Scuola: secondo il piano di fabbisogno del personale approvato a metà agosto dal ministro dell'Istruzione Lucia Azzolina e dal ministro per l'Università e la ricerca Gaetano Manfredi, all'ex MIUR manca il 50% del personale necessario. Per i sindacati servono nuove assunzioni e concorsi più veloci.
Siamo ormai prossimi all’apertura della scuola all’avvio del nuovo anno scolastico.
Nel bel mezzo dell’allestimento di tutte le misure di prevenzione e sicurezza per contenere il rischio del COVID-19, si scopre che all’ex Miur c’è una carenza di organico pari al 50 per cento.
A rivelarlo è un comunicato dell’organizzazione di categoria del comparto pubblico Fp Cgil sulla base del Piano del fabbisogno del personale per il triennio 2020-2022 approvato a metà agosto dai due ministri competenti (Lucia Azzolina per l’Istruzione e Gaetano Manfredi per l’Università e la ricerca) e fornito ai sindacati.
La situazione è così grave che, ad esempio, negli uffici territoriali del ministero dell’Istruzione, stando a quanto scrive lo stesso dicastero, per garantire il regolare avvio dell’anno scolastico il personale è costretto a lavorare in giorni festivi, a rimandare le ferie e a lavorare in straordinario non sempre retribuito.
Ma vediamo nel dettaglio i numeri del Piano in questione.
Scuola, i numeri della carenza di organico all’ex Miur
Nel documento relativo al fabbisogno di personale pubblicato dalla Fp Cgil si trova la situazione della carenza di personale dei due dicasteri “fotografata” al 31 marzo 2020.
In particolare:
- il ministero dell’Istruzione a quella data aveva in servizio 2793 unità, tra cui 174 dirigenti (17 di prima fascia e 157 di seconda), mentre 2619 dipendenti appartenevano al personale delle aree.
Ora il dato inquietante è che nonostante le assunzioni avvenute di vincitori e idonei dei concorsi svoltisi nel 2018 e nel 2019 (45 dirigenti amministrativi e 325 funzionari area III/F1), il buco del personale rimane vicino al 50% di quanto previsto dal Decreto Legge 1 del 2020, ovvero 406 dirigenti e 5.538 lavoratori delle aree;
- non migliore pare essere la situazione del ministero dell’Università e della ricerca che a fine marzo poteva contare su 21 dirigenti (3 di prima fascia e 18 di seconda) e 176 unità appartenenti al personale delle aree, mentre nella previsione del decreto sopra citato avrebbero dovuto esserci rispettivamente 41 dirigenti e 467 appartenenti alle aree.
Ex Miur sottodimensionato, necessarie nuove assunzioni e concorsi più veloci
Ci si trova dinanzi, quindi, a un grave sottodimensionamento del personale dell’ex Miur in parte dovuto alle ben note politiche di contenimento della spesa pubblica degli anni scorsi, ma in parte anche all’estrema lentezza delle procedure concorsuali.
E proprio su questi due punti si concentrano le proposte del sindacato che sottolinea
“l’urgenza di un piano straordinario di assunzioni e una effettiva riorganizzazione che snellisca e velocizzi le procedure presso i due Ministeri al fine di garantire ai dipendenti condizioni di lavoro dignitose e su tutto il territorio nazionale la funzionalità delle strutture che contribuiscono a rendere effettivo il diritto allo studio costituzionalmente garantito”.
Tanto più che il comparto scuola è ora alla prova della riapertura delle attività didattiche dopo il periodo di “lockdown” dovuto all’epidemia di Coronavirus, ma la ripresa richiede un grande sforzo in termini di investimento finanziario e di risorse umane.
Costituirebbe un grave errore vanificare il tutto proprio per la grave carenza di personale alle dipendenze del ministero incaricato di coordinare la ripartenza.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Scuola, al MIUR manca il 50% del personale necessario