazione se superano il limite di reddito complessivo di 8.000 euro nell’anno.

Poiché il datore di lavoro, come detto, non è sostituto d’imposta e non invia la Certificazione Unica, è quindi tenuto a consegnare al dipendente una dichiarazione sostitutiva della CU, nella quale deve essere indicato l’ammontare complessivo delle somme erogate nell’anno come indicato all’articolo 34 del CCNL lavoro domestico.

Quindi anche se non si tratta di una CU è comunque necessario predisporre un documento che attesti i pagamenti effettuati.

Dichiarazione sostitutiva per colf e badanti 2025: contenuto e scadenza

La dichiarazione sostitutiva della CU per colf e badanti dunque deve contenere una serie di informazioni utili al lavoratore o alla lavoratrice per l’adempimento dei propri obblighi fiscali.

Il documento non ha un formato standard ma all’interno bisogna indicare:

  • i dati anagrafici e il codice fiscale del datore di lavoro e del lavoratore;
  • l’anno fiscale di riferimento (2024 per la dichiarazione rilasciata nel 2025);
  • il numero di giornate lavorate;
  • la retribuzione lorda annua percepita, compresa la tredicesima e i contributi previdenziali;
  • la quota di contributi previdenziali a carico del lavoratore;
  • la retribuzione netta effettivamente corrisposta;
  • le eventuali somme erogate a titolo di TFR o anticipi di TFR.

La CU come detto ha delle scadenze precise in relazione all’invio e alla consegna. Per la dichiarazione sostitutiva per colf e badanti invece non c’è una data precisa fissata per legge.

Il documento però deve essere consegnato almeno 30 giorni prima della scadenza per la presentazione della dichiarazione dei redditi.

Se il rapporto di lavoro si interrompe prima la dichiarazione deve essere consegnata in questa occasione.

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