Sono stati definiti i nuovi massimali di importo per i trattamenti di disoccupazione e cassa integrazione per il 2025. Dalla NASpI alla CIG, i valori nella nuova circolare INPS
Con la nuova circolare pubblicata il 29 gennaio l’INPS comunica gli importi massimi previsti nel 2025 per i trattamenti di disoccupazione e cassa integrazione.
Nel documento di prassi l’Istituto illustra le novità trattamento per trattamento, dall’indennità di disoccupazione NASPI fino alla cassa integrazione ordinaria e straordinaria.
Nello specifico si tratta delle seguenti prestazioni:
- indennità di disoccupazione NASPI;
- indennità di disoccupazione DIS-COLL;
- indennità di disoccupazione agricola;
- indennità di disoccupazione a favore dei lavoratori autonomi dello spettacolo (ALAS);
- trattamento di integrazione salariale ordinario e straordinario (CIGO e CIGS);
- trattamento di integrazione salariale per gli operai agricoli (CISOA);
- assegno di integrazione salariale del FIS;
- assegno di integrazione salariale e assegno emergenziale del Fondo di solidarietà del Credito;
- indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa (ISCRO);
- assegno emergenziale per il Fondo di solidarietà del Credito;
- assegno emergenziale per il Fondo di solidarietà del Credito cooperativo;
Il documento definisce anche l’importo massimo che spetta a chi svolge attività socialmente utili, che dal 1° gennaio 2025 ammonta a 697,43 euro mensili.
Indennità di disoccupazione 2025: l’importo massimo per NASPI e DISCOLL
Come anticipato, nella circolare n. 25, l’INPS illustra i nuovi massimali per la NASpI, l’indennità di disoccupazione.
In primo luogo, l’istituto fornisce il valore aggiornato della retribuzione da prendere come riferimento per il calcolo dell’indennità della Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego nel 2025.
Per l’anno in corso tale valore è pari a 1.436,61 euro.
Ad ogni modo, l’importo massimo mensile per l’indennità non può superare una soglia massima che per il 2025 è pari a 1.562,82 euro.
Gli stessi valori sono previsti anche per la DIS-COLL, cioè l’indennità di disoccupazione riservata a collaboratori coordinati e continuativi, anche a progetto, assegnisti di ricerca e dottorandi di ricerca.
Per i lavoratori autonomi che operano nel settore dello spettacolo è stata abolita l’indennità di disoccupazione ALAS sostituita dalla nuova indennità di discontinuità.
L’importo giornaliero dell’IDIS non può superare l’importo del minimale giornaliero contributivo stabilito annualmente dall’INPS, che per il 2025 è pari a 56,87 euro.
Infine, per quanto riguarda l’indennità di disoccupazione ordinaria agricola con requisiti normali, da liquidare nel 2025 in riferimento a periodi 2024, bisogna fare riferimento alle cifre dello scorso anno. Pertanto, l’importo di riferimento è quello indicato nella circolare n. 25/2024, vale a dire a 1.392,89 euro.
L’importo massimo per CIGO, CIGS, CISOA e assegno del FIS
Il documento di prassi pubblicato dall’INPS specifica anche i nuovi massimali di riferimento per la cassa integrazione.
In particolare, viene indicato l’importo massimo mensile del trattamento di integrazione salariale per il 2025 in relazione a CIGO, CIGS, CISOA e assegno di integrazione salariale del FIS.
I valori per il 2025 sono quelli riportati nella tabella di seguito. Per chi opera nel settore edile e lapideo, nei casi di intemperie stagionali è previsto un incremento del 20 per cento.
Trattamento | Importo lordo (euro) | Importo netto (euro) |
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Trattamenti di integrazione salariale di cui all’art. 3, comma 5-bis, del decreto legislativo n. 148/2015 | 1.404,03 euro | 1.322,05 euro |
Trattamenti di integrazione salariale - settore edile e lapideo (intemperie stagionali) | 1.684,85 euro | 1.586,45 euro |
La previsione dell’importo massimo delle prestazioni (articolo 3, comma 5-bis, del decreto legislativo n. 148/2015) non si applica ai trattamenti concessi per le intemperie stagionali nel settore agricolo come previsto dall’articolo 18, comma 2, dello stesso decreto.
I massimali INPS 2025 per l’assegno di integrazione salariale ed emergenziale
Per quanto riguarda il Fondo Credito, nella circolare INPS sono indicati anche i massimali mensili aggiornati al 2025 previsti per l’assegno di integrazione salariale e le retribuzioni mensili di riferimento per applicarli.
Massimali assegno di integrazione salariale 2025 |
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Retribuzione mensile lorda (euro) | Massimale (euro) |
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Inferiore a 2.556,24 | 1.388,33 |
Compresa tra 2.556,24 e 4.040,78 | 1.600,22 |
Superiore a 4.040,78 | 2.021,60 |
Per quanto riguarda l’assegno emergenziale, invece, i valori di riferimento sono quelli indicati nella tabella di seguito.
Massimali assegno emergenziale 2025 |
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Retribuzione tabellare annua lorda (euro) | Importo al lordo della riduzione 5,84 per cento (art. 26, L. n. 41/1986) (euro) | Importo al netto della riduzione 5,84 per cento (art. 26, L. n. 41/1986) (euro) |
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Inferiore a 48.953,30 | 2.859,47 | 2.692,48 |
Compresa tra 48.953,30 e 64.411,27 | 3.221,17 | |
Superiore a 64.411,27 | 4.508,43 |
Come sottolineato dall’INPS, l’importo indicato in prima fascia, calcolato sull’80 per cento della retribuzione lorda mensile, è indicato al lordo e al netto della riduzione prevista dall’articolo 26 della legge n. 41/1986, che attualmente è pari al 5,84 per cento.
Tale riduzione è applicabile esclusivamente nell’eventualità in cui la prestazione in pagamento risulti pari o superiore all’80 per cento della retribuzione teorica, comprensiva di rateo, indicata dall’azienda nel flusso Uniemens.
La stessa precisazione viene fatta anche per l’assegno emergenziale che rientra nel Fondo Credito cooperativo.
Massimali assegno emergenziale 2025 |
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Fascia retributiva (euro) | Importo al lordo della riduzione 5,84 per cento (art. 26, L. n. 41/1986) (euro) | Importo al netto della riduzione 5,84 per cento (art. 26, L. n. 41/1986) (euro) |
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Inferiore a 46.277,71 | 2.742,57 | 2.582,40 |
Compresa tra 46.277,71 e 64.545,23 | 3.688,81 | |
Superiore a 64.545,23 | 4.290,43 |
L’importo massimo previsto per l’ISCRO
Dal 2024 l’ISCRO, la cassa integrazione per lavoratrici e lavoratori autonomi, è una misura strutturale.
Per determinare i valori di rifermento da applicare nel 2025 è necessario prendere come riferimento il reddito dichiarato nell’anno che precede la presentazione della domanda, pari a 12.648 euro.
Come previsto dalla Legge di Bilancio 2024 (articolo 1, comma 148), per il 2025 l’importo mensile dell’ISCRO non può essere inferiore a 252 euro e non può superare gli 806,40 euro.
Per tutti i dettagli si rimanda al testo integrale della circolare INPS n. 25 del 29 gennaio 2025.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Disoccupazione e cassa integrazione 2025: dall’INPS massimali di importo e istruzioni