Il decreto n. 3217 pubblicato dal Ministero del Lavoro individua, per l'anno 2025, i settori e le professioni con il tasso di disparità di genere più elevato.
Dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali arrivano i dati sulla disparità di genere.
Il decreto, pubblicato il 30 dicembre, definisce per l’anno 2025 i settori e le professioni caratterizzati da un elevato tasso di disparità uomo-donna.
Il documento è stato redatto in base alle elaborazioni effettuate dall’Istat, tenendo conto della media annua del 2023.
Disparità di genere: definiti per il 2025 i settori con il tasso più elevato
Esattamente come per l’anno scorso, anche quest’anno il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha individuato per l’anno 2025 i settori e le professioni con un tasso di disparità uomo-donna che supera di almeno il 25 per cento il valore medio.
Dall’esame del decreto in questione, emerge che il tasso di disparità medio è stato rilevato per l’anno 2023 in misura pari al 9,6 per cento.
La soglia sopra la quale un settore è caratterizzato da un tasso di disparità uomo-donna superiore di almeno il 25 per cento del valore medio è pari al 12 per cento.
Tale rilevazione è finalizzata all’applicazione nel 2025 degli incentivi all’assunzione di cui all’articolo 4, comma 11 della legge n. 92/2012, per l’anno 2025.
La legge in questione prevede un esonero contributivo del 50 per cento per i datori di lavoro che assumano donne di qualsiasi età disoccupate da oltre dodici mesi e che vengano impiegate in settori caratterizzati da una disparità di genere superiore al 25 per cento (Regolamento UE n. 651/2014 art. 2, punto 4, lett. f).
L’agevolazione è concessa per 12 mesi in caso di assunzione con contratto a tempo determinato, estendibile a 18 mesi qualora si passi ad un contratto indeterminato o si venga assunti direttamente con quest’ultimo.
Disparità di genere: quali sono settori e professioni con il tasso più elevato
Nel decreto in questiono sono presenti due allegati, tabelle A e B, che riportano, rispettivamente, i settori e economici e le professioni che hanno registrato un elevato tasso di disparità uomo-donna.
A titolo esemplificativo, per quanto riguarda i settori economici, si può notare come il tasso di disparità maggiore sia legato al ambito dell’industria estrattiva e dell’edilizia, con tassi rispettivamente pari a 82,2 per cento e 81,9 per cento.
Per quanto riguarda le professioni, il tasso di disparità uomo-donna più elevato si riscontra tra gli artigiani ed operai metalmeccanici specializzati (95,9 per cento) e gli artigiani e operai specializzati dell’industria estrattiva, dell’edilizia e della manutenzione degli edifici (95,3 per cento).
Seguono i conduttori di veicoli e i sergenti, sovraintendenti e marescialli delle forze armate, con un tasso di disparità uomo-donna pari a, rispettivamente, 94,7 per cento e 92,6 per cento.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Disparità di genere: definiti per il 2025 i settori con il tasso più elevato