Dal 15 maggio 2023 sono operative diverse novità per il processo tributario telematico. Tra queste la possibilità di deposito degli allegati anche senza sottoscrizione digitale. Novità anche sulle firme multiple: almeno una deve essere valida
Sono diverse le novità che interessano il processo tributario telematico, operative a partire dal 15 maggio 2023.
A prevederle è il decreto attuativo della riforma del contenzioso tributario dello scorso 21 aprile, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 3 maggio scorso.
Tra queste c’è la possibilità di depositare i documenti informatici allegati agli atti processuali anche senza sottoscrizione digitale.
L’adempimento diventa facoltativo e vengono ridotti gli oneri a carico dei soggetti coinvolti in liti tributarie. Almeno una delle firme deve essere valida.
Processo tributario telematico: le novità su allegati e firma digitale
A partire da ieri, 15 maggio 2023, sono operative diverse misure che interessano il processo tributario telematico.
Le novità sono arrivate con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto attuativo della riforma del contenzioso tributario dello scorso 21 aprile.
Il decreto, il cui testo è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 3 maggio 2023, modifica le regole sulla documentazione e sulla firma digitale.
Tra gli interventi, infatti, viene prevista la possibilità di deposito dei documenti informatici allegati agli atti processuali anche senza sottoscrizione digitale.
In altre parole, gli allegati potranno essere firmati con più firme digitali ma l’adempimento è facoltativo, con il fine di ridurre gli oneri a carico dei soggetti coinvolti in contenziosi fiscali.
Il nuovo decreto è infatti intervenuto sul decreto ministeriale del 4 agosto 2015.
La modifica all’articolo 10 del precedente decreto ministeriale consiste nella previsione di permettere che gli allegati possano essere sottoscritti con firma elettronica qualificata o firma digitale.
La nuova regola permette di produrre file con la firma di più parti, con la necessità che sia valida solo la firma apposta dal legale o dal rappresentato.
Il file potrà, ad esempio, essere firmato anche con una firma “in scadenza” e con una nuova firma in modo da risolvere problemi nel periodo compreso tra la notifica e il deposito del ricorso.
Processo tributario telematico: le altre novità
Tra le novità introdotte a partire dal 15 maggio, c’è l’introduzione ai formati EML per la prova delle notifiche.
In precedenza gli unici formati consentiti erano PDF/A e TIFF. Il nuovo formato può essere utilizzato anche nei casi in cui gli altri file siano tutti nei formati precedentemente ammessi.
In merito alla firma digitale, nel nuovo decreto vengono riportate le definizioni di firma CAdES e PAdES: entrambi i formati potranno essere utilizzati per la sottoscrizione di atti e di documenti.
Vengono inoltre introdotte misure che intensificano i controlli automatici durante la fase del caricamento del deposito.
Tali controlli prenderanno in esame sia la dimensione dei file sia eventuali difetti di integrità dei file firmati.
In caso di blocco di uno o più allegati, tali documenti non saranno acquisiti in presenza di virus. Se i “problemi” riguardano la validità della firma, invece, i file saranno comunque acquisiti.
I nuovi processi automatici rendono tuttavia ancor più necessaria una verifica dell’invio telematico, per accertarsi che sia andato a buon fine.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Processo tributario telematico: le novità operative dal 15 maggio