Rottamazione quinquies, si tenta il rilancio nel 2025. Presentato alla Camera un progetto di legge

Emanuele Muzzi - Fisco

Nonostante la rottamazione quinquies sia stata esclusa dalla Legge di Bilancio 2025, il 27 novembre è stato presentato un progetto di legge alla Camera dei Deputati per riproporla il prossimo anno. Le novità in discussione

Rottamazione quinquies, si tenta il rilancio nel 2025. Presentato alla Camera un progetto di legge

Rottamazione quinquies: possibile introduzione nel 2025?

Dopo la mancata approvazione degli emendamenti presentati in fase di discussione del DdL di Bilancio 2025, alla Camera dei Deputati è stato presentato uno specifico progetto di legge che sarà oggetto di discussione a gennaio.

Restano i criteri previsti dall’emendamento: rottamazione in 10 anni e più tolleranza in caso di omessi versamenti.

Rottamazione quinquies nel 2025? Il progetto di legge presentato alla Camera

Alberto Gusmeroli, Presidente della Commissione Attività produttive, Commercio e Turismo della Camera e responsabile Fisco della Lega, il 27 novembre 2024 ha presentato una nuova proposta di legge alla Camera per rilanciare la cosiddetta rottamazione quinquies.

Il provvedimento, già proposto sotto forma di emendamento alla Legge di Bilancio, era stato in seguito ritirato per mancanza di risorse.

Dopo la presentazione del progetto di legge, il 4 dicembre si è svolta alla Camera una conferenza stampa per presentare le novità, alla quale sono intervenuti il Capogruppo Riccardo Molinari, Alberto Gusmeroli, Alberto Bagnai e il sottosegretario Massimo Bitonci.

Come riportato dall’Ansa, il Capogruppo Molinari ha posto in evidenza le caratteristiche della rottamazione quinquies, che consentirebbe ai titolari di carichi compresi nel periodo dal 2000 al 2023 di pagare il capitale, senza interessi e sanzioni, in 120 rate, e quindi in 10 anni.

Rispetto alle precedenti versioni, la proposta di legge permetterebbe di pagare in un periodo temporale più ampio. Inoltre, il beneficio della definizione agevolata spetterebbe al contribuente anche in caso di ritardi nel pagamento.

Se fino ad oggi infatti la decadenza dalla rottamazione si applica dopo il mancato versamento di una rata, nella nuova formulazione proposta dalla Lega si passerebbe ad una soglia di tolleranza di 8 quote non pagate in tempo, anche se non consecutive.

A livello di scadenze, la proposta di legge fissa al 31 luglio il primo versamento. Bisogna però evidenziare che attualmente non è ancora disponibile il testo della proposta di legge che, in ogni caso, dovrà essere sottoposta al vaglio di Camera e Senato.

L’avvio di una nuova stagione di rottamazione delle cartelle non è quindi certo.

Rottamazione quinquies: la volontà di avanzare la proposta era già nota

Si sapeva già che, dopo la mancata approvazione dell’emendamento del DdL di Bilancio, il tema di un’ulteriore rottamazione delle cartelle sarebbe nuovamente emerso.

Infatti, in un’intervista rilasciata ad Informazione Fiscale il 21 novembre, Alberto Gusmeroli aveva già manifestato l’intenzione di continuare a riproporre una nuova rottamazione che, a differenza delle precedenti, potesse estendersi su un arco temporale decisamente più ampio, ovvero in 10 anni caratterizzati da 12 rate mensili ciascuno.

Egli aveva poi anche precisato che più che di rottamazione quinquies sarebbe in realtà necessario parlare di una “vera” rottamazione, in quanto una rateizzazione estesa su un periodo lungo come quello proposto, prima dall’emendamento e ora dal progetto di legge, permetterebbe di rimettersi in pari col fisco a tutti coloro che non sono riusciti, loro malgrado, a pagare le imposte.

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