Split payment estensione anche ai liberi professionisti e ad altri soggetti precedentemente esclusi. Ecco tutte le novità introdotte dal Governo con il DEF 2017.
Split payment, nell’attesa che venga confermata la proroga fino al 2020 sono molte le novità introdotte: il provvedimento approvato dal Consiglio dei Ministri l’11 aprile 2017, ha confermato alcune delle indiscrezioni degli scorsi giorni che parlavano proprio di un’estensione della scissione dei pagamenti Iva.
Lo split payment, a partire dal 1° luglio 2017 sarà esteso a settori non ancora interessati dalla scissione dei pagamenti dell’Iva e che fino all’entrata in vigore delle nuove disposizioni pagano l’imposta ai fornitori secondo le regole generali. Il Governo, con il DEF 2017, la “Manovrina” da 3,4 miliardi di euro necessaria per riequilibrare i conti pubblici, ha introdotto nuove misure per il contrasto all’evasione: il Fisco e le novità in materia di adempimenti fiscali e tributari sono una delle leve principali per le correzioni richieste in primo luogo dall’UE.
Tra le novità, che saranno confermate e illustrate nel dettaglio dopo l’approvazione da parte delle Camere, il DEF 2017 introduce la già chiacchierata rottamazione delle liti fiscali e nuovi limiti di compensazione dei crediti fiscali, per le quali sarà obbligatorio il visto di conformità del professionista per importi superiori ai 5.000 euro.
Per quanto riguarda lo split payment, a partire dal 1° luglio 2017 saranno interessati dalle novità previste dal DEF non soltanto i soggetti già autorizzati alla scissione dei pagamenti Iva, per i quali si attende conferma sulla proroga fino al 2020, ma anche una serie di altri soggetti precedentemente esonerati e sottoposti alle regole ordinarie sul pagamento dell’imposta ai fornitori, tra cui i liberi professionisti.
Cos’è lo split payment, come funziona e quali sono le novità introdotte dal DEF 2017? Ecco tutti i dettagli sulle nuove regole in vigore a partire dal 1 luglio 2017.
Split payment: le novità introdotte dal DEF 2017
Con le novità introdotte dal Governo Gentiloni con il DEF 2017, anche noto come la “Manovrina richiesta dall’UE per far quadrare i conti pubblici”, a partire dal 1° luglio 2017 cambieranno le regole e i soggetti sottoposti al meccanismo della scissione dei pagamenti Iva.
Lo split payment, il nuovo meccanismo di liquidazione dell’IVA introdotto dalla Legge di Stabilità 2015 per il triennio 2015-2017, sarà esteso ad altri soggetti che, secondo le leggi attualmente in vigore, versano l’imposta ai fornitori secondo le regole generali.
Secondo quanto si legge sul comunicato stampa n. 23 del Consiglio dei Ministri, pubblicato dopo l’approvazione del DEF 2017 l’estensione dello split payment riguarda tutte le amministrazioni, gli enti e i soggetti inclusi nel conto consolidato della Pubblica Amministrazione, le società controllate direttamente o indirettamente dallo Stato, di diritto o di fatto, le società controllate di diritto direttamente dagli enti pubblici territoriali, le società quotate inserite nell’indice FTSE MIB della Borsa italiana.
Il comunicato con il quale vengono illustrate le novità introdotte con il DEF 2017 specifica inoltre che le nuove regole, in vigore a partire dalle fatture emesse dal 1° luglio 2017, estendono lo split payment anche alle operazioni effettuate dai fornitori che subiscono l’applicazione delle ritenute alla fonte sui compensi percepiti, cioè i liberi professionisti.
Quella dello split payment non è l’unica novità introdotta dal DEF 2017; in materia fiscale viene confermata la voce di una nuova fase della rottamazione dei debiti fiscali che, questa volta, riguarderà le liti pendenti con il Fisco. La Manovrina dovrà essere trasmessa alle Camere per l’approvazione e, entro il 30 aprile 2017, dovrà essere inviata all’Unione Europea e alla Commissione Europea.
Split payment, rottamazione e compensazione crediti fiscali, le misure del DEF 2017
Già alla fine del 2016, con l’emanazione del chiacchierato Decreto Fiscale 193/2016, l’allora Governo Renzi aveva chiaramente espresso la volontà di contribuire a risanare i conti pubblici proprio con la lotta all’evasione fiscale. Il DEF 2017 segue, per certi versi, quanto già avvenuto negli scorsi mesi.
Soprattutto, la linea comune riguarda la volontà di recuperare l’evaso: dopo la rottamazione delle cartelle Equitalia arriva la rottamazione delle liti fiscali. Il DEF 2017 prevede la possibilità per i contribuenti che hanno contenziosi con l’Agenzia delle Entrate di aderire alla definizione agevolata, fino al 30 settembre 2017, pagando l’importo dovuto al netto di sanzioni e interessi di mora.
Oltre allo split payment e alla rottamazione delle liti fiscali, una delle misure controverse riguarda le nuove regole in materia di compensazione dei crediti d’imposta. Il DEF 2017 abbassa il limite al di sopra del quale i crediti d’imposta possono essere utilizzati in compensazione senza visto di conformità da parte del professionista: l’importo passa dagli attuali 15.000 euro a 5.000 euro.
Di seguito il comunicato stampa del Consiglio dei Ministri pubblicato l’11 aprile 2017 a seguito dell’approvazione del DEF 2017:
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Split payment esteso ai professionisti. Novità nel DL in arrivo