L'Agenzia delle Entrate ha informalmente confermato la prossima sospensione delle notifiche di una serie di atti. Una consuetudine che riprende dopo le sospensioni forzate delle notifiche dovute alla pandemia. L’analisi.
Nei giorni scorsi nell’ambito delle interlocuzioni istituzionali a vario titolo intrattenute con i referenti nazionali delle rappresentanze dei Consulenti del Lavoro, del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili e dei Tributaristi, l’Agenzia delle Entrate ha informalmente anticipato la notizia della ripresa da quest’anno della consueta sospensione delle notifiche delle comunicazioni di irregolarità delle dichiarazioni fiscali, Redditi, IRAP, IVA e 770 nonché delle lettere di invito alla compliance, e questo dall’ultima settimana di luglio alla prima di settembre.
Non si tratta di una novità o di un risultato raggiunto grazie a un intervento particolare bensì di un atto di prassi consolidata che negli ultimi due anni 2020 e 2021 non era stato necessario applicare causa pandemia.
Infatti, fino al 31 agosto 2021 era in vigenza la sospensione delle procedure di riscossione e della notifica delle cartelle di pagamento inizialmente disposta dal decreto Cura Italia prima e prorogato in ultimo dalla legge di conversione del decreto Sostegni bis.
Sospensione estiva delle notifiche: una consuetudine che si ripete
A testimonianza di ciò a mero esempio di quanto già accaduto in passato ecco l’estratto del comunicato stampa del 3 agosto 2018 emanato dalla stessa Agenzia delle Entrate:
“Il Fisco “congela” le cartelle e le comunicazioni nel mese di agosto. Nel percorso di semplificazione anche nei rapporti con i cittadini e con l’obiettivo di evitare inutili disagi, l’Agenzia delle Entrate e l’Agenzia delle entrate-Riscossione, in accordo con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, sospendono la notifica di più di un milione tra cartelle, avvisi di liquidazione, richieste di documentazione e lettere di compliance.
Si tratta, in particolare, di circa 650mila comunicazioni dell’Agenzia delle Entrate e di circa 450mila cartelle da parte di Riscossione, che sarebbero state recapitate nel mese di agosto.
Niente stop, invece, per tutti gli atti cosiddetti inderogabili e che dovranno quindi essere comunque inviati. La notifica di tutti i documenti “congelati” riprenderà al termine delle settimane di sospensione, durante le quali comunque le attività ordinarie delle strutture di entrambe le Agenzie proseguiranno senza interruzioni”.
Il documento che “ufficializzerà” la preannunciata sospensione ricalcherà verosimilmente il testo sopra riportato, con la precisazione delle date del periodo di sospensione.
La sospensione estiva delle notifiche e l’urgenza di una tregua
È di tutta evidenza che la predetta sospensione non potrà essere applicata alle notifiche via posta nel frattempo già consegnate per la spedizione e potrà appunto accadere che nel periodo indicato il postino si presenti comunque alla porta del contribuente.
Si tratta sempre di una apprezzabile iniziativa che rappresenta una utile ancorché breve tregua in alleggerimento della attività tributarie nel mentre di un periodo ricco di adempimenti in scadenza ed a ridosso della chiusura estiva di molti studi.
In effetti sarebbe necessaria una codifica di una più ampia tregua concernente la notifica delle comunicazioni automatizzate e delle lettere per la compliance o che quantomeno ne congelino gli effetti per un più ampio periodo nei mesi estivi da giugno a metà settembre, così da consentire ai professionisti di potersi concentrare sul gravoso e complesso compito di elaborazione dei dichiarativi dalla quale, non dimentichiamolo, deriva il corposo flusso finanziario alle casse erariali degli importi a debito scaturenti dalla autoliquidazione delle imposte.
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