CU autonomi, stop alla doppia scadenza: dal 2025 invio entro il 31 marzo per tutti

Alessio Mauro - Certificazione Unica

Scadenza per le certificazioni uniche delle partite IVA al 31 marzo dal 2025. Stop al termine più lungo del 31 ottobre per le CU degli autonomi anche se non interessati dalla precompilata. Le novità nello schema di decreto correttivo in materia di adempimenti

CU autonomi, stop alla doppia scadenza: dal 2025 invio entro il 31 marzo per tutti

CU degli autonomi tutte entro la scadenza del 31 marzo a partire dal 2025.

La dichiarazione dei redditi precompilata per le partite IVA cambia il calendario per i sostituti d’imposta, anche in relazione ai redditi non interessati dalla dichiarazione dei redditi fai da te.

Lo si evince dalla lettura delle misure contenute nello schema di decreto correttivo in materia di adempimento collaborativo, adempimenti e concordato preventivo biennale presentato presso le Commissioni Finanze della Camera e Tesoro del Senato.

CU autonomi, stop alla doppia scadenza: dal 2025 invio entro il 31 marzo per tutti

Non vi saranno più dubbi sui termini di invio delle certificazioni uniche a partire dal 2025, per evitare che si ripresenti il caos che ha caratterizzato il primo anno di avvio della dichiarazione precompilata per le partite IVA.

Lo schema di decreto legislativo correttivo approvato in Consiglio dei Ministri il 20 giugno e per il quale è partito l’iter di esame in Parlamento, per la formulazione dei pareri che accompagneranno il via libera definitivo, ridisegna il calendario delle scadenze.

In particolare, con l’articolo 2, comma 5 dello schema in esame, viene modificato quanto previsto dall’articolo 4 del DPR n. 322/1998, inserendo al comma 6-quinquies il seguente periodo:

“Dal 2025 le certificazioni di cui al comma 6-ter contenenti esclusivamente redditi che derivano da prestazioni di lavoro autonomo rientranti nell’esercizio di arte o professione abituale sono trasmesse in via telematica all’Agenzia delle entrate entro il 31 marzo dell’anno successivo a quello in cui le somme e i valori sono stati corrisposti.”

CU autonomi al 31 marzo per tutti dal 2025: scadenze ancora da rivedere?

Il motivo alla base della novità è chiaro a sostituti d’imposta e intermediari che per l’anno in corso hanno dovuto fare i conti con l’impatto dell’avvio della precompilata per le partite IVA.

Sin da subito era sorto il dubbio circa i termini di invio delle CU degli autonomi inclusi nell’avvio sperimentale della dichiarazione precompilata, considerando che il decreto legislativo n. 1/2024 non esplicitava la necessità di procedere entro il termine del 16 marzo, al pari di quanto previsto per dipendenti e pensionati, in luogo del termine più lungo del 31 ottobre previsto fino allo scorso anno.

La risoluzione dell’Agenzia delle Entrate n. 13/E del 4 marzo ha sciolto i dubbi, confermando per il solo 2024 la possibilità di mantenere la scadenza lunga del 31 ottobre per la trasmissione, considerando l’avvio sperimentale della precompilata per gli autonomi, specificando tuttavia che a partire dalle CU 2025 l’invio di tutte le certificazioni contenenti redditi inclusi nel progetto della precompilata dovesse avvenire entro il 16 marzo.

Lo schema di correttivo ora mette nero su bianco la modifica, con due novità di rilievo.

La prima è relativa alla scadenza: dal 16 marzo si passa al 31 marzo. La seconda è relativa all’ambito di applicazione del nuovo calendario: si applicherà non solo alle CU di autonomi interessati dalla precompilata, ma in via più generalizzata a tutte le certificazioni relative a redditi che derivano da prestazioni di lavoro autonomo di arte o professione abituale.

Certificazione UnicaScadenza dal 2025
Dipendenti e pensionati 16 marzo
Lavoratori autonomi interessati dalla precompilata 31 marzo
Lavoratori autonomi non interessati dalla precompilata 31 marzo

Non si può non notare però che anche alla luce dei nuovi punti fermi previsti dallo schema di decreto, si va profilando un calendario a doppio binario.

Ad oggi infatti non sono previsti ritocchi alla scadenza delle CU di dipendenti e pensionati, che resterebbe pertanto fissata al 16 marzo. Se alla base della scelta del MEF vi è la necessità di uniformare i termini di invio, per un avvio “ordinato” della dichiarazione precompilata, non avrebbe più senso stabilire una scadenza unica per tutti?

Questo sito contribuisce all'audience di Logo Evolution adv Network