Poste Italiane da oggi non acquisterà più le rate del 2024, relative ai crediti del superbonus e dei bonus edilizi. Su importi e requisiti rimangono le stesse regole adottate alla riapertura da ottobre scorso
Da oggi, 8 gennaio, Poste Italiane non acquisterà più le rate relative al superbonus e ad altri bonus edilizi relativi al 2024.
La stretta era già stata comunicata dallo stesso Istituto nel messaggio dello scorso 3 ottobre, data di riapertura all’acquisto dei crediti.
Per i contribuenti che intendo scegliere Poste Italiane, quindi, la rata del 2024, maturata per lavori effettuati nel 2023 o in periodi precedenti, dovrà essere portata in detrazione.
Per le rate successive resta il limite di 50.000 euro per cliente, e di 150.000 euro considerando la somma con gli importi di cessioni precedenti.
Superbonus, Poste Italiane blocca l’acquisto per le cessioni di rate del 2024
Cambiano ancora le regole per l’acquisto dei crediti di Poste Italiane, come già anticipato dallo stesso Istituto.
Da oggi, 8 gennaio, le pratiche relative all’acquisto di crediti di superbonus e bonus edilizi non potrà riguardare le rate del 2024.
Già nel messaggio dello scorso 3 ottobre, data di riapertura agli acquisti da parte del Poste Italiane, era stato specificato quali crediti d’imposta possono essere ceduti:
“Dall’8 gennaio 2024 sarà possibile richiedere la cessione delle annualità fruibili solo a partire dal 2025, per crediti maturati a fronte di spese sostenute nel 2024 o a rate residue di spese sostenute negli anni precedenti.”
In precedenza, a partire dal 3 ottobre scorso, l’Istituto “accettava” invece anche le rate per lavori realizzati nel 2023 o in anni precedenti, ma fruibili a partire dal 2024.
I contribuenti che intendono affidarsi a Poste Italiane dovranno quindi portare in detrazione la rata fruibile nell’anno in corso e potranno cedere solo le annualità fruibili a partire dal 2025.
Superbonus: le regole per l’acquisto dei crediti edilizi
Mentre cambiano le rate che potranno essere acquisite dall’istituto, non cambiano le altre regole relative alle cessioni di crediti a Poste Italiane.
L’acquisizione può riguardare esclusivamente le “prime cessioni” di persone fisiche. Sono quindi escluse le aziende e il caso di sconti in fattura.
In linea generale l’importo massimo che può essere ceduto è di 50 mila euro per ciascun cliente.
Nel caso di più pratiche di cessione del credito precedenti alla riapertura, il limite stabilito è di 150.000 euro, considerando anche il valore dei crediti precedenti.
I crediti che possono essere oggetto di cessione non sono esclusivamente quelli relativi al superbonus ma anche quelli maturati per altri bonus edilizi.
In merito, bisogna tenere in considerazione il cambiamento della disciplina della cessione del credito del bonus barriere al 75 per cento, dopo l’entrata in vigore del decreto 212 del 2023.
Dal 1° gennaio 2024 la cessione del credito è permessa esclusivamente per i lavori sulle parti comuni dei condomini o su edifici unifamiliari nel rispetto del limite di reddito di 15.000 euro.
Fanno eccezione i lavori eseguiti da nuclei nei quali è presente una persona con disabilità, per i quali non si considera il vincolo reddituale.
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