Via libera al riordino delle accise: sale il prezzo del gasolio

Francesco Rodorigo - Imposte

Aumenti in arrivo per il prezzo del diesel, mentre quello della benzina è destinato a scendere. Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al nuovo testo con il riallineamento delle accise

Via libera al riordino delle accise: sale il prezzo del gasolio

Approvazione definitiva in Consiglio dei Ministri per il decreto legislativo che prevede il riordino delle accise sul gasolio e sulla benzina.

Il provvedimento regola un graduale allineamento tra le aliquote per arrivare in circa 5 anni a un valore comune.

Questo significa un progressivo aumento del prezzo del gasolio e una pari diminuzione di quello della benzina.

Data la disparità di consumo, però, l’intervento comporta un aumento del gettito per le casse dello Stato, da impiegare in primo luogo per il rinnovo contrattuale dei ferrotranvieri.

Via libera al riordino delle accise: sale il prezzo del gasolio

Sono molte le novità emerse dalla riunione del Consiglio dei Ministri del 13 marzo, dal concordato preventivo biennale alla riforma di premi e carriere per i dipendenti della PA.

Oltre a questi, il CdM ha approvato in esame definitivo anche il discusso decreto legislativo con la “revisione delle disposizioni in materia di accise”.

Da tempo ormai si parla del riordino delle accise che avrà come conseguenza principale l’aumento del prezzo del gasolio, mentre farà scendere quello della benzina.

Il provvedimento che prospetta un tendenziale riavvicinamento, in un congruo arco di tempo e nella misura compresa tra 1 e 1,5 centesimi di euro, delle aliquote dell’accisa applicate al gasolio e alla benzina

Le accise, come noto, influiscono direttamente su quello che è il prezzo pagato alla pompa dai consumatori, assieme all’IVA e al costo netto del carburante. Ad oggi il valore delle accise è pari 0,728 euro al litro per la benzina e a 0,617 euro per il gasolio.

Il provvedimento in questione prevede un graduale riallineamento delle aliquote, nella misura di 1-2 centesimi all’anno, per arrivare ad ottenere lo stesso importo per entrambe a quota 0,673 euro al litro (gasolio aumenta e benzina cala).

Questo dunque Il punto d’incontro su cui dovrebbe attestarsi l’accisa, con un aumento di 5,55 centesimi per il gasolio e una riduzione equivalente per la benzina. Ad ogni modo, non sarà una cosa immediata, per arrivare al traguardo ci vorranno circa 5 anni.

A fissare l’aliquota sarà un apposito decreto interministeriale che sarà emanato di anno in anno.

Riordino delle accise: gli effetti sul gettito

L’allineamento delle aliquote delle accise per diesel e benzina non è una novità, era già stato anticipato nel Piano strutturale di bilancio e rientra tra le misure richieste dalla Commissione europea in ottica di transizione verde (il diesel è considerato più inquinante della benzina). E dopo il passaggio parlamentare, il decreto legislativo è tornato in CdM per l’approvazione definitiva.

Riallineamento che ha effetto anche sul gettito. Sebbene l’aumento del gasolio e lo sconto per la benzina siano equivalenti, ci sarà comunque un incremento del gettito dato che il gasolio è venduto molto più della benzina.

Risorse aggiuntive che saranno destinate in primo luogo per finanziare i costi del rinnovo del CCNL degli autoferrotranvieri, che negli ultimi mesi hanno scioperato per protestare contro il mancato adeguamento.

Ad ogni modo dovrebbero restare salve le attività di trasporto merci e passeggeri. In questi casi si evita l’aumento dell’accisa sul gasolio per autotrazione in quanto viene prevista un’aliquota speciale.

Per dettagli e conferme si attende ora la pubblicazione del provvedimento in Gazzetta Ufficiale.

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