Modello ISEE precompilato da settembre 2019. Le novità nella bozza di decreto legge sul reddito di cittadinanza: cambia la scadenza e viene inserito il consenso al trattamento dei dati.
Modello ISEE precompilato da settembre 2019 e valido fino al 31 agosto dell’anno successivo. Nella bozza di decreto legge su reddito di cittadinanza e quota 100 arrivano anche i dettagli sulla domanda sostitutiva unica, DSU, precompilata.
Si tratta di una novità a un passo dalla partenza già nel 2018, di cui si parlava da tempo e già prevista dal maxi decreto legge collegato alla Legge di Stabilità 2016. Il modello ISEE precompilato dall’Agenzia delle Entrate e dall’Inps è una innovazione inserita nel decreto legislativo sul REI e doveva partire in via sperimentale a gennaio 2018.
Il DL numero 91 del 2018, il cosiddetto Decreto Milleproroghe, aveva posticipato l’introduzione del nuovo sistema di calcolo ISEE a gennaio di quest’anno.
Verosimilmente il debutto sarà a settembre 2019, dal momento che la bozza di decreto sul reddito di cittadinanza fa riferimento alla precompilata, intervenendo proprio sull’articolo 10 del decreto legislativo n. 147/2017 (reddito di inclusione) dedicato al modello ISEE e alle novità da introdurre.
L’intervento sull’impianto del Modello ISEE precompilato, che dovrebbe essere confermato con l’approvazione della bozza, prevede anche la disciplina sul consenso al trattamento dei dati, necessario perché l’INPS possa inserirli nella DSU.
Il modello ISEE precompilato verrà predisposto a partire dal 1° settembre 2019 con la stessa impostazione oggi prevista per il modello 730 precompilato. Si tratta, infatti di un tentativo di proseguire il processo di semplificazione fiscale (a dire il vero ancora poco efficiente sinora) avviato nel 2015.
Si tratta di un’operazione, quella del modello ISEE precompilato 2019, che potrebbe riguardare non meno di 4 milioni di famiglie italiane.
Cosa cambia con il modello ISEE precompilato a settembre 2019 e quali sono le novità previste? Ecco di seguito come funzionerà.
Modello ISEE precompilato 2019: cosa cambia? Ecco come funziona
Il modello ISEE precompilato a partire da settembre 2019 introdurrà la DSU già predisposta da INPS e Agenzia delle Entrate. I cittadini dovranno semplicemente accettare o modificare con i dati non precompilati il proprio modello ISEE.
Una novità molto importante e grazie alla quale gli enti pubblici dovrebbero ridurre le richieste di informazioni al cittadino/contribuente. Non è difficile ipotizzare, a titolo meramente esemplificativo, che le Università possano rivolgersi direttamente all’INPS per la determinazione delle tasse universitarie.
Sarà l’INPS, grazie ai dati forniti dall’Agenzia delle Entrate e presenti in Anagrafe Tributaria, ad inserire le informazioni anagrafiche e sui redditi del contribuente, le giacenze medie e via di seguito.
Una novità pensata non soltanto per semplificare la vita ai contribuenti che necessitano del modello ISEE per accedere alle diverse prestazioni sociali agevolate ma anche per evitare false dichiarazioni o omissioni di redditi o patrimoni nel modello ISEE.
Ulteriore novità riguarda i tempi di validità dell’ISEE: le DSU presentate dal 1° gennaio saranno valide fino al 31 dicembre 2019 e non più fino al 15 gennaio 2020. A partire dal 1° settembre le domande di Isee saranno valide dalla data di presentazione al 31 agosto dell’anno successivo, e non fino al 15 gennaio.
Modello ISEE precompilato ed esigenze di semplificazione
Il modello ISEE precompilato sarebbe un importante passo avanti nel processo di semplificazione fiscale avviato dal Governo Renzi sin dalla sua nascita nel 2014.
Tuttavia, se le intenzioni non possono essere giudicate negativamente, altrettanto non può dirsi dell’efficacia ed efficienza di questo percorso.
Si prenda come riferimento il modello 730 precompilato che, nonostante le diverse migliorie introdotte, ancora oggi presenta numerosi problemi per i contribuenti che scelgono di avvalersene. I motivi sono chiari: troppi dati mancanti, alcuni non corretti ed il timore di fare errori che spinge automaticamente a rivolgersi ad un Caf e/o commercialista.
Cos’è ed a cosa serve il modello ISEE?
ll modello ISEE o Indicatore Situazione Economica Equivalente è il modello con il quale si certifica la situazione economica dell’intero nucleo familiare. In parole povere misura la ricchezza di una famiglia. Questa dichiarazione è stata resa obbligatoria per richiedere qualsiasi tipo di agevolazione o sussidio che sia fornito dagli enti pubblici.
Pertanto la dichiarazione modello ISEE terrà conto della valutazione congiunta di:
- reddito;
- patrimonio mobiliare;
- patrimonio immobiliare;
- nucleo familiare.
La richiesta di ISEE si differenzia sia in base alle particolari situazioni del nucleo familiare del dichiarante, ma anche in base alle prestazioni richieste, per tale motivo infatti sono presenti differenti moduli di dichiarazione sostitutiva unica o DSU:
- Dsu Mini/ISEE ordinario, modello indicato per un nucleo familiare standard, il quale consente di calcolare l’indicatore utile per le erogazioni della maggior parte delle prestazioni sociali agevolate;
- modello ISEE sociosanitario, modello di dichiarazione che deve essere presentato solo se si richiedono prestazioni di natura sociale e/o sanitaria ed è ottenibile soltanto qualora vi siano disabili in famiglia. Rientrano in questo ambito: ricovero in particolari strutture per i soggetti non autosufficienti; prestazioni di assistenza domiciliare; bonus per acquisti e/o servizi a favore dei disabili;
- modello ISEE minorenni, modello che deve essere richiesto nel momento in cui all’interno del nucleo familiare è presente 1 solo genitore ed 1 figlio minore di 18 anni. Attenzione perchè per presentare questo modello, i 2 genitori, non devono essere né coniugati, né conviventi tra loro;
- modello ISEE corrente, modello basato sui redditi degli ultimi 12 mesi, in modo che si possa avere una visione completa e reale della situazione economica del nucleo familiare, tenendo conto anche di eventi avversi come ad esempio la perdita del lavoro;
- modello ISEE università, modello utilizzato da tutti gli studenti che intendono richiedere prestazioni di diritto allo studio; in questo caso sono previste differenti tipologie di calcolo dell’indicatore;
- modello ISEE integrativo, modello utilizzato al solo scopo integrativo del modello già presentato. Solitamente questo viene presentato nel momento in cui vi sono delle variazioni da comunicare in merito ai dati forniti dall’Agenzia delle Entrate o dall’INPS.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Modello ISEE precompilato da AdE e INPS da settembre 2019