Nuovi chiarimenti dall'Agenzia delle Entrate sulla remunerazione aggiuntiva per il rimborso dei farmaci erogati nell'ambito del Sistema Sanitario Nazionale introdotta dalla Legge di Bilancio 2023: contributi a fondo perduto esclusi dall'applicazione dell'IVA
Non è rilevante ai fini IVA la remunerazione aggiuntiva riconosciuta per il rimborso dei farmaci erogati nell’ambito del Sistema Sanitario Nazionale, SSN.
I chiarimenti arrivano dall’Agenzia delle Entrate che pone il contributo a fondo perduto per le farmacie previsto a regime dalla Legge di Bilancio 2023 in linea di continuità con la stessa misura prevista in via sperimentale per il 2021 e 2022.
Tutti i dettagli nella consulenza giuridica numero 2 del 15 settembre 2023.
Remunerazione aggiuntiva per l’erogazione dei farmaci: chiarimenti sull’applicazione dell’IVA
A rivolgersi all’Amministrazione finanziaria per ricevere delucidazioni sulla [novità introdotta dall’ultima Manovra approvata>/legge-di-bilancio-2023-testo-novita] è un’associazione che rappresenta oltre 18.000 farmacie private convenzionate con il Sistema Sanitario Nazionale.
La remunerazione aggiuntiva per il rimborso dei farmaci erogati in regime di SSN può essere considerata come un contributo a fondo perduto, escluso dal campo di applicazione dell’IVA?
Dall’Agenzia delle Entrate arriva una risposta affermativa sulla possibilità di escludere dal campo di applicazione dell’IVA le somme spettanti.
Al pari di quanto previsto per la stessa misura introdotta in via sperimentale negli anni precedenti, si conferma “la non rilevanza ai fini IVA della remunerazione aggiuntiva a favore delle farmacie per il rimborso dei farmaci erogati in regime di SSN”, si legge nel documento.
Remunerazione aggiuntiva per l’erogazione dei farmaci: senza IVA il contributo a fondo perduto
Nel motivare la sua risposta, l’Amministrazione finanziaria sottolinea la continuità della misura per salvaguardare la rete di prossimità delle farmacie introdotta a regime con la stessa forma di sostegno prevista in precedenza.
Ma si sofferma anche su alcuni aspetti rilevanti per stabilire l’esclusione del contributo riconosciuto alle farmacie dal campo di applicazione dell’IVA.
“L’erogazione delle somme in parola avviene altresì al verificarsi di presupposti predefiniti e non è commisurata al prezzo dei farmaci (essendo riconosciuta in relazione alle singole confezioni cedute, a prescindere dal prezzo), né modifica il prezzo al pubblico del farmaco”.
Infine, si legge nella consulenza giuridica numero 2 del 15 settembre 2023, l’unico elemento di novità rispetto al testo della normativa sulla remunerazione aggiuntiva formulato in precedenza è legata alla presenza di un tetto massimo di spesa.
Restano condivisibili, quindi, le risposte già fornite dall’Agenzia delle Entrate durante il periodo sperimentale sulla non rilevanza ai fini IVA del contributo erogato.
Tutti i dettagli nel testo integrale della consulenza giuridica numero 2 del 15 settembre 2023.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Remunerazione aggiuntiva per il rimborso dei farmaci: contributo a fondo perduto escluso dall’IVA