Chi ha aderito all'Ape sociale, può continuare a lavorare ma solo a determinate condizioni. Vediamo nel dettaglio quali e quando non è possibile invece cumulare il reddito da lavoro con la pensione.
I contribuenti che hanno aderito all’Ape speciale e che quindi hanno avuto la possibilità di andare in pensione anticipatamente, potranno decidere di continuare a lavorare ma a determinate condizioni.
L’Ape sociale è una un’indennità a carico dello Stato erogata dall’INPS a soggetti in determinate condizioni previste dalla legge che abbiano compiuto almeno 63 anni di età e che non siano già titolari di pensione diretta in Italia o all’estero.
Ovviamente al fine di richiedere l’accesso all’Ape sociale i contribuenti dovranno dimostrare di aver cessato la propria attività lavorativa, ma una volta ottenuto l’anticipo pensionistico questi potranno iniziare nuovamente a lavorare.
Vediamo nel dettaglio quali condizioni dovranno rispettare i pensionati che decidono di continuare a lavorare una volta lasciato il mondo del lavoro grazie all’Ape sociale.
Ape sociale 2019: è possibile continuare a lavorare una volta andati in pensione?
I contribuenti che hanno deciso di beneficiare dell’Ape sociale, una volta andati in pensione potranno comunque decidere di continuare a lavorare ma solo a determinate condizioni.
Nel caso di lavoro dipendente il contribuente che ha dato le sue dimissioni e ha aderito all’Ape sociale, potrà trovare un nuovo impiego e ricominciare a lavorare a condizione che il suo reddito non superi gli 8 mila euro annui.
Per ciò che concerne il lavoro autonomo, invece, i contribuenti che sono andati in pensione anticipata grazie all’Ape sociale, potranno iniziare nuovamente a lavorare a patto che il loro reddito non superi i 4.800 euro annui, pena la perdita della prestazione.
Si ricorda che se invece il contribuente ha diritto all’Ape volontario, questa prestazione, non essendo assimilata al reddito di lavoro, è pienamente compatibile con l’attività lavorativa, subordinata o autonoma.
Ape sociale 2019: chi può beneficiarne
Per ottenere l’Ape sociale 2019, ed andare così in pensione anticipatamente è necessario soddisfare i seguenti requisiti:
- almeno 63 anni di età;
- almeno 30 anni di anzianità contributiva; per i lavoratori che svolgono le attività c.d. gravose l’anzianità contributiva minima richiesta è di 36 anni; ai fini del riconoscimento dell’indennità, i requisiti contributivi richiesti sono ridotti, per le donne, di 12 mesi per ogni figlio, nel limite massimo di 2 anni.
- non essere titolari di alcuna pensione diretta.
L’accesso all’Ape sociale è inoltre subordinato alla cessazione di attività di lavoro dipendente, autonomo e parasubordinato svolta in Italia o all’estero.
Si ricorda che il beneficio non è compatibile con i trattamenti di sostegno al reddito connessi allo stato di disoccupazione involontaria, con l’assegno di disoccupazione (ASDI), nonché con l’indennizzo per la cessazione dell’attività commerciale.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Ape Sociale 2019: è possibile cumulare il reddito da lavoro con la pensione?