LUL telematico obbligatorio prorogato al 1° gennaio 2019: ecco la novità nascosta tra le righe dalla Legge di Bilancio 2018.
LUL telematico obbligatorio prorogato al 1° gennaio 2019.
Tra le innumerevoli misure inserite nella Legge di Bilancio 2018 trova spazio l’ennesima proroga dell’obbligo di tenuta in modalità telematica del libro unico del lavoro presso il Ministero.
Il rinvio dell’entrata in vigore dell’obbligo di tenuta telematica del LUL è contenuto nel comma 1154 dell’art. 1 della Legge di Bilancio 2018.
I dubbi di imprese e professionisti circa l’entrata o meno in vigore della norma, prevista inizialmente nel 2017 e già prorogata lo scorso anno con il Decreto Milleproroghe, sono dovuti tra l’altro all’estrema complessità con la quale è stato scritto e pubblicato il testo della manovra.
Un unico articolo contenente ben 1181 commi riguardanti molteplici misure in ambito fiscale, previdenziale e del lavoro tutt’altro che uniformi e per il quale, come già segnalato dalle principali associazioni dei commercialisti con il comunicato del 4 gennaio 2018, è evidente l’ennesima violazione dei principi di chiarezza e trasparenza disposti dallo Statuto del Contribuente.
La conferma ufficiale della proroga del LUL telematico al 2019 viene data oggi dai Consulenti del Lavoro, richiamando quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2018.
LUL telematico obbligatorio prorogato al 1° gennaio 2019
A disporre la proroga del LUL telematico obbligatorio è il comma 1154, articolo 1, della Legge di Bilancio 2018, in cui viene stabilito che:
“all’articolo 15, comma 1, del decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 151, le parole: “gennaio 2018” sono sostituite dalle seguenti: “gennaio 2019”. All’articolo 8, comma 2, della legge 29 ottobre 2016, n. 199, le parole: “gennaio 2018” sono sostituite dalle seguenti: “gennaio 2019”.”
La disposizione sopra riportata modifica innanzitutto quanto previsto dal cosiddetto Decreto Semplificazioni, attuativo del Jobs Act, nel quale era inizialmente previsto l’obbligo di tenuta, a decorrere dal 1° gennaio 2017, del libro unico del lavoro in modalità telematica presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Parallelamente viene modificato quanto previsto dal Decreto Milleproroghe 2017, con il quale il LUL telematico era già stato prorogato al 1° gennaio 2018.
Le novità introdotte con la Legge di Bilancio 2018 sono, insomma, soltanto una delle tante proroghe alle quali imprese, professionisti e intermediari sono stati sottoposti negli ultimi tempi, che si tratti di rinvii a favore o a sfavore del contribuente.
Alla base di tutto c’è il ritardo del Ministero del Lavoro nell’emanazione delle istruzioni tecniche, a dispetto di quanto previsto dal decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 151.
Proroga LUL telelmatico al 2019: mancano ancora le istruzioni ministeriali
Così come previsto dal comma 2, articolo 15 del Decreto Semplificazioni n. 151/2015, l’entrata in vigore dell’obbligo di tenuta del LUL telematico è subordinato all’emanazione di un apposito decreto ministeriale:
“2. Con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, da emanare entro sei mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto legislativo, sono stabilite le modalità tecniche e organizzative per l’interoperabilità, la tenuta, l’aggiornamento e la conservazione dei dati contenuti nel libro unico del lavoro di cui all’articolo 39 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133.”
Ed è proprio la mancanza delle indicazioni ministeriali che, prima nel 2017 e oggi con la Legge di Bilancio 2018, ha reso necessaria la proroga delle nuove regole per la tenuta, l’aggiornamento e la conservazione dei dati del libro unico del lavoro.
Per la piena attuazione delle semplificazioni promesse dal Jobs Act bisognerà ancora attendere e, per ora e fino al 31 dicembre 2018, bisognerà continuare a seguire le regole e disposizioni normative sul LUL prevista dal Decreto Ministeriale del 9 luglio 2008.
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