Tasse universitarie: dal test alla laurea, quali spese sono detraibili?

Rosy D’Elia - Modello 730

Studiare costa, ma ci sono diversi agevolazioni sulle tasse universitarie: oltre al calcolo in base all'ISEE, è previsto anche uno sconto IRPEF. Dal test alla laurea, quali sono le spese detraibili?

Tasse universitarie: dal test alla laurea, quali spese sono detraibili?

Lo studio è sempre un buon investimento, ma spesso ha un costo molto alto. Ed è per questo che in campo ci sono diverse agevolazioni per ridurre le spese universitarie: oltre al calcolo delle tasse in base all’ISEE con limiti più alti dal 2025 e alle borse di studio, è previsto anche uno sconto IRPEF da calcolare in base ai costi sostenuti.

Dal test d’ingresso alla laurea, sono diverse le voci detraibili, che riducono l’imposta da versare.

Le tasse universitarie si traducono in uno sconto IRPEF: quali sono le spese detraibili?

Il 19 per cento delle spese universitarie sostenute nell’arco dell’anno si traduce in uno sconto IRPEF quando gli importi vengono indicati nella dichiarazione dei redditi. A prevederlo è l’articolo 15 del TUIR, Testo Unico delle Imposte sui Redditi.

Le stesse Università comunicano all’Agenzia delle Entrate le spese sostenute da cittadini e cittadine e chi utilizza, ad esempio, il modello 730/2025 precompilato trova già inserite le somme che danno diritto alla detrazione.

La copertura dell’agevolazione è ampia: sono detraibili, infatti, le spese sostenute per la frequenza di corsi di laurea presso università statali e non statali, di perfezionamento e/o di specializzazione universitaria, tenuti presso università o istituti universitari pubblici o privati, italiani o stranieri.

Sconto IRPEF per le tasse universitarie: limiti per le Università private

Per gli Atenei privati, però, lo sconto IRPEF si calcola entro i limiti stabiliti ogni anno dal MUR.

Area disciplinare corsi istruzioneNordCentro Sud e isole
Medica € 3.900 € 3.100 € 2.900
Sanitaria € 3.900 € 2.900 € 2.700
Scientifico-tecnologica € 3.700 € 2.900 € 2.600
Umanistico-sociale € 3.200 € 2.800 € 2.500

*Ai valori indicati deve essere sommato “l’importo relativo alla tassa regionale per il diritto allo studio di cui all’art. 3 della legge 28 dicembre 1995, n. 549 e successive modificazioni”.

Per orientarsi tra i raggruppamenti dei corsi di studio per area disciplinare è possibile far riferimento all’Allegato 1 del Decreto MUR.

“Nel caso in cui le spese siano sostenute per la frequenza di corsi istituiti sia presso università statali sia università non statali, la detrazione per le spese sostenute per la frequenza presso le università statali potrà essere calcolata sull’intero importo mentre quelle sostenute presso università non statali saranno ricondotte nei limiti previsti dal decreto del MUR con le modalità sopra descritte”, ha chiarito l’Agenzia delle Entrate nell’ultime circolare sul tema.

Al di là dei limiti previsti per le Università non statali, nel calcolo della detrazione per le spese universitarie bisogna anche considerare che dal 2020 l’agevolazione spetta per intero ai titolari di reddito complessivo fino a euro 120.000, oltre questo importo decresce fino ad azzerarsi al raggiungimento di un reddito complessivo pari a euro 240.000.

Dal test alla laurea, le tasse universitarie sono detraibili: come funziona lo sconto IRPEF?

Non solo le canoniche tasse universitarie possono essere utili per ridurre l’imposta da versare, anche altre spese connesse alla frequenza dei corsi di laurea possono essere inserite nella dichiarazione dei redditi.

Le voci che si possono considerare sono diverse:

  • la partecipazione ai test di accesso ai corsi di laurea: la prova di preselezione costituisce una condizione indispensabile per la frequenza dei corsi. Semaforo rosso, invece, per i corsi di preparazione alla selezione;
  • tasse di immatricolazione ed iscrizione: ne hanno diritto anche gli studenti fuori corso ed è possibile includere nelle spese universitarie detraibili anche i costi per la ricognizione da pagare per riattivare la carriera dopo un periodo di pausa;
  • soprattasse per esami di profitto e laurea.

E ancora, risultano detraibili anche le spese universitarie non strettamente connesse al conseguimento di una laurea: la frequenza dei Tirocini Formativi Attivi (TFA) per la formazione iniziale dei docenti istituiti presso le facoltà universitarie o le istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica o di corsi di formazione universitari o accademici per il conseguimento dei CFU/CFA per l’accesso al ruolo di docente.

Per accedere allo sconto IRPEF è necessario che tutte le spese siano sostenute con metodi tracciabili.

Come chiarisce l’Agenzia delle Entrate, sono esclusi dall’agevolazione i costi per l’acquisto di libri, strumenti musicali, materiale di cancelleria, viaggi, vitto e alloggio, sempre a patto che non possano rientrare in altri tipi di detrazioni. Come nel caso del bonus affitto previsto per i giovani.

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