Graduatorie concorsi pubblici, scorrimento per il 30% dei posti. Lo ha annunciato in un question time alla Camera il ministro per la Pubblica Amministrazione Fabiana Dadone. A ottobre grazie a un emendamento presentato al Senato era stata estesa la validità delle vecchie graduatorie dal 2011 in poi. Soddisfazione parziale del movimento degli idonei.
Grandi novità in materia di graduatorie dei concorsi pubblici. Le dichiarazioni del ministro per la Funzione Pubblica Fabiana Dadone nel corso di un question time alla Camera il 6 novembre allargano le possibilità di entrare nel pubblico impiego per le migliaia di persone risultate idonee nei tanti concorsi succedutisi negli ultimi anni, ma rimaste vittima del blocco delle assunzioni pubbliche dal 2010 ad oggi.
“Il Governo ha introdotto, nel disegno di legge di Bilancio una misura che consente alle amministrazioni di procedere allo scorrimento delle graduatorie approvate nel 2019, per un ulteriore trenta per cento dei posti banditi - ha annunciato l’esponente di governo - superando l’attuale limite numerico e accogliendo in prima battuta le proposte giunte dalle amministrazioni e dalle rappresentanze dei cosiddetti idonei”.
Si tratta di un rilevante risultato per il Comitato XXII Ottobre, sigla che denomina il movimento degli idonei e per le organizzazioni sindacali che lo hanno sostenuto nel corso di questi anni. Ma non è il solo.
Un altro intervento anche sulla validità delle vecchie graduatorie
In ottobre, in effetti, con un emendamento presentato al Senato al decreto legge del 3 settembre 2019 n. 101, Sabrina Ricciardi del Movimento 5 Stelle ha comunicato di aver esteso i termini di validità delle graduatorie dei vecchi concorsi pubblici.
Un intervento che soddisfa almeno parzialmente le richieste degli interessati come conferma un comunicato dell’USB:
“La scelta fatta dal legislatore riporta in vita le graduatorie approvate tra il 2011 e il 2014, graduatorie che erano decadute lo scorso 30 settembre. In questo provvedimento - precisa tuttavia l’organizzazione sindacale di base - non sono presenti modifiche per superare il divieto di scorrimento delle graduatorie dei concorsi banditi a partire dal 1° gennaio 2019, come non è chiara la validità delle graduatorie del 2010. Per USB è necessario intervenire sul testo con l’abrogazione esplicita del comma 361 per consentire il pieno utilizzo di tutte le graduatorie dal 2010 ad oggi, invitiamo il Ministro Fabiana Dadone a intervenire prontamente”.
Graduatorie concorsi pubblici: problema politico, non giuridico
Allo stato attuale non esiste una legge che imponga alla pubblica amministrazione di scorrere le graduatorie, piuttosto che di bandire nuovi concorsi. Tuttavia, c’è un grande problema politico che eredita anche il governo “giallorosso” attualmente in carica.
Si tratta del blocco delle assunzioni che in Italia si è protratto dal 2010 fino al prossimo 15 novembre e che ha di fatto penalizzato una generazione di partecipanti ai concorsi per il pubblico impiego.
Ora a causa del numero ridotto di dipendenti pubblici e del loro progressivo invecchiamento, si è arrivati a superare la paralisi delle nuove assunzioni, ma bisogna anche dare una risposta equa a chi si è visto impedire l’accesso al lavoro non per propria volontà, ma per vincoli di bilancio.
La domanda a cui hanno difficoltà a rispondere compiutamente gli ultimi esecutivi è la seguente: è opportuno indire nuovi concorsi senza prima scorrere integralmente le graduatorie dei vincitori e degli idonei bloccate in precedenza?
Si attende risposta.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Graduatorie concorsi pubblici, più 30% di posti disponibili