L'Agenzia delle Entrate ha pubblicato la circolare numero 14/E con cui detta le linee guida in materia di studi di settore 2018. Ma la pubblicazione è avvenuta dopo la scadenza del primo termine di pagamento delle imposte...
Studi di settore 2018: l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato la circolare numero 14/E con cui vengono dettate le linee guida per quest’anno.
Tuttavia, occorre evidenziare con immenso dispiacere come anche quest’anno la pubblicazione sia avvenuta successivamente alla scadenza prevista per il primo termine di versamento delle imposte (ovvero il 2 luglio per coloro che non sono ricorsi al pagamento posticipato al 20 agosto con maggiorazione dello 0,40%).
Sono stati confermati gli stessi criteri degli anni scorsi per avere accesso al cosiddetto regime premiale, sentite le Organizzazioni di categoria e vista l’esigenza di garantirne l’applicazione ai contribuenti che dichiarano correttamente i dati. A confermarlo è la Circolare 14/E del 6 luglio con cui l’Agenzia delle Entrate passa in rassegna le principali novità relative agli studi di settore che vanno presentati con il modello Redditi 2018.
Studi di settore 2018: circolare Agenzia delle Entrate
- Studi di settore 2018: circolare Agenzia delle Entrate numero 14/E del 6 luglio 2018
- Studi di settore e parametri 2018 – periodo di imposta 2017.
- Studi di settore 2018: comunicato stampa Agenzia delle Entrate
- L’Agenzia delle Entrate pubblica le linee guida alla compilazione degli studi di settore 2018.
Studi di settore 2018: regime di cassa soggetti in contabilità semplificata
La circolare dell’Agenzia delle Entrate numero 14/E chiarisce finalmente quale sia la posizione dell’amministrazione finanziaria in merito al nuovo regime di cassa per i semplificati.
Tra le modifiche di maggior rilievo vi sono gli interventi correttivi agli studi di settore per le imprese minori in contabilità semplificata.
Tale intervento si è reso necessario per recepire le nuove regole di determinazione della base imponibile IRPEF e IRAP, introdotte dalla legge di bilancio 2017, evitando distorsioni nella stima. A tal fine, in relazione al solo periodo d’imposta 2017, è stata elaborata, con il supporto della SOSE, una metodologia ad hoc che prevede, oltre agli interventi correttivi, la partecipazione al calcolo delle stime del valore delle rimanenze finali di magazzino, in modo da garantire e recepire correttamente il passaggio dal regime contabile basato sul principio di “competenza” a quello “improntato alla cassa”.
Attenzione: per parte dei modelli degli studi di settore applicabili al periodo d’imposta 2017 è previsto un apposito quadro Z – Dati complementari, con il quale vengono chieste ulteriori informazioni utili per le future attività di analisi correlate alla elaborazione degli indici sintetici di affidabilità fiscale. Inoltre, per tutti gli studi di settore applicabili alle attività di impresa, è prevista una nuova sezione “Ulteriori informazioni imprese in regime di contabilità semplificata”, composta da quattro righi (da Z901 a Z904) al fine di consentire una più efficace valutazione, in fase di elaborazione degli ISA, degli effetti correlati al passaggio da un regime di competenza al regime, improntato alla “cassa”, di cui all’articolo 66 del TUIR.
Con riferimento all’adempimento dichiarativo in argomento si richiama quanto chiarito al paragrafo 8 della circolare n. 24/E del 2016, ed in particolare che “in relazione ai dati e le informazioni dichiarate nel modello per l’applicazione degli studi di settore, la sanzione di cui all’articolo 8, comma 1, primo periodo, del d.lgs. n. 471 del 1997 è applicabile solo con riferimento a quelli rilevanti ai fini dell’assegnazione ai cluster di riferimento, della stima dei ricavi o dei compensi e del calcolo degli indicatori di normalità o di coerenza”.
In altre parole, l’Agenzia delle Entrate conferma che non saranno applicabili le sanzioni amministrative per mancata o errata compilazione dei campi compresi tra Z901 e Z904 (si confrontino in questo senso le pagine 24 e 25 della circolare numero 14/E).
Studi di settore 2018: le altre novità della circolare 14/E dell’Agenzia delle Entrate
La Circolare dell’Agenzia delle Entrate in materia di Studi di Settore 2018 fornisce chiarimenti in merito agli interventi per la revisione congiunturale speciale adottati al fine di tener conto degli effetti della crisi economica e dei mercati, rispetto ai quali è previsto un quadro applicativo sostanzialmente analogo allo scorso anno.
Spazio anche alle integrazioni agli studi di settore riguardanti l’aggiornamento, a partire dal periodo d’imposta 2017, delle analisi territoriali a livello comunale e provinciale, a seguito della istituzione, modifica e ridenominazione di alcuni comuni, nonché dell’introduzione del nuovo assetto degli enti territoriali regionali della Sardegna.
La circolare in oggetto evidenzia, infine. le principali novità riguardanti la modulistica. In merito, infatti, sono state operate alcune modifiche al fine di aggiornare modelli e istruzioni degli studi di settore e dei parametri alla nuova annualità e recepire gli interventi correttivi approvati con i DM 23 marzo e 24 maggio 2018, applicabili, per il periodo di imposta 2017, in particolare alle imprese minori in contabilità semplificata.
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