Anche questa settimana il Superbonus e i bonus edilizi hanno avuto un ruolo di primo piano tra modifiche approvate e soluzioni allo studio. Alcune novità rilevanti, poi, sono arrivate dalla conversione in legge del Decreto Milleproroghe, spunto di alcune riflessioni per il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: una sintesi delle principali notizie dal 20 al 25 febbraio 2023
Dal 16 febbraio 2023 con il blocco improvviso, immediato e inaspettato della cessione del credito e dello sconto in fattura, il Superbonus è al centro della scena fiscale, ma non solo.
Anche in questa settimana che sta per concludersi, tra modifiche approvate e incontri per trovare nuove soluzioni, le agevolazioni legate all’edilizia sono state protagoniste indiscusse.
Allargando lo sguardo anche sul Lavoro, la conversione in legge del Decreto Milleproroghe il 23 febbraio 2023 ha sancito l’ufficialità di una serie di misure che toccano entrambi i fronti: dal lavoro in somministrazione alla tregua fiscale.
Il via libera sul testo rivisto durante l’iter parlamentare, però, ha spinto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a inviare una lettera ai Presidenti delle Camere e del Consiglio per sottolineare alcuni aspetti e invocare il “recupero di un’adeguata capacità di programmazione legislativa”.
Nel frattempo dall’Agenzia delle Entrate e dall’INPS non sono mancati chiarimenti e istruzioni sulle misure in vigore.
Come ogni sabato per l’appuntamento di IF WEEK, una sintesi delle principali notizie dal 20 al 25 febbraio 2023.
Superbonus tra modifiche introdotte e soluzioni allo studio
In questi giorni il Superbonus ha continuato a guadagnarsi la prima pagina sia delle testate di taglio tecnico che dei quotidiani generalisti: da quando, il 16 febbraio 2023, il Governo ha approvato il DL n. 11 del 2023 e ha bloccato la cessione del credito e lo sconto in fattura, le due modalità di fruizione alternative alla detrazione, gli occhi sono tutti puntati sul futuro delle agevolazioni fiscali legate all’edilizia.
La partita che si gioca, d’altronde, non è solo strettamente fiscale: il Superbonus è un filo che attraversa tre Governi.
Messo in campo dall’ex premier Conte in piena pandemia, anche per dare uno slancio a un’economia in stasi, è passato poi nelle mani del suo successore Mario Draghi, che ha dovuto fare i conti con i primi effetti negativi e mettere i primi paletti, i nodi poi sono arrivati alla Presidente del Consiglio in carica Giorgia Meloni che ha deciso di scioglierli, in alcuni casi, con un taglio netto.
Al di là delle metafore, nel primo mese di Governo il nuovo Esecutivo ha portato l’aliquota della maxidetrazione dal 110 al 90 per cento e ha anticipato nuove soluzioni per risolvere la questione dei crediti incagliati nei cassetti fiscali di imprese, banche, cittadini e cittadine.
La soluzione sui crediti già esistenti non è stata ancora trovata, ma con il blocco della cessione del credito e dello sconto in fattura si è messo un punto fermo sul presente e sul futuro.
Le questioni aperte, in realtà, sono diverse e non riguardano solo i crediti incagliati, ma anche la necessità di tutelare alcuni territori o alcuni settori, o ancora l’esigenza di prevedere un periodo transitorio tra la vecchia e la nuova normativa.
La tempestività del tutto insolita con cui il testo del DL n. 11 del 2023 è arrivato in Gazzetta Ufficiale e l’immediatezza con cui si è aperto un tavolo di confronto al Ministero dell’Economia e delle Finanze suggeriscono un messaggio chiaro: non si può più aspettare per restringere il raggio d’azione del Superbonus, è necessario, invece, altro tempo per arrivare a delle soluzioni.
Il risultato? Se il messaggio che arriva dal Governo è chiaro, sempre più incerto e incomprensibile è il panorama di regole a cui cittadini e cittadine devono attenersi.
Il monito di Mattarella sul DL Milleproroghe che contiene una serie di novità su Fisco e Lavoro
La programmazione normativa, in effetti, dà pensiero anche al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha promulgato la legge di conversione del Decreto Milleproroghe ma ha inviato una lettera ai Presidenti delle Camere e del Consiglio per evidenziare alcuni aspetti soffermandosi sia sulla forma che sul contenuto.
