Sanzioni POS: il Decreto Fiscale 2020 fa marcia indietro sui pagamenti tramite bancomat rifiutati dai commercianti. Cancellato l'articolo 23 che prevedeva una multa di 30 euro aumentata del 4 per cento del valore della transazione negata. Il debutto era previsto prima a gennaio, poi a luglio, ma il progetto di rafforzare l'obbligo sfuma ancora una volta.
Sanzioni POS: si fa marcia indietro e dal Decreto Fiscale 2020 viene cancellato l’articolo 23 che stabiliva una multa pari a un importo di 30 euro aumentato del 4 per cento del valore della transazione negata al consumatore.
Chi non accetta pagamenti elettronici non viene punito. E la possibilità di pagare col bancomat resta un obbligo debole per i commercianti.
Una decisione giustificata dal sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze Alessio Villarosa il 2 dicembre al termine dei lavori, con queste parole:
“Non è andato a buon fine, per ora, il protocollo con le Banche e con gli Istituti di pagamento”.
Rispetto alle previsioni iniziali, già si erano allungati i tempi per l’introduzione delle nuove misure stringenti: le sanzioni per il mancato utilizzo del POS si attendevano già dal 1° gennaio 2020, ma l’ultimo aggiornamento del DL Fiscale 2020 aveva spostato il debutto in estate.
La novità era inserita nell’articolo 23 del testo ufficiale, che scompare.
L’introduzione della sanzione legata al mancato utilizzo del POS rappresentava la volontà di compiere un ulteriore passo verso la digitalizzazione dei pagamenti, nell’ottica di una lotta all’evasione fiscale che si combatte su più fronti.
Sanzioni POS: multe per chi non accetta pagamenti bancomat cancellate dal DL Fiscale 2020
Il testo ufficiale del Decreto Fiscale 2020, con l’articolo 23 Sanzioni per mancata accettazione di pagamenti effettuati con carte di debito e credito, metteva nero su bianco le conseguenze per coloro che non danno la possibilità ai consumatori di utilizzare il bancomat per saldare i conti.
Si interveniva sul DL numero 179 del 18 ottobre 2012.
All’articolo 15 al comma 4, le parole “carte di debito e carte di credito” dovevano essere sostituite da “carte di pagamento, relativamente ad almeno una carta di debito e una carta di credito”.
E si inseriva il comma 4 quater:
“A partire del 1° luglio 2020, nei casi di mancata accettazione di un pagamento, di qualsiasi importo, effettuato con una carta di pagamento di cui al comma 4, da parte di un soggetto obbligato ai sensi del comma 4, si applica nei confronti del medesimo soggetto una sanzione amministrativa pecuniaria di importo pari a 30 euro, aumentata del 4 per cento del valore della transazione per la quale sia stata rifiutata l’accettazione del pagamento. Per le sanzioni relative alle violazioni di cui al presente comma, si applicano le procedure e i termini previsti dalle disposizioni di cui alla legge 24 novembre 1981, n. 689, ad eccezione dell’articolo 16 sul pagamento in misura ridotta, e l’autorità competente a ricevere il rapporto di cui all’articolo 17 della medesima legge è il Prefetto del territorio nel quale hanno avuto luogo le violazioni.
All’accertamento delle violazioni di cui al presente comma provvedono gli organi che, ai sensi dell’articolo 13, comma 1, della legge n. 689 del 1981, sono addetti al controllo sull’osservanza delle disposizioni per la cui violazione è prevista la sanzione amministrativa del pagamento di una somma di denaro, nonché ai sensi dell’articolo 13, comma 4, della medesima legge n. 689 del 1981 gli ufficiali e gli agenti di polizia giudiziaria”.
In questo modo si aggiustava il tiro sull’obbligo per i commercianti e i professionisti di accettare i pagamenti tramite bancomat, già previsto ma troppo debole. Alla luce degli ultimi interventi sul testo, tutto resta uguale.
Già il DL numero 179 del 2012, infatti, non aveva stabilito nessuna sanzione per chi rifiuta la possibilità di pagare utilizzando il POS. O meglio, aveva previsto un meccanismo bocciato dal Consiglio di Stato. Superare questo vuoto era l’obiettivo della novità inserita nel testo originario.
Sanzioni POS 2020: il DL fiscale non rafforza l’obbligo di accettare pagamenti bancomat
L’importo della sanzione legata al mancato utilizzo del POS si sarebbe dovuto calcolare aggiungendo ai 30 euro di base il 4 per cento della transazione negata dal commerciante.
La relazione illustrativa della prima bozza del DL Fiscale in circolazione, collegato alla Legge di Bilancio 2020, motivava:
“L’inserimento della percentuale sulla transazione, in aggiunta alla somma fissa, è finalizzato a graduare l’importo della sanzione, nel rispetto del principio di proporzionalità, a seconda della diversa entità delle transizioni rispetto alle quali viene rifiutato il pagamento con strumenti elettronici”.
L’introduzione di sanzioni legate al POS rientrava nel piano per incoraggiare l’uso del contante e promuovere strumenti di pagamento elettronici, e quindi tracciabili: un pilastro per il programma di governo.
Per rendere l’obbligo effettivo, però, c’era bisogno di meccanismo di tutele anche per i commercianti che evidentemente, al momento, non è possibile innescare.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Sanzioni POS 2020: il DL Fiscale salva chi non accetta pagamenti bancomat