Dell'estensione della fattura elettronica anche ai forfettari e agli altri soggetti esonerati fino a questo momento si parla da tempo. La novità sembra aver trovato spazio nel Decreto PNRR 2. È il naturale sviluppo del processo di digitalizzazione inaugurato nel 2019 o l'ennesimo peso per i soggetti più piccoli? La parola alle lettrici e ai lettori di informazione Fiscale: risposte nel box dedicato e commenti via mail alla redazione.
Dal 1° luglio dovrebbe entrare in vigore l’estensione della fattura elettronica: anche i forfettari e altri soggetti IVA fino a questo momento esclusi dall’obbligo dovranno abbandonare la modalità analogica per l’emissione dei documenti fiscali.
Di questa novità si parla da tempo. E, in verità, è un passaggio prevedibile fin dal debutto delle e-fatture nel 2019.
Ma il condizionale è ancora d’obbligo perché il testo del Decreto PNRR 2 che, stando alle bozze in circolazione, interviene sulla normativa di riferimento non è ancora arrivato in Gazzetta Ufficiale.
Stando a quanto indicato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, allargare il raggio d’azione della fattura elettronica permette di potenziare le strategie di contrasto all’evasione IVA e rientra nelle misure da adottare per l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Dal 1° gennaio 2019, il recupero del gettito IVA è stato pari al 2,4 per cento, rispetto al 2018, per un importo pari a circa 3,5 miliardi di euro. L’obiettivo è quello di far crescere ulteriormente queste cifre, con l’estensione della platea dei soggetti obbligati.
Guardando al sistema nel suo insieme, dopo due anni e mezzo dal debutto del nuovo obbligo, i tempi possono apparire maturi per compiere un ulteriore passo avanti.
Se lo sguardo, però, si sposta da una visione generale a un punto di vista particolare, dei singoli operatori IVA, prevalgono i vantaggi o le difficoltà che derivano dal passaggio alle nuove modalità di fatturazione?
La parola alle lettrici e ai lettori. Per partecipare al sondaggio è necessario cliccare sul pulsante “partecipa al sondaggio” presente nel box.
Per approfondire la risposta con commenti, motivazioni e considerazioni è possibile inviare una mail con oggetto “Estensione fatturazione elettronica” all’indirizzo [email protected].
Estensione fattura elettronica, un passo avanti necessario e utile? La parola a lettori e lettrici
Proprio per il legame con l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, la novità sull’estensione della fatturazione elettronica a forfettari e ad altri operatori IVA minori fino ad ora esclusi trova spazio nel testo del DL PNRR 2.
Il provvedimento ha ricevuto un primo via libera nel Consiglio dei Ministri del 13 aprile, poi è stato modificato e approvato definitivamente nella seduta del 21 aprile 2022.
Il testo dopo 6 giorni non è ancora arrivato in Gazzetta Ufficiale. Ma le bozze in circolazione riportano un intervento sul decreto legislativo n. 127 del 2015, proprio all’articolo 1, comma 3, nel punto in cui vengono esclusi dall’obbligo di emettere fattura elettronica una serie di soggetti:
- coloro che rientrano nel regime di vantaggio di cui all’articolo 27, commi 1 e 2, del decreto legge 6 luglio 2011, n. 98;
- coloro che applicano il regime forfettario di cui all’articolo 1, commi da 54 a 89, della legge 23 dicembre 2014, n. 190;
- coloro che hanno esercitato l’opzione di cui agli articoli 1 e 2 della legge 16 dicembre 1991, n. 398, e che nel periodo d’imposta precedente hanno conseguito dall’esercizio di attività commerciali proventi per un importo non superiore a euro 65.000.
Con il DL PNRR 2, il passaggio normativo dovrebbe essere eliminato e anche questi operatori IVA minori fino ad ora esclusi dovrebbero entrare a far parte della platea di soggetti obbligati.
Stando alle ultime indiscrezioni, l’esonero dovrebbe restare in vigore solo per i soggetti che hanno ricavi o compensi fino a 25.000 euro.
In ogni caso per una fetta importante di soggetti fino a questo momento esonerati dall’obbligo di fatturazione elettronica il 1° luglio segnerà la necessità di adeguarsi alle nuove regole.
Guardando al 2019, senza dubbio l’addio al vecchio sistema ha rappresentato un cambiamento culturale per gli operatori e per gli addetti ai lavori.
Ma se è vero che il primo atto della rivoluzione digitale del Fisco ha portato a una serie di vantaggi, dal risparmio dei tempi a una maggiore semplicità nell’organizzazione dei documenti, è altrettanto vero che il necessario periodo di rodaggio è stato fitto di ostacoli soprattutto per i soggetti più piccoli.
Dopo due anni e mezzo di vita dell’obbligo di fatturazione elettronica, è arrivato il tempo di fare i conti con difficoltà e opportunità anche per i forfettari e per gli altri operatori esonerati? O la data del 1° luglio è inadeguata, anche perché impone un cambiamento durante l’anno?
Spazio al punto di vista di lettrici e lettori: commenti, motivazioni e considerazioni tramite mail con oggetto “Estensione fattura elettronica - sondaggio” all’indirizzo [email protected].
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Estensione fattura elettronica, tempi maturi o scelta inadeguata? La parola a lettrici e lettori