Il CNDCEC ha reso noto che la Sicilia è la prima regione che darà il via al progetto nazionale per la prevenzione delle frodi comunitarie. Ecco tutto quello che c'è da sapere.
Con un comunicato stampa pubblicato ieri, il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili ha reso noto che la Sicilia è la prima regione che darà il via al progetto nazionale per prevenire e contrastare le frodi comunitarie.
Si è svolta, infatti, a Palermo la prima riunione del tavolo tecnico del quale fanno parte, oltre al promotore Consiglio Nazionale Dottori Commercialisti, la stessa regione Sicilia, l’Agenzia per la coesione territoriale, l’amministrazione coordinatrice della Segreteria Tecnica PRA e un pool di nove commercialisti specializzati nella materia, individuati tra gli oltre 8600 commercialisti della regione dalla conferenza siciliana degli Ordini territoriali.
Ma vediamo nel dettaglio quali sono state le reazioni dei partecipanti all’incontro e quali sono gli obiettivi del progetto.
Progetto nazionale per prevenire le frodi comunitarie: il CNDCEC parte dalla Sicilia
Si è tenuto ieri a Palermo la prima riunione del tavolo tecnico per dare il via al progetto nazionale per prevenire le frodi comunitarie.
Ad annunciarlo sono stati la FNC e lo stesso Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili attraverso un comunicato stampa pubblicato sul proprio sito.
Il Consigliere nazionale dei commercialisti, Marcella Galvani, ha spiegato che si intende creare una sezione di iscritti all’Albo dei commercialisti, esperti in gestione e controllo dei programmi cofinanziati con Fondi strutturali, che svolgeranno le attività di controllo di primo livello, utilizzando standard omogenei da applicare su tutto il territorio nazionale.
Il progetto nazionale per prevenire le frodi comunitarie sta vedendo l’adesione di molte Regioni e Province Autonome italiane titolari di Programmi Operativi.
Gli obiettivi del progetto dei commercialisti per la prevenzione delle frodi comunitarie
Il membro della Segreteria Tecnica PRA per l’Agenzia della Coesione Territoriale, Giorgio Centurelli, ha spiegato che il progetto si inserisce pienamente nella filosofia dei Piani di Rafforzamento Amministrativo (PRA).
Il progetto, oltre a tutelare il bilancio comunitario, svolge anche una funzione di tipo partenariale.
La collaborazione con le diverse componenti istituzionali e professionali coinvolte costituisce essa stessa, infatti, un’azione complessiva che trae forza dall’analisi dei fabbisogni, dal contatto diretto tra i territori, dalla raccolta e messa a sistema di esperienze, puntando concretamente ad orientare le future scelte decisionali.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Parte dalla Sicilia il progetto dei commercialisti contro le frodi comunitarie