Jobs Act autonomi 2017: entrata in vigore a partire dal 14 giugno, con la pubblicazione della legge in Gazzetta Ufficiale. Cosa cambia per le partite Iva? Ecco tutte le novità.
Entrata in vigore del Jobs Act autonomi 2017 a partire dal 14 giugno, dopo l’attesa pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del testo della legge 81/2017 per tutelare i lavoratori titolari di partita Iva.
Cosa cambia per i lavoratori autonomi e quali sono le novità introdotte con il Jobs Act per le partite Iva? Sono diverse le misure previste, tra cui più tutela per la maternità, malattia, pagamenti certi e la Dis Coll resa strutturale ed estesa anche ai dottori di ricerca titolari di borsa di studio e agli assegnisti.
Il Jobs Act autonomi e le novità introdotte per le partite Iva mirano a tutelare quei lavoratori che, non essendo assunti con regolare contratto di lavoro subordinato, hanno visto fino ad ora riconosciuti meno tutele e diritti.
A partire dalla data dell’entrata in vigore della legge 81/2017 sul lavoro autonomo vengono introdotte maggiori garanzie sui pagamenti e viene disciplinato a livello normativo lo smart working anche per i lavoratori dipendenti.
Ecco tutte le novità introdotte dal Jobs Act autonomi 2017 dal momento della sua entrata in vigore, il testo pubblicato in Gazzetta Ufficiale e cosa cambia per il popolo delle partite Iva.
Entrata in vigore del «Jobs act autonomi» 2017: ecco tutte le novità
Le novità introdotte con il Jobs Act autonomi 2017, in vigore a partire dal 14 giugno, vanno dall’ambito fiscale alla normativa su pagamenti e in ambito assistenziale e previdenziale, con maggiori tutele per maternità, paternità e malattia.
Se la maggior parte delle novità per le partite Iva prevedono un ulteriore passaggio, ovvero l’emanazione dei diversi decreti attuativi, per alcune di essere l’entrata in vigore è immediata.
Si tratta ad esempio delle novità fiscali previste dall’art. 8 e 9 del Jobs Act autonomi, con la possibilità per i titolari di partita Iva di deduzione integrale, a partire dal periodo d’imposta 2017 ed entro il limite di 10.000 euro l’anno, delle spese per la partecipazione a convegni, congressi, corsi di aggiornamento professionale e spese di viaggio e alloggio. Limite fissato a 5.000 euro, invece, per le spese di certificazione delle competenze o sostegno all’autoimprenditorialità.
Oltre alle novità fiscali sono molti i nuovi diritti riconosciuti ai lavoratori autonomi, tra nuove regole su congedi, malattia e disoccupazione. Vediamo di seguito cosa prevede il Jobs Act delle partite Iva 2017 e tutte le novità previste con la sua entrata in vigore.
Jobs act autonomi 2017: tutela dei pagamenti, entrata in vigore immedia
A partire dal 14 giugno 2017 è prevista l’entrata in vigore delle maggiori tutele sui pagamenti: l’articolo 2 del Jobs Act autonomi 2017 prevede che in caso di mancato pagamento per oltre 30 giorni, al compenso pattuito tra titolari di partita Iva, privati o pubbliche amministrazioni si aggiungano gli interessi di mora al tasso legale vigente.
Da contratto non si potrà inserire come termine di pagamento un tempo superiore ai 60 giorni e saranno considerata abusive ed inefficaci le clausole ai contratti che prevedono la facoltà per il committente di modificare le condizioni o di recedere dal contratto senza congruo preavviso (Art. 3).
Jobs act autonomi 2017: maternità e malattia
Novità anche sul fronte assistenziale, con le nuove regole per maternità, congedi e malattia previste dal Jobs Act autonomi 2017. In questo caso l’entrata in vigore è subordinata all’emanazione delle direttive Inps per gli iscritti alla Gestione Separata, ma in ogni caso le disposizioni contenute nella legge 81/2017 dovrebbero avere carattere retroattivo.
Con il Jobs Act autonomi 2017 per le titolari di partita Iva è prevista la possibilità di fruire della maternità anche continuando a lavorare. Per eventi di gravidanza, malattia e infortunio è prevista la possibilità di sospensione in caso di rapporto di lavoro continuativo per un periodo non superiore a 150 giorni all’anno, senza diritto a percepire il corrispettivo dal committente.
Il Jobs Act autonomi prevede inoltre la possibilità di sospendere il versamento dei contributi in caso di malattia grave o oncologica tale da comportare inabilità temporanea al lavoro. (art. 13-14)
Jobs act autonomi 2017: congedo parentale
Il periodo di congedo parentale viene esteso a sei mesi per lavoratore e lavoratrice autonoma iscritti alla Gestione separata Inps, con almeno tre mesi di contribuzione versata nei precedenti dodici mesi.
Nessun vincolo temporale sulla contribuzione versata qualora il congedo parentale venga richiesto e fruito entro il primo anno di vita del figlio, anche in caso di adozione o affidamento preadottivo. L’indennità di congedo parentale sarà pari al 30% del reddito da lavoro autonomo per il quale sono stati versati i contributi Inps (art. 8-12).
Jobs act autonomi 2017: Dis-Coll strutturale ed estesa anche a dottorandi e assegnisti
Una delle importanti novità introdotte dal Jobs Act autonomi riguarda la Dis-Coll che, a partire dal 1° luglio 2017, diventa misura strutturale ed estesa non soltanto ai collaboratori iscritti alla Gestione separata Inps ma anche a dottorandi di ricerca con borsa di studio e assegnisti.
Per il finanziamento della Dis-Coll è previsto l’aumento dell’aliquota contributiva dello 0,51% e l’indennità di disoccupazione potrà essere richiesta in relazione ad eventi con decorrenza dalla data di entrata in vigore della misura, ovvero dal mese di luglio 2017.
Jobs Act autonomi 2017: testo completo
- Jobs Act autonomi 2017, testo
- Clicca sull’icona per scaricare il testo del Jobs Act autonomi 2017 pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 13 giugno e con entrata in vigore a partire dal 14 giugno 2017
Il testo del Jobs Act autonomi 2017 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale numero 135 del 13 giugno 2017. Per approfondire sulle diverse novità introdotte per le partite Iva è possibile scaricarlo e consultarlo.
Ricordiamo che per l’entrata in vigore di alcune delle novità introdotte dal Jobs Act autonomi 2017 è prevista un’ulteriore fase attuativa: sono quattro le deleghe legislative da attuare entro dodici mesi dall’entrata in vigore della legge 81/2017. Si tratta delle novità che riguardano gli ordini e le Casse di previdenza dei professionisti, con la semplificazione delle norme in materia di sicurezza sul lavoro e le nuove disposizioni per tutela di maternità e malattia.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Entrata in vigore del «Jobs act autonomi» 2017: tutte le novità