Bilancio microimprese in forma super semplificata: le società che rispettano determinati parametri legati all'entità dell'attività svolta e a particolari limiti economici e reddituali imposti dal legislatore possono beneficiare di alcune semplificazioni contabili, le quali portano spesso con sé molti vantaggi ma anche alcune criticità.
Bilancio microimprese in forma super semplificata: quali sono i vantaggi e quali gli svantaggi?
Si rende di fondamentale importanza chiarificare in via preliminare cosa intende il legislatore per microimpresa. Tale tipologia di configurazione societaria è disciplinata dall’art. 2435 ter del codice civile, il quale individua tre criteri che la stessa deve rispettare al fine di poter ottenere tale qualifica:
- numero massimo 5 dipendenti;
- totale dell’attivo non superiore a 175.000 euro;
- ricavi non superiori a 350.000 euro.
Le imprese possono ottenere tale qualifica a patto che non superino due dei limiti sopra esposti durante il primo anno di attività o successivamente per due esercizi continuativi.
Adesso che è ben chiara la definizione di microimprese, è opportuno analizzare in maniera approfondita quali sono i vantaggi che ottiene un’impresa che è in grado di rispettare tali parametri e se vi sono invece delle criticità da prendere bene in considerazione.
Bilancio microimprese: la forma super semplificata
Il decreto legislativo 139/2015 ha introdotto una nuova classe dimensionale, alla quale appartengono le società che non applicano i principi contabili internazionali.
Le microimprese hanno infatti la possibilità di redigere un bilancio definito “super abbreviato”, grazie al fatto che la sua forma esclude alcune tipologie di documentazioni contabili tendenzialmente parte integrante del bilancio in forma ordinaria.
Le modifiche introdotte dal sopracitato decreto 139/2015 all’art. 2435 cc sono state implementate al fine di introdurre non solo una definizione stabile di micro impresa ma anche per fornire in senso pratico le norme per la redazione del prospetto di bilancio per la stessa.
Il bilancio d’esercizio è il documento più importante della vita aziendale sia per motivi esterni che interni, la trasparenza dell’ente e la sua corretta gestione economico-patrimoniale e finanziaria dipendono dallo stesso.
Il legislatore con l’introduzione del concetto di microimpresa ha anche dato la possibilità di racchiudere in tre macro contenitori le possibili tipologie di bilancio che possono essere redatte dalle società, espresse di seguito:
- bilancio “super abbreviato” per le microimprese;
- bilancio abbreviato per le imprese di piccole dimensioni;
- bilancio ordinario per le imprese di medio-grandi dimensioni.
Le imprese definibili medio-grandi sono in realtà quelle società che superano i limiti imposti dagli art. 2435-bis e ter del Codice civile, e per le quali non si applica nessun tipo di semplificazione documentale.
Il bilancio abbreviato disciplinato invece dall’art. 2435 bis del codice civile può essere redatto da quelle società che, per due esercizi consecutivi non hanno superato due dei seguenti limiti:
- totale attivo 4.400.000 euro;
- ricavi 8.800.000 euro ;
- dipendenti 50 unità.
Uno dei grandi punti di forza che possono sfruttare queste tipologie di categorie di società è che hanno la facoltà di pubblicare un consuntivo d’esercizio in forma abbreviata poiché composto da schemi sintetici di stato patrimoniale e conto economico, oltre ad essere completamente esonerate dalla redazione del rendiconto finanziario, potendo poi inoltre redigere una nota integrativa abbreviata.
Bilancio microimprese: i vantaggi della forma super semplificata
Dopo aver brevemente esposto quali sono le differenze dimensionali entro le quali un’impresa può essere incanalata, si rende opportuno ai fini di un’analisi esaustiva soffermarci sui veri vantaggi semplificativi riservati alle microimprese.
Le imprese che per due esercizi consecutivi non hanno superato due dei seguenti limiti: totale attivo 175.000 euro, ricavi 350.000 euro e dipendenti 5 unità, hanno la facoltà di pubblicare un bilancio “super abbreviato”, grazie al quale risultano essere esonerate da:
- dalla redazione del rendiconto finanziario;
- dalla nota integrativa se in calce allo stato patrimoniale risultano le informazioni previste dall’art. 2437, comma 1, nn. 9) e 16);
- dalla relazione sulla gestione se in calce allo stato patrimoniale risultano le informazioni richieste dai nn. 3) e 4) dell’art. 2428;
- dalla rilevazione dei derivati speculativi e di copertura in bilancio, in quanto non risulta applicabile il n. 11-bis) dell’art. 2426 c.c.
Il bilancio “super abbreviato” è quindi composto da una serie di importanti semplificazioni e segue i criteri di valutazione contenuti nell’art. 2435-bis del codice civile.
Bilancio microimprese in forma super semplificata: svantaggi e criticità micro imprese
I vantaggi di cui può beneficiare una microimpresa sono ben chiari, ma è importante valutare la situazione a tutto tondo andando ad indagare anche su quelle che sono le criticità che può incontrare tale categoria dimensionale di attività economica.
Le microimprese devono prestare estrema attenzione ai limiti loro imposti dalle norme stabilite dal legislatore in quanto il loro superamento porterebbe loro un duplice svantaggio sia contabile che organizzativo - gestionale.
La nuova riforma del Codice della Crisi di impresa ha infatti previsto anche per le microimprese che superano determinate soglie dimensionali, la nomina di organi di controllo.
L’aspetto contabile è forse quello più monitorato e tenuto di conto, è infatti evidente che nell’eventualità in cui l’impresa dovesse superare per due esercizi consecutivi due dei parametri contenuti nell’art. 2435-ter, essa perderebbe tutte le esenzioni e semplificazioni fino ad allora riservatele e sarebbe obbligata alla redazione del bilancio semplificato.
Al fine di poter effettuare un corretto passaggio dalla metodologia implementata per la redazione del bilancio super abbreviato a quella per la composizione di un bilancio semplificato, la società dovrà applicare i dettami contenuti nel principio contabile OIC 29, il quale regola il cambiamento dei criteri di valutazione adottati da un’impresa al fine di non stravolgere il messaggio informativo interno ed esterno tipico del prospetto di bilancio.
Nel caso in cui invece la microimpresa dovesse superare anche uno solo dei seguenti indici per due esercizi di fila, vigerebbe sulla stessa l’obbligo di nomina dell’organo di controllo così come imposto dal Codice della Crisi d’impresa, i limiti sono i seguenti:
- 4 milioni, totale dell’attivo stato patrimoniale;
- 4 milioni, ricavi di vendita e prestazioni:
- 20 come numero massimo di dipendenti
Il rispetto dei limiti si rende quindi estremamente importante per la microimpresa al fine che essa possa conservare tutte le semplificazioni di tipo contabile e gestionale, riservatele dal legislatore.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Bilancio microimprese: vantaggi e svantaggi forma super semplificata