Riforma della Pubblica Amministrazione, obiettivi del primo semestre 2022 previsti dal PNRR già raggiunti lo scorso anno, con i decreti Reclutamento e lo Sblocca Concorsi. A dichiararlo è stato il Ministro per la Funzione Pubblica, nella riunione del Consiglio dei Ministri del 2 febbraio.
PNRR in avanzata applicazione per quel che riguarda la riforma della Pubblica Amministrazione.
Questo è quello che emerge dalla relazione del Ministro Renato Brunetta presentata in Consiglio dei Ministri il 2 febbraio 2022, avente all’ordine del giorno lo stato dei lavori del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
A detta del responsabile della Funzione Pubblica, l’obiettivo qualitativo o “milestone” previsto per il primo semestre 2022 è stato già messo in pratica lo scorso anno con l’approvazione del decreto legge «Reclutamento» n. 80/2021 e del cosiddetto Sblocca Concorsi, rappresentato dall’articolo 10 del decreto legge n. 44/2021 per velocizzare le procedure dei concorsi pubblici.
Ma vediamo più da vicino il percorso di riforma della pubblica amministrazione intrapreso nel 2021 e i passi che ci aspettano per il 2022.
Riforma della Pubblica Amministrazione e PNRR: cosa è stato fatto nel 2021
Nel PNRR gli obiettivi da raggiungere sono suddivisi tra qualitativi e quantitativi: i primi vengono definiti “milestone”, ovvero più che altro processi da attivare o atti da approvare; i secondi “target”, ovvero ad esempio incrementi di personale o aumenti di unità di particolari strutture che siano sanitarie, giudiziarie o amministrative.
Ora per quel che riguarda la Pubblica Amministrazione la milestone da raggiungere nella prima parte del 2022 è la M1C1-56 ovvero l’entrata in vigore della legislazione attuativa per la riforma del pubblico impiego.
Nella sua relazione predisposta per la riunione di Palazzo Chigi del 2 febbraio 2022, il Ministro Brunetta ha ripercorso il suo “intenso” 2021, ed ha sottolineato come la M1C1-56 sia stata ampiamente anticipata dalle “sue riforme” rappresentate dal decreto legge Reclutamento e dallo Sblocca Concorsi.
Entro il dicembre 2021 erano anche previste le milestone M1C1-51 o “Governance del PNRR”, la M1C1-52 o “Legislazione primaria in materia di semplificazione”, la M1C1-53 o “Legislazione primaria per assistenza tecnica e capacity building” e la M1C1-54 “Completamento dell’assunzione dei mille esperti”
Ovviamente, il Ministro nella relazione in questione ha glissato sulle difficoltà che si sono registrate per quel che riguarda i concorsi e che sono esemplificate dal clamoroso fallimento del Concorso Sud e in genere nella scarsa partecipazione alle selezioni indetta dalla PA.
Alla base di questi flop c’è peraltro il fatto che tutti bandi del PNRR propongano esclusivamente contratti a tempo determinato.
PNRR e riforma della Pubblica Amministrazione, quello che ci aspetta nel 2022
Per il 2022 il programma illustrato da Brunetta prevede che entro la prima metà di quest’anno si ottenga:
- la modifica del Dpr 487/1994 sui concorsi;
- l’estensione delle funzionalità del portale del reclutamento InPA;
- l’estensione del rinnovo dei contratti come accaduto per il comparto Funzioni Centrali ai comparti Sanità ed Enti locali. Ricordiamo tuttavia che nel caso delle Funzioni Centrali si tratta di un accordo rinnovato, ma già scaduto dato che riguardava il triennio 2019-21;
- l’adozione di linee guida e indirizzi da parte della Scuola Nazionale dell’Amministrazione per quel che concerne l’accesso alla dirigenza;
- l’attuazione delle norme sul PIAO, il Piano integrato di attività e organizzazione.
Infine, entro la fine del 2022, è prevista l’entrata in vigore delle procedure amministrative di riforma e semplificazione per l’attuazione del cosiddetto Recovery and Resilience Facility, ovvero il piano di finanziamenti messo a punto dall’Unione Europea nel quale si inquadra il nostro PNRR.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Riforma della Pubblica Amministrazione, già raggiunti gli obiettivi del PNRR del primo semestre 2022