“Ho apprezzato l’iniziativa che il Presidente del Consiglio dei ministri ha di recente assunto, in dialogo con i Presidenti delle Camere, sottolineando l’abuso della decretazione d’urgenza e la circostanza che i decreti-legge siano da tempo divenuti lo strumento di gran lunga prevalente attraverso il quale i Governi esercitano l’iniziativa legislativa.
Come ha osservato il Presidente del Consiglio, un’inversione di tendenza potrà aversi con il recupero di un’adeguata capacità di programmazione legislativa da parte del Governo e di una corrispondente attitudine del Parlamento a consentire
l’approvazione in tempi ragionevoli dei disegni di legge ordinaria.Rispetto a questa iniziativa del Governo auspico piena collaborazione istituzionale e invito tutte le forze politiche a valutarla con senso di responsabilità.
Nel rimettermi alle determinazioni che il Parlamento e il Governo intenderanno assumere a questo riguardo, nella loro autonomia costituzionalmente garantita, mi limito a osservare come sia ormai evidente il carattere frammentario, confuso e precario della normativa prodotta attraverso gli emendamenti ai decreti-legge e come questa produca difficoltà interpretative e applicative.
Tutto ciò acuisce i problemi e allunga i tempi dell’attività dell’amministrazione, disorientando amministratori, cittadini e imprese.
si trasformano in decreti-legge omnibus del tutto disomogenei, vale a dire in meri contenitori dei più disparati interventi normativi”.
Si legge nella lettera datata 24 febbraio 2023.
In particolare, poi, le perplessità del Presidente Mattarella riguardano le misure di proroga delle concessioni demaniali e dei rapporti di gestione per finalità turistico-ricreative e sportive che rientrano nel pacchetto di novità del DL Milleproroghe.
Sul fronte del Fisco e del Lavoro, rispetto all’impianto originario il testo si è arricchito in più punti.
Tra le novità del DL n. 198/2022 convertito in legge:
- la proroga al 30 giugno dello smart working per lavoratori e lavoratrici fragili e per i genitori dei figli sotto i 14 anni che operano nel settore privato;
- la deroga al limite di 24 mesi per il lavoro in somministrazione fino al 30 giugno 2025;
- il rifinanziamento del Fondo Nuove Competenze per tutto il 2023;
- lo slittamento al 31 marzo 2023 della scadenza per la comunicazione della cessione del credito che riguarda i bonus edilizi;
- la revisione delle regole per gli enti non statali nell’applicazione dello stralcio delle cartelle sotto i 1.000 euro;
- il congelamento dei termini del bonus prima casa fino al 30 ottobre 2023.
Dalla NASPI al Patent box, non sono mancati chiarimenti e istruzioni da INPS e Agenzia delle Entrate
Mentre nuove misure sono allo studio e altre guadagnano l’approvazione del Parlamento e l’attenzione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, anche questa settimana dall’Agenzia delle Entrate e dall’INPS sono arrivati una serie di istruzioni e chiarimenti sugli strumenti già operativi.
Di seguito una panoramica dei principali aggiornamenti dall’Agenzia delle Entrate e dall’INPS:
- nuove circolari sul contributo contro il caro bollette e sul patent box;
- nuovi codici tributo per la restituzione dei contributi a fondo perduto riservati a bar, ristoranti, piscine, organizzatori di eventi ma anche per i versamenti parziali in caso di avvisi bonari;
- indicazioni sulla NASPI sospesa e sull’invio della dichiarazione del reddito annuo presunto;
- istruzioni sugli accertamenti per l’esistenza in vita che riguardano i pensionati e le pensionate che si trovano all’estero;
- partenza delle domanda per Quota 103.
Appuntamento ancora sulle pagine di Informazione Fiscale per conoscere e approfondire le novità che arriveranno nei prossimi giorni e per la sintesi settimanale del sabato.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Dal Superbonus, ancora protagonista, alle novità del DL Milleproroghe: una settimana di Fisco e Lavoro