INPS e INAIL nel nuovo sistema EESSI, Electronic Exchange of Social Security Information, per lo scambio di dati previdenziali tra paesi europei. 15mila enti in contatto per erogare più velocemente le prestazioni ai cittadini europei.
Operativo dal 3 luglio il nuovo sistema EESSI, Electronic Exchange of Social Security Information, per lo scambio di dati previdenziali tra paesi europei: INPS, INAIL, Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e Ministero della Salute fungono da serbatoio di informazioni per l’Italia.
In tutta Europa sono circa 15mila gli enti coinvolti. Gli obiettivi? Rendere più veloce la gestione e l’erogazione delle prestazioni pensionistiche, sanitarie, a sostegno del reddito e quelle legate agli infortuni sul lavoro e alle malattie professionali e compiere un passo avanti verso la digitalizzazione dei processi comunicativi.
Coinvolti anche i paesi appartenenti allo spazio economico europeo See, Islanda, Norvegia e Liechtenstein, e alla Confederazione Svizzera.
INPS e INAIL nel nuovo sistema EESSI per lo scambio di dati previdenziali
Come si legge sul sito della Commissione Europea, sulla pagina dedicata al nuovo sistema, attualmente la maggior parte dei flussi di informazioni tra i paesi avvengono ancora su carta: EESSI prevede scambi telematici di documenti elettronici strutturati e l’introduzione di nuove modalità di comunicazione tra i paesi.
Dal nuovo sistema che mette in contatto gli enti previdenziali di tutta Europa, transitano tutte le comunicazioni tra le istituzioni nazionali sulle pratiche che riguardano la sicurezza sociale transfrontaliera.
EESSI coinvolge direttamente solo le istituzioni ma i vantaggi arrivano anche ai cittadini: studenti, lavoratori, disoccupati, pensionati, tutti coloro che beneficiano delle prestazioni previdenziali.
Si prevede una gestione dei casi più facile, con una procedura di calcolo e il pagamento delle somme ai beneficiari più veloce.
Nuovo sistema EESSI con INPS e INAIL: grande attenzione alla protezione dei dati
La condivisione, lo scambio e la connessione tra i 15 mila enti coinvolti, tra cui anche INPS e INAIL per l’Italia, non mette in pericolo la sicurezza dei dati, sottolinea INAIL nella notizia pubblicata sul suo sito il 4 luglio:
“Oltre ad assicurare un flusso strutturato delle informazioni e un miglioramento della comunicazione multilingue, EESSI garantisce un elevato livello di protezione dei dati, in linea con gli standard più elevati di sicurezza informatica, una maggiore facilità nella comunicazione, grazie alla digitalizzazione degli scambi, e una migliore qualità e completezza dei dati scambiati, anche con l’obiettivo di ridurre il rischio di errori e frodi”.
Il nuovo strumento di comunicazione tra i paesi europei, infatti, non comporta la nascita di una banca dati per archiviare messaggi e dati personali a livello centrale.
Il contenuto delle comunicazioni sarà disponibile soltanto per gli enti interessati e gli Stati membri avranno la responsabilità di garantire un elevato livello di protezione dei dati.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Nasce il sistema EESSI: per i cittadini UE prestazioni in tempi più brevi