Pace fiscale, scadenza ultima il 9 agosto 2021 per saldare le rate di rottamazione e saldo e stralcio. Il termine di tolleranza di 5 giorni consente di pagare con lieve ritardo senza decadere dalla definizione agevolata.
Pace fiscale, termine di tolleranza di 5 giorni come ancora di salvezza per chi ha saltato l’appuntamento del 2 agosto 2021.
C’è tempo fino alla scadenza di lunedì 9 agosto per saldare le rate di rottamazione e saldo e stralcio ed evitare la decadenza dai benefici della pace fiscale.
Il lieve ritardo nel pagamento entro le nuove scadenze, ridisegnate dalla legge di conversione del decreto Sostegni bis, viene tollerato e non comporta la revoca del piano agevolato di pagamento delle cartelle esattoriali.
Al contrario, in caso di omesso o insufficiente pagamento delle rate dovute a titolo di rottamazione ter e saldo e stralcio delle cartelle entro la scadenza del 9 agosto 2021 non sono previste deroghe. Chi non paga non potrà accedere a successive rateizzazioni.
Pace fiscale, ultima chiamata il 9 agosto 2021 per non decadere da rottamazione e saldo e stralcio
Scaduto il 2 agosto il termine ordinario per pagare le prime due rate di rottamazione ter e saldo e stralcio delle cartelle dovute per il 2020 è ora il tempo dei supplementari.
Il decreto Sostegni n. 41/2021 e successivamente la legge di conversione del decreto Sostegni bis hanno ripescato la possibilità per il contribuente di pagare con lieve ritardo, evitando quindi di decadere dai benefici della pace fiscale.
Il termine di tolleranza di 5 giorni consente di salvare i versamenti effettuati entro lunedì 9 agosto 2021 e, al pari di quanto previsto per le prime due rate della definizione agevolata, sarà possibile beneficiare del termine aggiuntivo anche per le successive scadenze di rottamazione ter e saldo e stralcio delle cartelle.
Terminata la sospensione dei pagamenti, misura introdotta a partire da marzo dello scorso anno in considerazione dell’emergenza Covid-19, il rispetto delle nuove scadenze della pace fiscale torna ad essere centrale per i contribuenti che vi hanno aderito.
Il mancato versamento comporta infatti la decadenza dai benefici della definizione agevolata e la ripresa delle attività di recupero dei debiti residui da parte dell’Agenzia delle Entrate Riscossione.
Decade dalla pace fiscale chi non paga entro il 9 agosto 2021. Escluse nuove rateizzazioni delle cartelle
Non sono previste ulteriori chance in caso di omesso, tardivo o insufficienze versamento delle rate della rottamazione ter e del saldo e stralcio delle cartelle.
Per l’intero set di misure rientranti nell’ambito della pace fiscale, il pagamento effettuato oltre il termine ultimo del 9 agosto 2021 o per importi parziali comporta la decadenza dalla definizione agevolata e i versamenti già effettuati si considereranno a titolo di acconto sulle somme dovute.
Semplificando, il debito precedentemente scontato di sanzioni e interessi, o ridotto per i beneficiari del saldo e stralcio, tornerà ad essere dovuto per intero e senza la possibilità di accedere a nuove rateizzazioni.
L’impossibilità di fare domanda di rateizzazione ordinaria all’Agenzia delle Entrate Riscossione non riguarda i decaduti dalla rottamazione ter o dal saldo e stralcio in caso di omesso o insufficiente versamento delle rate dovute nel 2019. Si ricorda infatti che il decreto Rilancio ha disposto una deroga in tal senso, che tuttavia è limitata alle ipotesi di decadenza già intervenute prima delle proroghe previste in ragione dell’emergenza Covid-19.
In un’ottica di collaborazione tra Fisco e contribuenti, il decreto Ristori ha successivamente aperto le porte della rateizzazione ordinaria anche ai decaduti dalla prima e dalla seconda rottamazione delle cartelle.
Pace fiscale, il termine di tolleranza incrocia l’avvio dello stralcio delle cartelle: calcolo dell’importo dovuto fai da te
Il conto alla rovescia dei 5 giorni di tolleranza coincide con l’avvio in via ufficiale dello stralcio delle cartelle fino a 5.000 euro.
Il decreto del MEF firmato il 14 luglio 2021 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 2 agosto, e segna l’avvio della procedura di cancellazione dei ruoli relativi al decennio 2000-2010 relativi a contribuenti con redditi fino a 30.000 euro.
L’annullamento sarà effettuato alla data del 31 ottobre 2021 e riguarderà anche i carichi che, nel rispetto dei requisiti generali, rientrano nella pace fiscale.
Sarà quindi il contribuente a dover verificare se nel proprio piano di definizione agevolata rientrino o meno carichi annullabili. Nel rispetto del limite reddituale, sul sito dell’AdER è possibile effettuare il controllo in maniera autonoma e stampare i nuovi bollettini delle rate, al netto delle somme stralciabili.
Al momento è questa l’unica via per evitare di pagare somme oggetto di annullamento che, qualora versate, non potranno essere rimborsate in seguito alla definizione dello stralcio.
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