Il comunicato stampa INPS del 23 marzo 2022 fornisce un quadro della situazione pensionistica in Italia. Al 1° gennaio 2022 le pensioni vigenti sono 17,7 milioni per una spesa complessiva annua di 218,6 miliardi di euro. Il 75 per cento delle pensioni di anzianità e anticipate è erogato agli uomini.
L’INPS ha pubblicato nel comunicato stampa del 23 marzo 2022 l’analisi dei trattamenti pensionistici in Italia.
Le pensioni attive al 1° gennaio 2022 sono quasi 18 milioni, per la maggior parte di natura previdenziale, il resto di natura assistenziale. La spesa complessiva annuale è di 218,6 miliardi di euro.
I dati evidenziano come il 75 per cento delle pensioni di vecchiaia o anticipate sia erogato a uomini, ai quali va anche il 37 per cento dei trattamenti di vecchiaia.
Nel 2021 sono state 1,3 milioni le pensioni liquidate, con 14 miliardi totali stanziati dagli importi annualizzati.
Pensioni: il 75 per cento dei trattamenti di anzianità o anticipati sono erogati a uomini
Dal monitoraggio della situazione pensionistica in Italia, diffuso con il comunicato stampa del 23 marzo, emerge che i trattamenti in vigore al 1° gennaio 2022 ammontano a 17,7 milioni e sono per la maggior parte di natura previdenziale, per una spesa annua complessiva di 218,6 miliardi di euro. Di questi 195 sono sostenuti dalle gestioni previdenziali e 23 da quelle assistenziali.
Il numero totale dei trattamenti è sostanzialmente stabile, anche negli anni passati si aggirava intorno a questa cifra. Gli importi medi annui però, per tutte le categorie, sono in aumento rispetto agli anni precedenti.
Quasi la metà delle pensioni totali è in carico alle gestioni dei dipendenti privati, tra queste quella di maggior rilievo è il Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti.
L’età media è di 74 anni con una discreta differenza tra i due generi: 71,5 per gli uomini e 76,2 per le donne.
Altro dato interessante è il fatto che il 75 per cento delle pensioni di anzianità o anticipate è erogato a uomini, e che il 37 per cento dei riceventi del trattamento di vecchiaia sia anch’esso composto da maschi.
Il numero di pensioni liquidate nel 2021 supera il milione e quasi la metà di queste è di natura assistenziale. Gli importi annualizzati stanziati per le nuove liquidate del 2021 ammontano a 14 miliardi di euro.
Dal 2004 è calato il numero delle pensioni di invalidità previdenziale, mentre è aumentato il numero delle prestazioni agli invalidi civili.
Pensioni: la spesa complessiva annua è di 218,6 miliardi di euro, distribuzione e importi
Dal punto di vista della distribuzione territoriale dei trattamenti si evidenzia una percentuale più elevata di pensionati nei territori dell’Italia Settentrionale, seguono poi il Sud e le regioni del Centro. Il 2 per cento delle pensioni totali è erogato a soggetti residenti all’estero.
I trattamenti pensionistici prevalenti al Nord sono quelli relativi alla pensione di vecchiaia e destinate ai superstiti. Le pensioni di invalidità previdenziale e per le prestazioni assistenziali, invece, sono più numerose al Sud.
L’importo medio mensile della pensione di vecchiaia è di circa 1.200 euro, il valore più elevato si riscontra al Nord con quasi 1.400 euro.
Infine, dall’analisi degli importi si nota una buona concentrazione, circa la metà, di trattamenti che occupano le classi di importo mensile più basse (inferiori a 750 euro).
Questa percentuale potrebbe indicare, erroneamente, una misura di povertà; in realtà questa è solamente indicativa poiché molti pensionati che rientrano nella percentuale sono titolari anche di altre prestazioni pensionistiche.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Pensioni: la spesa complessiva annua è di 218,6 miliardi di euro