Dagli autonomi ai dipendenti, anche nella settimana dal 30 ottobre al 5 novembre si procede sui due binari che porteranno a un ricco quadro di novità per il 2024: la riforma fiscale e la Legge di Bilancio. Un riepilogo dei lavori
Anche questa settimana, dal 30 ottobre al 5 novembre, i lavori di attuazione della riforma fiscale e di definizione della prossima Legge di Bilancio sono andati avanti. Dagli autonomi ai dipendenti, il quadro delle novità è ricco e si fa via via più chiaro.
Lunedì 30 ottobre il Governo ha trasmesso al Senato il testo del DDL che dovrà ottenere il via libera definitivo entro il 31 dicembre.
Mentre venerdì 3 novembre il Consiglio dei Ministri ha approvato il quinto decreto di attuazione della riforma fiscale che rivede le procedure di accertamento e introduce lo strumento del nuovo concordato preventivo biennale per le partite IVA.
Le notizie della settimana che sta per concludersi sono un ottimo spunto per guardare ad alcune misure che toccheranno il mondo del Fisco e del Lavoro il prossimo anno messe in cantiere fino a questo momento.
Lavoratrici e lavoratori dipendenti: le novità in arrivo nel 2024
Andando in ordine cronologico, il testo del Disegno di Legge di Bilancio 2024 trasmesso al Senato il 30 ottobre ha confermato in via ufficiale il taglio del cuneo fiscale e contributivo per i lavoratori e le lavoratrici dipendenti così come attualmente previsto, pari al 6 per le retribuzioni fino a 35.000 euro e al 7 per cento per quelle fino a 25.000 euro, spazzando via eventuali ipotesi di rimodulazione.
Il tema degli stipendi in Italia, aggravato dall’inflazione e dalle ricadute economiche dell’instabilità geopolitica, è sempre caldo.
E resta centrale nella programmazione del prossimo anno tra misure non rimandabili, come il rinnovo dei contratti dei dipendenti pubblici, e strumenti che cercando di favore l’erogazione di importi aggiuntivi da parte dei datori di lavoro, come la detassazione dei premi di produttività e l’aumento della soglia di esenzione dei fringe benefit.
Anche per i lavoratori e le lavoratrici dipendenti al termine della carriera, o già in pensione, il panorama che caratterizzerà il prossimo anno si fa più chiaro: la prossima Manovra riscrive i requisiti per uscire dal mondo lavorativo, in alcuni casi restringendo le maglie, e fissa le regole di rivalutazione degli assegni.
Lavoratrici e lavoratori autonomi: le novità in arrivo nel 2024
Nonostante la Legge di Bilancio 2024 riservi anche un’attenzione specifica alle lavoratrici e ai lavoratori autonomi, con la conferma dell’ISCRO, e in linea generale contenga misure che interessano la generalità dei cittadini, è dalla riforma fiscale che arrivano le novità della settimana più rilevanti per i titolari di partita IVA.
E infatti il quinto decreto legislativo di attuazione approvato in esame preliminare il 3 novembre dal Consiglio dei Ministri da un lato rivede i meccanismi di accertamento e dall’altro introduce il nuovo concordato preventivo biennale per i contribuenti di minori dimensioni titolari di reddito d’impresa e di lavoro autonomo che deriva dall’esercizio di arti e professioni.
Lo strumento che sarà accessibile dal 2024, anche per i contribuenti forfettari, in estrema sintesi permetterà a lavoratrici e lavoratori autonomi di stringere un accordo con il Fisco sugli importi da inserire nella dichiarazione dei redditi del biennio, accettando la proposta che l’Agenzia delle Entrate elabora basandosi sulle informazioni fornite.
Si concordano, in questo modo, le imposte dovute nei due anni dal titolare di partita IVA, con possibilità di ulteriore rinnovo.
Eventuali redditi aggiuntivi non saranno soggetti a tassazione, ma in caso di cali superiori al 60 per cento, determinate da circostanze straordinarie individuate dal Ministero dell’Economia e delle Finanze il piano concordato potrà essere revocato.
Dai dipendenti agli autonomi: il cantiere delle novità per il 2024 non è ancora chiuso
Restando nel campo della riforma fiscale, se si allarga lo sguardo alle novità in messe in cantiere nell’ultimo periodo, spicca anche la nuova IRPEF prevista solo per il 2024 che interessa sia gli autonomi che i dipendenti.
Si va verso una imposta sul reddito delle persone fisiche calcolata su tre scaglioni e tre aliquote con l’accorpamento delle prime due fasce di reddito attuali sotto l’aliquota del 23 per cento e un taglio di 260 euro delle detrazioni, salvando quelle per le spese mediche, che spettano in caso di redditi superiori a 50.000 euro.
Tessera dopo tessera, quindi, prende forma il mosaico delle regole che si applicheranno nel mondo del Fisco, ma anche del Lavoro, nell’anno che verrà. Gli elementi che lo compongono sono contenuti nella Legge di Bilancio 2024 e nei decreti legislativi di attuazione della riforma fiscale.
Per una visione chiara delle novità in arrivo, però, va specificato che in nessuno dei due casi è ancora detta l’ultima parola: potremmo dire che tutte le misure descritte sono ufficiali, tra anticipazioni, schemi e disegni di legge, ma non sono definitive.
Sul fronte della riforma fiscale sono stati approvati nelle ultime settimane cinque decreti legislativi dal Consiglio dei Ministri in esame preliminare: prima dell’adozione definitiva i testi passano al vaglio delle commissioni parlamentari, in caso di proposte di modifiche l’Esecutivo potrà scegliere di apportarle oppure no.
Per quanto riguarda la Legge di Bilancio, invece, il Governo ha messo a punto il disegno di legge su cui ora lavorerà il Parlamento. Anche se la maggioranza ha dichiarato che non presenterà emendamenti, le altre forze politiche durante l’iter parlamentare potranno proporre modifiche, integrazioni o correzioni al testo originario che dovrà poi essere approvato da entrambi i rami del Parlamento entro fine anno.
Insomma, i lavori procedono a ritmi serrati in entrambe le direzioni, ma non si può dire che siano conclusi: appuntamento quotidiano sulle pagine di Informazione Fiscale per gli aggiornamenti e le novità.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Dai dipendenti agli autonomi, si fa più chiaro il quadro delle novità per il 2024