Rimborso IVA versata in UK: richiesta entro la scadenza del 31 marzo 2021. La Brexit anticipa il termine per recuperare l'imposta relativa al 2020. Chi può richiederla e quali sono le istruzioni da seguire: una panoramica delle regole alle luce delle ultime novità.
Rimborso IVA 2021: la richiesta per recuperare l’imposta versata in UK nell’arco del 2020 deve essere presentata entro la scadenza del 31 marzo e non del 30 settembre. La Brexit, ovvero l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea, anticipa i termini canonici.
Chi può richiederlo e quali sono le istruzioni da seguire? Una panoramica sul tema per gli operatori UE non stabiliti in UK alla luce delle novità in vigore dal 1° gennaio 2021.
Rimborso IVA versata in UK: richiesta entro la scadenza del 31 marzo: la Brexit anticipa il termine
A stabilire in quali casi gli operatori comunitari possono chiedere il rimborso IVA per l’imposta versata in un altro Stato è l’articolo 3 della direttiva 2008/9/Ce.
Nel caso specifico del rimborso IVA 2021 per le somme versate in UK, è possibile procedere con la richiesta nei seguenti casi:
- nel 2020 il soggetto che presenta l’istanza non aveva né la sede dell’attività economica né una stabile organizzazione dalla quale fossero effettuate operazioni commerciali in Regno Unito, e neanche domicilio o residenza fiscale;
- sempre nell’arco dell’anno non risultano cessioni di beni o prestazioni di servizi il cui luogo di effettuazione si possa considerare situato in UK, ad eccezione di prestazioni di trasporto e relativi servizi accessori non imponibili o di operazioni Iva in reverse charge.
Per recuperare l’imposta sul valore aggiunto versata in un altro Stato membro, di solito bisogna presentare la richiesta entro la scadenza del 30 settembre dell’anno successivo al periodo di riferimento.
Ma la Brexit porta delle novità anche da questo punto di vista e anticipa i termini per presentare la domanda.
Nell’accordo di recesso del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord dall’Unione europea, infatti, si legge:
“In deroga al paragrafo 2 e all’articolo 15 della direttiva 2008/9/CE del Consiglio le domande di rimborso relative all’IVA pagata in uno Stato membro da un soggetto passivo stabilito nel Regno Unito, o pagata nel Regno Unito da un soggetto passivo stabilito in uno Stato membro sono presentate alle condizioni previste da detta direttiva entro il 31 marzo 2021”.
Lo stabilisce l’articolo 51.
Rimborso IVA versata in UK entro la scadenza del 31 marzo: le istruzioni per la richiesta
La scadenza più breve del rimborso IVA 2021 non riguarda solo gli operatori italiani, o in generale di altri Stati, che hanno versato l’imposta nel Regno Unito, ma viceversa vale anche per i soggetti stabiliti in UK che l’hanno versata in Italia:
- i primi dovranno far riferimento a quanto previsto dall’articolo 38 bis.1 del Decreto IVA;
- i secondi all’articolo 38 bis.2 dello stesso testo.
Per procedere entro il termine del 31 marzo 2021, gli operatori IVA devono seguire le istruzioni messe a disposizione dall’Agenzia delle Entrate con il provvedimento numero numero 53471 del 2010.
- Agenzia delle Entrate - Provvedimento numero 53471 del 1° aprile 2010
- Norme di attuazione delle disposizioni di cui agli articoli 38-bis1, 38-bis2 e 38-ter del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633, e successive modificazioni, concernente le modalità di richiesta da parte dei soggetti passivi nazionali del rimborso dell’imposta sul valore aggiunto assolta in un altro Stato membro e le modalità di richiesta ed esecuzione dei rimborsi dell’imposta sul valore aggiunto assolta nel territorio dello Stato da soggetti passivi ivi non stabiliti.
È possibile presentare la richiesta di rimborso IVA 2021 per le somme versate in UK in relazione a beni e servizi acquistati o importati direttamente o tramite un intermediario ma sempre utilizzando i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate.
Completata la procedura, si legge nel documento, “L’Agenzia delle entrate attesta l’avvenuta ricezione dell’istanza di rimborso mediante ricevuta, contenuta in un file munito del codice di autenticazione per il servizio Entratel e del codice di riscontro per il servizio Internet (Fisconline). Salvo cause di forza maggiore tale ricevuta è resa disponibile per via telematica entro i cinque giorni lavorativi successivi a quello del corretto invio del file”.
I rimborsi, poi, vengono erogati direttamente dallo Stato membro competente.
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