Alternanza scuola lavoro: cos'è e come funziona?
L’alternanza scuola lavoro consiste nella realizzazione di un percorso progettato e attuato, verificato e sottoposto a valutazione, sotto la responsabilità degli Istituti scolastici o altri enti formativi, con apposite convenzioni sviluppate con le imprese, o con associazioni, camere di commercio, industrie.
- Legge 107 2015 in formato pdf
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Nella Legge 107/2015 allegata, la riforma Buona Scuola prospetta una spesa di 100 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2016. Tale misura attesta la grande attenzione che il Governo ha riposto in questa nuovo sistema avviamento al lavoro: è chiaro che questo trampolino di lancio sia strutturalmente connesso alla misura Garanzia Giovani, naturale prosecuzione per i diplomati, al fine di arginare il fenomeno Neet.
Dove fare l’Alternanza scuola lavoro: il registro imprese
L’alternanza scuola lavoro si può realizzare anche all’estero, con opportunità di enti pubblici e privati disponibili ad accogliere gli studenti: essi coinvolgeranno gli stessi in periodi di apprendimento e introduzione ad una specifica situazione lavorativa, certamente svolta durante la sospensione delle attività didattiche.
Dentro la scuola o fuori da essa, sono i dirigenti scolastici a decidere quale progetto scegliere nei loro istituti, nonché come valutare a fine anno l’esperienza svolta nelle 400 ore obbligatorie per gli ITIS, nelle 200 ore per i Licei.
Per farlo esiste un registro nazionale, disponile a questo indirizzo, dove si possono consultare le camere di commercio aderenti sia all’alternanza scuola lavoro, che all’apprendistato.
Il Registro imprese alternanza scuola lavoro si divide in due sezioni:
- una consultabile gratuitamente, dove imprese ed enti formativi indicano il numero di studenti ospitabili, oltre al periodo dei tirocini.
- una sezione speciale per le imprese coinvolte nel percorso di alternanza scuola lavoro, che consentirà la condivisione delle informazioni relative all’anagrafica, all’attività svolta, al fatturato; quindi alle informazioni commerciali e fiscali del soggetto ospitante.
Valutazioni della attività alternanza scuola lavoro in scrutinio
Lo scrutinio tanto temuto terrà conto delle competenze sviluppate attraverso l’alternanza scuola lavoro, purché esse siano acquisite prima delle date degli stessi scrutini intermedi e finali degli anni scolastici compresi nel secondo biennio e nell’ultimo anno del corso di studi.
Per cui, oltre a dove esercitare il tirocinio, la misura prevede che l’attività svolta concorra alla valutazione finale degli studenti in sede di maturità. Come vediamo dal documento allegato, il Consiglio di Classe procederà in questo modo:
- le proposte di voto dei docenti terranno esplicitamente conto della valutazione degli esiti delle attività di Alternanza e della loro ricaduta sugli apprendimenti disciplinari e sul voto di condotta;
- ai fini della validità del percorso è necessaria la frequenza di almeno tre quarti del monte ore previsto dal progetto, altrimenti non potrà essere valutato;
- il percorso si aggiunge all’attribuzione dei crediti in coerenza con i risultati di apprendimento in termini di competenze acquisite;
- Guida all’Alternanza Scuola Lavoro
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Malgrado i buoni propositi, occorre anche sapere che non sempre le attività hanno prodotto risultati accettabili: data l’obbligatorietà della misura, in contesti con poche risorse, l’Alternanza scuola lavoro ha dato vita a progetti discutibili. Occorrerebbe maggiore attenzione da parte dei promotori del nuovo sistema, soprattutto nelle zone più svantaggiate.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Alternanza scuola lavoro: guida al nuovo sistema didattico