Riforma fiscale, il Presidente Draghi torna sulla riforma del catasto e assicura che il governo non aumenterà le tasse. Le dichiarazioni di Draghi sono arrivate a margine della seconda giornata del vertice informale Ue-Balcani occidentali del 6 ottobre.
Riforma fiscale 2021: dopo la conferenza stampa di ieri, successiva all’approvazione del testo della legge delega sulla riforma fiscale da parte del Consiglio dei Ministri, il Presidente Mario Draghi è tornato sui temi della riforma del catasto e delle imposte.
A margine della seconda giornata del vertice informale Ue-Balcani occidentali del 6 ottobre, in risposta alle domande della stampa, il Presidente del Consiglio dei ministri ha ribadito che la riforma del catasto non farà aumentare l’IMU.
Draghi ha sottolineato che si tratta di un’“operazione di trasparenza” che durerà fino al 2026.
Le decisioni sulle imposte o sulla rimodulazione delle tasse sono relative alla politica fiscale e non saranno affrontate dal governo in carica.
Più in generale il Presidente Draghi ha rassicurato sul fatto che il governo da lui presieduto non aumenterà le tasse, in ragione soprattutto del periodo di ripresa economica dopo la profonda crisi causata dall’emergenza coronavirus.
Riforma fiscale, Draghi: “la riforma del catasto non farà aumentare l’IMU”
Nel ribadire la tabella di marcia dell’azione di governo, sulle tappe concordate con la Commissione europea per mettere in campo il PNRR, il presidente Draghi ha spiegato le motivazioni della riforma del catasto.
A margine del vertice informale Ue-Balcani occidentali del 6 ottobre, il Presidente Draghi è tornato su questioni già affrontate nella conferenza stampa del giorno precedente.
Draghi ha dichiarato quanto segue:
“Perché fare questa verifica dei valori? Intanto, da un punto di vista generale, perché nascondersi dietro l’opacità? Perché calcolare le tasse sulla base di cifre e di numeri che non hanno senso? Questi, come ho detto un’altra volta, sono numeri che sono stati verificati l’ultima volta non so quanti, 20 anni fa, per determinare le rendite catastali moltiplicati per un numero che è 160, che non ha senso. Che è frutto di un negoziato. Non è meglio essere trasparenti?”
La trasparenza è stata invocata a più riprese, soprattutto per l’adeguamento di un sistema che non risponde alla realtà attuale.
Il governo intende, quindi, intraprendere un’azione che sia in grado di fornire lo stato dell’arte aggiornato, senza tuttavia prendere decisioni che incidano sul valore delle imposte da pagare, prima fra tutte l’IMU.
Sul tema, Draghi si è espresso con le seguenti parole:
“E poi la decisione se far pagare o meno è una decisione diversa, assolutamente diversa, ma intanto facciamo chiarezza.
Si può benissimo decidere, e infatti lo abbiamo deciso, che non si tocca assolutamente nulla.
Le persone, gli individui e le imprese continueranno a pagare esattamente quanto pagano oggi. Né più, né meno. E questa revisione prende cinque anni: quindi di eventuali decisioni se ne parlerà nel 2026.
Le due cose sono diverse, una è un’operazione trasparenza, un’altra è una decisione di politica fiscale, cioè di mettere una tassa. Le due cose non c’entrano, assolutamente.”
Con forza, il Presidente Draghi ha messo in evidenza come il fine dell’intera azione di governo sia quello di restituire un sistema fiscale incentrato sull’equità.
Ribadendo la motivazione della riforma del catasto, Draghi ha sottolineato:
“Il motivo per cui si fanno queste cose è per riequilibrare il carico fiscale. Perché è fuori discussione che ci siano tante persone che pagano troppo e tante persone che pagano meno di quanto è dovuto.
Quindi questa è un’operazione di trasparenza fiscale.”
Riforma fiscale 2021, Draghi: questo governo non aumenterà le tasse
Tra i temi affrontati da Mario Draghi c’è anche quello delle imposte.
Come già dichiarato in precedenti occasioni, Draghi ha ribadito che il governo non aumenterà le tasse:
“Ho detto fin dall’inizio, dal primo discorso di insediamento del governo, che non avrei aumentato le tasse. Sono passati sette mesi e non le abbiamo aumentate. Ci sono state molte richieste di farlo. Abbiamo detto a tutti di no, un po’ di credibilità l’abbiamo acquisita. Quindi questo governo non aumenta le tasse. Questo lo voglio ribadire.”
Il Presidente del Consiglio ha, inoltre, spiegato le motivazioni di tale scelta:
“Il motivo è semplice, l’ho detto anche questo tante volte, l’economia italiana era molto fiacca quando è entrata nella pandemia.
Ha avuto un trauma straordinario dalla pandemia.
Il crollo dell’economia italiana è uno dei più alti se non il più alto tra i paesi europei nel 2020.
Ora nel momento in cui l’attività economica è ripartita, l’edilizia è ripartita, lasciamo che questa ripresa si consolidi. Non turbiamola con attacchi fiscali di vario tipo.
Questo è il motivo che è dietro a questa decisione.”
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Riforma fiscale, Draghi conferma: “nessun aumento dell’IMU né delle tasse”