Entrate tributarie gennaio settembre 2021, dati MEF: nelle casse dello Stato 340 miliardi di euro

Tommaso Gavi - Fisco

Entrate tributarie gennaio settembre 2021, gli incassi superano i 340 miliardi di euro, con un aumento di poco superiore a 37 miliardi rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Come sottolinea il comunicato stampa del MEF numero 205 del 5 novembre 2021, il confronto è caratterizzato dagli effetti delle restrizioni della prima fase dell'emergenza Covid-19.

Entrate tributarie gennaio settembre 2021, dati MEF: nelle casse dello Stato 340 miliardi di euro

Entrate tributarie gennaio settembre 2021, il comunicato stampa numero 205 del 5 novembre 2021 riporta i dati del MEF relativi alle somme incassate dallo Stato nei primi nove mesi dell’anno.

Le somme superano il valore di 340 miliardi di euro: rispetto allo stesso periodo dello scorso anno viene segnato un aumento di poco superiore a 37 miliardi di euro.

Nel confronto tra i dati viene evidenziata una crescita delle entrate del 12,3 per cento. Tuttavia è necessario considerare la fase iniziale dell’emergenza coronavirus e delle misure necessarie per il contenimento dei contagi.

Il mese di settembre fa registrare una variazione positiva di 6.753 milioni di euro, che a livello percentuale si attesta sul 21,1 punti.

Entrate tributarie gennaio settembre 2021, dati MEF: incassati più di 340 miliardi di euro

L’incremento nelle entrate tributarie dell’intervallo temporale compreso tra gennaio e settembre 2021 si attesta al 12,3 per cento rispetto allo scorso anno.

L’incremento in termini assoluti è di 37.367 milioni di euro.

Più precisamente, stando ai dati forniti dal Ministero dell’Economia e delle Finanze nel comunicato stampa numero 205 del 5 novembre 2021, il gettito statale si attesta a 340.865 milioni di euro.

MEF - Comunicato stampa numero 205 del 5 novembre 2021
Entrate tributarie: nei primi nove mesi dell’anno gettito pari a 340,8 miliardi di euro.

A incidere nel confronto rispetto allo stesso periodo dell’anno 2020 è l’impatto del primo periodo dell’emergenza coronavirus ma non solo.

A riguardo nel comunicato viene sottolineato quanto segue:

“Il confronto tra i primi nove mesi 2021 e quelli del corrispondente periodo dell’anno precedente presenta ancora un evidente carattere di disomogeneità per effetto del lockdown e delle conseguenti misure economiche e di sospensione dei versamenti dirette ad affrontare l’emergenza sanitaria. Inoltre, si segnala che, per i contribuenti che applicano gli indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA), la conversione in legge del decreto Sostegni bis ha prorogato al 15 settembre 2021 il temine di versamento delle imposte risultanti dalle dichiarazioni dei redditi, IRAP e IVA, con scadenza dal 30 giugno al 31 agosto 2021.”

Per quanto riguarda il mese di settembre, l’aumento si attesta a 6.753 milioni di euro, ossia del 21,1 per cento.

Le imposte dirette nel nono mese dell’anno sono cresciute di 5.763 milioni di euro, che in termini percentuali equivale al 34,1 per cento.

Le imposte indirette, invece, di 990 milioni di euro, ovvero del 6,6 per cento.

Entrate tributarie gennaio settembre 2021, dati MEF: le imposte dirette

Le entrate relative alle imposte dirette nei primi nove mesi dell’anno segnano un incremento di 13.311 milioni di euro, che in percentuale vale il 7,5 per cento.

A livello complessivo le entrate registrate si concretizzano in 13.311 milioni di euro.

Per quanto riguarda l’IRPEF, sono strati incassati 145.391 milioni di euro e un aumento di 8.720 milioni di euro, ovvero del 6,4 per cento.

Nello specifico:

  • le ritenute effettuate sui redditi dei dipendenti del settore pubblico hanno portato nelle casse statali 1.337 milioni di euro, con una crescita del 2,3 per cento;
  • le ritenute dei lavoratori autonomi, invece, si attestano a 908 milioni di euro e questa volta l’incremento è dell’11,5 per cento;
  • le ritenute sui redditi dei dipendenti del settore privato segnano entrate per 5.942 milioni di euro, con un aumento dell’10,1 per cento.

Su quest’ultima voce ha inciso la proroga del decreto Ristori a favore dei sostituti d’imposta, i quali da marzo 2021 hanno provveduto al versamento delle ritenute alla fonte sui redditi di lavoro dipendente e assimilati e su indennità di cessazione del rapporto di collaborazione a progetto corrisposti negli ultimi tre mesi del 2020.

Tra le altre imposte dirette:

  • imposta sostitutiva sui redditi e ritenute sugli interessi e altri redditi di capitale, con 1.294 milioni di euro in più, ossia il 20 per cento;
  • le ritenute sugli utili distribuiti dalle persone giuridiche, con un aumento di 733 milioni di euro, ovvero del 60,9 per cento;
  • l’IRES che in valore assoluto registra entrate per 17.066 milioni di euro e una diminuzione del 7,2 per cento.

Entrate tributarie gennaio settembre 2021, dati MEF: le imposte indirette

Le imposte indirette registrano un aumento del 19 per cento: in valore assoluto di 24.056 milioni di euro.

A livello generale le entrate relative al periodo indicato sono 150.974 milioni di euro.

Segnali positivi sono legati principalmente all’IVA con incassi per 18.041 milioni di euro e un aumento del 22,6 per cento.

In particolare si segnalano le seguenti variazioni:

  • IVA sugli scambi interni: aumento di 14.772 milioni di euro, ossia del 20,4 per cento;
  • componente relativa alle importazioni: crescita di 871 milioni di euro, ovvero del 9,7 per cento.

Altre imposte indirette hanno segnato, invece, un andamento negativo:

  • le entrate dell’imposta sulle assicurazioni sono calate di 90 milioni di euro, tradotti in termini percentuali con un calo del 16,9 per cento;
  • l’imposta di bollo è diminuita di 127 milioni di euro, del 2,5 per cento.

L’imposta di registro, invece, ha segnato una crescita di 1.055 milioni di euro, ossia del 38,9 per cento.

Nel comunicato stampa completano il quadro le entrate da giochi e dalle attività di accertamento e di controllo.

Le prime ammontano a 8.515 milioni di euro: l’aumento registrato è del 13,7 per cento che in valore assoluto si traduce in maggiori entrate per 1.025 milioni di euro.

Le entrate tributarie che derivano da attività di accertamento e controllo raggiungono il valore di 5.484 milioni di euro, con un calo del 10,9 per cento.

Tali entrate sono così ripartite:

  • imposte dirette: 2.716 milioni di euro, con una riduzione del 3,9 per cento;
  • imposte dirette: 2.768 milioni di euro, con un calo del 16,9 per cento.

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