Pagamenti elettronici, obbligo di comunicazione dati: novità anti evasione in arrivo

Rosy D’Elia - Dichiarazioni e adempimenti

Pagamenti elettronici, obbligo di comunicazione dati: è una delle novità in arrivo contro l'evasione fiscale nel 2022. Ad annunciare la possibile introduzione del nuovo adempimento, insieme all'estensione della fattura elettronica ai forfettari e ad altre misure è il MEF, nella relazione sul tema redatta nell'ambito del PNRR.

Pagamenti elettronici, obbligo di comunicazione dati: novità anti evasione in arrivo

Pagamenti elettronici, obbligo di comunicazione degli importi giornalieri: l’Agenzia delle Entrate avrà a disposizione nuovi dati per contrastare più facilmente l’evasione fiscale.

Questa è una delle possibili novità in arrivo nel 2022: ad annunciarla, insieme ad un pacchetto più ampio di interventi che includono anche l’estensione della fattura elettronica, è il Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Con la relazione inviata a Bruxelles il 20 dicembre, il MEF ha indicato la direzione del governo per ridurre l’evasione fiscale dovuta alla omessa fatturazione nei settori più esposti in linea con quanto previsto dal PNRR, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Le cifre negli ultimi anni sono in miglioramento, nel 2019 il gettito IVA derivante da scambi interni è cresciuto di 2,9 miliardi, ma la strategia anti evasione deve essere ulteriormente potenziate e può essere ulteriormente potenziata anche grazie a una sempre maggiore digitalizzazione del sistema nel suo complesso.

Pagamenti elettronici, obbligo di comunicazione dati: novità antievasione in arrivo nel 2022

Nel piano di interventi che dovrà prendere forma nel primo semestre del 2022, rientra anche l’introduzione di un nuovo obbligo per gli intermediari finanziari che riguarda gli esercenti: insieme all’importo delle commissioni addebitate, saranno richiesti anche i dati relativi alle operazioni giornaliere che vengono saldate con pagamenti elettronici.

In questo modo, cresce la mole di informazioni a disposizione dell’Agenzia delle Entrate per far emergere situazioni di evasione fiscale. E senza nemmeno incontrare l’ostacolo della privacy: stando a quanto anticipato dalla relazione MEF, la proposta non dovrebbe essere neanche sottoposta al Garante della protezione dei dati personali.

Certo, tutto poi dipenderà da come prenderà forma il testo della norma. Nel frattempo il documento anticipa le mosse del Governo sul fronte dell’evasione fiscale e delinea la possibilità di utilizzare anche i dati relativi agli importi dei pagamenti elettronici ricevuti dagli esercenti e certificati tramite i registratori di cassa telematici.

Si tenta, in questo modo, di mettere a frutto anche l’esperienza del cashback che si è conclusa ufficialmente con la Legge di Bilancio 2022 e che, stando a quanto evidenziato dal MEF, non ha portato ai risultati sperati in termini di lotta all’evasione ma ha spinto molti più italiani a utilizzare i pagamenti elettronici.

“In tal modo, infatti, sarebbe possibile prescindere da ricostruzioni di tipo induttivo basate sui tassi delle commissioni, avendo a disposizione i microdati relativi all’ammontare delle singole operazioni”.

Si legge nel testo.

Pagamenti elettronici, obbligo di comunicazione dati: importi giornalieri a disposizione dell’Agenzia delle Entrate

La novità normativa dovrebbe legarsi a quanto già previsto dall’articolo 22 del Decreto Fiscale 2020 che regola il bonus POS, un credito di imposta pari al 30 per cento delle commissioni addebitate per le transazioni effettuate mediante carte di credito, di debito o prepagate, e obbliga gli operatori finanziari alla comunicazione dei relativi dati.

Le novità anticipate dalla relazione, quindi, sembrano il naturale sviluppo delle misure introdotte negli ultimi anni: dallo scontrino elettronico alle sanzioni in caso di rifiuto dei pagamenti elettronici, discusse da anni e introdotte dal 2023 con il Decreto PNRR.

La prospettiva indicata prevede un obbligo di trasmissione all’Agenzia delle Entrate, anche tramite PagoPA delle seguenti informazioni:

  • dati identificativi degli strumenti di pagamento elettronico;
  • importo complessivo delle transazioni giornaliere effettuate.

In questo modo, si integrerebbero i dati sulle commissioni addebitati all’esercente che gli operatori devono già inviare all’Amministrazione finanziaria.

Ma l’estensione dell’obbligo comunicativo non sarebbe l’unica misura in arrivo nel 2022, nel quadro di potenziali novità annunciate dal MEF nella relazione per orientare le azioni del governo volte a ridurre l’evasione fiscale dovuta alla omessa fatturazione, c’è anche l’estensione della fatturazione elettronica ai contribuenti con regime forfettario, l’assunzione di nuovo personale per l’Agenzia delle Entrate, ma anche l’utilizzo del data scraping, una particolare tecnica di analisi dei dati per contrastare fenomeni evasivi e fraudolenti.

Ministero dell’Economia e delle Finanze - Relazione del 20 dicembre 2021
Relazione per orientare le azioni di governo volte a ridurre l’evasione fiscale derivante da omessa fatturazione

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