Esame avvocato: anche per la sessione 2021 sembrerebbe confermata la doppia prova orale. Nella nota diffusa il 18 settembre il Ministero della Giustizia fa sapere che è in corso lo studio di un intervento normativo che permetta di replicare la formula elaborata per l'ultima sessione, ancora in corso.
Esame avvocato 2021, a dicembre non ci sarà nessuna prova scritta: si va verso il doppio orale anche quest’anno.
È quanto emerge dalla nota diffusa dal Ministero della Giustizia il 18 settembre 2021 che, visto il protrarsi dell’emergenza pandemica, sta lavorando ad una proposta d’intervento normativo sull’esame di abilitazione alla professione forense che replichi la formula delle due prove orali prevista per la sessione 2020.
Formula che consiste nella sostituzione delle prime tre prove scritte con una discussione orale su una questione pratico-applicativa di fronte ad una commissione esaminatrice collegata da remoto.
Non sembra infatti una via percorribile, data la proroga dello stato di emergenza al 31 dicembre 2021, quella che vede migliaia di aspiranti avvocati riuniti per tre giorni di seguito per svolgere i due pareri e l’atto.
Di solito, infatti, a dicembre vengono svolte tre prove scritte che, se superate, sono seguite dall’unica prova orale di solito programmata tra l’estate e l’autunno dell’anno successivo.
Nell’attesa che siano confermate ,con un provvedimento ufficiale, le intenzioni annunciate dal Ministero, vediamo come potrebbe svolgersi la sessione 2021 dell’esame per diventare avvocato.
Esame avvocato: anche per il 2021 si va verso la doppia prova orale
Il Decreto Legge del 13 marzo 2021 numero 31 ha introdotto le modalità straordinarie per lo svolgimento dell’esame d’avvocato dello scorso anno, un intervento che sembra abbia recuperato il ritardo dovuto al rinvio a causa dell’emergenza sanitaria delle prove scritte, inizialmente previste a dicembre 2020.
Ad oggi, riferisce il Ministero della Giustizia nella nota del 18 settembre, il 90 per cento dei candidati ha sostenuto la prima prova orale. I primi aspiranti avvocati erano stati interrogati prima dell’inizio dell’estate.
Si è invece in attesa dell’inizio delle seconde prove orali, quelle rimaste con le regole ordinarie, “che si dovrebbero concludere entro la fine dell’anno”.
Ma dato l’intento del Ministero di riproporre la formula della sessione 2020, quali potrebbero essere le regole per lo svolgimento dell’esame d’avvocato 2021?
Per la sessione 2020, infatti, la prima prova si svolge da remoto con la commissione esaminatrice della Corte d’Appello assegnata collegata in videoconferenza.
Ciascun candidato si reca presso gli uffici giudiziari del distretto di Corte d’Appello di appartenenza o presso i locali dei Consigli dell’Ordine degli Avvocati e lì, tramite un computer reso disponibile dall’ufficio, viene interrogato.
L’oggetto della prima prova d’esame è la discussione di una questione pratico-applicativa, nella forma della soluzione di un caso in materia civile, penale o amministrativa. Si tratta, dunque, di una discussione di un parere legale che però presuppone, oltre alle conoscenze di diritto sostanziale, anche quelle di diritto processuale.
Esame avvocato 2021: come si svolgerà la seconda prova orale?
La seconda prova orale secondo quanto disposto dal DL 31/2021 non si discosta dalle modalità classiche in vigore prima della pandemia, se non per il fatto che anch’essa è svolta in collegamento da remoto negli uffici delle Corti d’Appello e degli Ordini.
Si struttura in una discussione su brevi questioni, a cui dedicare 10 minuti ciascuna, relative a 5 materie scelte dal candidato al momento dell’iscrizione all’esame, oltre alla deontologia professionale. Tra queste materie deve necessariamente esserci almeno una procedura, civile o penale. Le 5 materie dovranno essere selezionate tra le seguenti:
- Una tra Diritto Civile e Diritto Penale (a patto che sia diversa da quella scelta nella prima prova);
- Una tra Diritto Processuale Civile e Diritto Processuale Penale;
- Tre tra le seguenti materie sostanziali:
- Diritto del Lavoro;
- Diritto Costituzionale;
- Diritto Commerciale;
- Diritto Ecclesiastico;
- Diritto Tributario;
- Diritto Amministrativo;
- Diritto dell’Unione Europea;
- Diritto Internazionale Privato.
Si rimane comunque in attesa di ulteriori aggiornamenti e dell’intervento legislativo preannunciato dal Ministero della Giustizia nella nota del 18 settembre.
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