Che cosa fa il navigator? Alla scadenza dei termini per le domande sono 78.788 i candidati che ambiscono alla nuova professione. 3.000 i posti disponibili. Requisiti, ruoli e inquadramento contrattuale nel bando ANPAL pubblicato il 18 aprile.
Che cosa fa il navigator? Accompagnare personalmente il beneficiario del reddito di cittadinanza verso l’inserimento professionale e orientarlo verso opportunità formative è il suo compito principale. Alla scadenza dei termini per la presentazione delle domande, l’8 maggio, sono 78.880 le persone che ambiscono a questa nuova professione. Ma solo 3.000 i posti disponibili. Con la pubblicazione del bando ANPAL, il 18 aprile 2019, che chiarisce requisiti, compiti e inquadramento contrattuale le caratteristiche dei navigator prendono sempre più forma.
In prima battuta dovevano essere affidati 6.000 incarichi, ma dopo un braccio di ferro tra Governo e Regioni, si è arrivati a un accordo che ha stabilito l’assunzione di 4.000 operatori a tempo indeterminato nei Centri per l’Impiego e ha dimezzato il numero di figure di cui avvalersi come assistenti.
Più opportunità e più candidati in Campania e in Sicilia dove si è concentrato il maggior numero di richieste di reddito di cittadinanza. Su entrambi i fronti, molto più bassi i numeri al Nord.
Ora si attende il calendario delle prove, il presidente dell’Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro Mimmo Parisi ha dichiarato:
“Mi auguro, anche sulla scorta di quanto fatto finora, che entro la fine di giugno i Navigator potranno essere operativi e avviati alla formazione”.
Che cosa fa il navigator? La nuova professione ha già 16.773 candidati
Chi supererà la selezione firmerà con ANPAL Servizi un contratto di collaborazione coordinata e continuativa fino al 30 aprile 2021. Il compenso lordo annuo ammonta a 27.338,76 euro, a cui si aggiungono circa euro 300,00 euro lordi di rimborso forfettario.
Un’opportunità appetibile per molti, le candidature si sono chiuse con un numero di aspiranti navigator 26 volte superiore alle disponibilità. Secondo i dati diffusi da ANPAL l’8 maggio, 78.788 sono i candidati.
Solo 60.000 saranno ammessi ai test in base alle graduatorie che saranno realizzate attraverso la votazione conseguita nella laurea.
Uno dei requisiti richiesti per partecipare alla selezione è proprio la laurea specialistica o vecchio ordinamento, come si legge nel dettaglio del 30 aprile, la maggior parte degli aspiranti navigator ha seguito un percorso di studi in Giurisprudenza. Seguono i laureati in psicologia e scienze economico-aziendali.
La Campania è la regione in cui si concentrano più candidature, 13.001 per 471 posti disponibili. Seguono la Sicilia con 11.886 candidati e 429 posti disponibili e il Lazio con 9.304 candidati e 273 disponibilità.
Per quanto riguarda le città, è a Roma il numero più alto di aspiranti navigator, 7.092, subito dopo ci sono Napoli, con 6.812, e Palermo, con 3.503.
Richieste di reddito di cittadinanza e candidature per la selezione dei navigator fotografano un divario tra Nord e Sud e sono due facce diverse della stessa medaglia. Nel meridione c’è sete di opportunità.
Che cosa fa il navigator? I ruoli della nuova figura professionale collegata al reddito di cittadinanza
Anche su questo devono lavorare le nuove figure professionali selezionate con il concorso. I navigator per i beneficiari del reddito di cittadinanza sono come dei “Virgilio”: li accompagnano del mondo del lavoro assumendo la funzione di guida nel sentiero delle occasioni professionali.
I ruoli che i navigator devono ricoprire per arrivare all’obiettivo sono diversi:
- supportano gli operatori dei Centri per l’Impiego nella definizione del piano personalizzato;
- svolgono una funzione di assistenza tecnica per gli operatori dei Centri per l’Impiego, che sono impegnati a supportare i beneficiari del reddito di cittadinanza nel percorso di inclusione socio-lavorativa;
- insieme agli operatori del Centro per l’Impiego mettono in atto tutte le strategie per garantire che il beneficiario porti a termine con successo il programma e raggiunga la propria autonomia;
- fungono da un anello di congiunzione tra i CPI e gli attori del mercato del lavoro che erogano servizi in destinati ai beneficiari. Valorizzano, quindi, le opportunità offerte dal territorio, dalla formazione alle imprese, per eliminare gli elementi che ostacolano la realizzazione professionale, l’autonomia economica e la piena integrazione sociale dei beneficiari;
- operano in collaborazione con i CPI per garantire la realizzazione delle diverse fasi del processo legato al reddito di cittadinanza.
Come si legge nel bando pubblicato da ANPAL Servizi, in sintesi:
“Il Navigator sarà la figura centrale dell’assistenza tecnica fornita da ANPAL Servizi S.p.A. ai Centri per l’Impiego, selezionata e formata per supportarne i servizi e per integrarsi nel nuovo contesto caratterizzato dall’introduzione del Reddito di Cittadinanza, per il quale l’obiettivo è di assicurare assistenza tecnica ai CPI, valorizzando le politiche attive regionali, anche in una logica di case management da integrare e da implementare con le metodologie e tecniche innovative che saranno adottate per il reddito di cittadinanza”.
Sono figure di raccordo tra gli attori in campo, determinanti per la buona riuscita di tutto il sistema del reddito di cittadinanza. L’obiettivo ultimo, infatti, è assicurare nuove opportunità lavorative ai beneficiari e non semplicemente fornire un sostegno economico.
Tra oneri e onori, la nuova figura professionale del navigator è ambitissima, ma solo pochi potranno giocare un ruolo nella partita del reddito di cittadinanza.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Che cosa fa il navigator? La nuova professione con 78.788 candidati