Ecobonus del 110%: entro domani 23 luglio 2020 sarà pubblicata la guida dell'Agenzia delle Entrate, promette il Direttore Ruffini. A breve inoltre il provvedimento con le istruzioni per cessione del credito e sconto in fattura. Le ultime novità dall'audizione in commissione Anagrafe Tributaria del 22 luglio.
Ecobonus del 110%, dall’Agenzia delle Entrate guida e provvedimento attuativo in tempi brevi: è il Direttore Ruffini ad annunciarlo, nel corso dell’audizione in Commissione Anagrafe tributaria del 22 luglio 2020.
Già domani potrà essere pubblicata la guida all’ecobonus del 110% e la relativa circolare, con le prime istruzioni sulle novità previste dal decreto Rilancio. Dai lavori ammessi, passando per i beneficiari, fino alle due grandi novità: la cessione del credito e lo sconto in fattura.
I due meccanismi combinati consentiranno al contribuente di effettuare lavori di riqualificazione energetica “a costo zero”, a patto però che il complesso meccanismo previsto dal decreto Rilancio non si inceppi. Sarà fondamentale il ruolo di banche ed intermediari finanziari, ed anche su questo l’Agenzia delle Entrate fornirà specifici chiarimenti.
Le regole nel dettaglio saranno oggetto del provvedimento attuativo in fase di predisposizione. Dai dati da comunicare, alle modalità di esercizio dell’opzione per lo sconto in fattura e per la cessione dell’ecobonus del 110%, dal Direttore Ruffini arrivano i primi dettagli sulle novità.
Ecobonus 110%: guida dell’Agenzia delle Entrate e provvedimento in arrivo
Dovrebbe ormai mancare davvero poco all’avvio di fatto dell’ecobonus del 110%. Imprese e contribuenti interessati ad accedere alla detrazione potenziata dal decreto Rilancio sono in attesa della circolare esplicativa e del provvedimento relativo alla cessione del credito e allo sconto in fattura.
Domani, promette il Direttore Ruffini, sarà compiuto un primo passo: la guida tematica sull’ecobonus del 110%, unita alla circolare con i primi chiarimenti operativi, saranno il primo passo per andare dalla teoria alla pratica.
I dettagli sul lavoro di attuazione dell’ecobonus del 110% arrivano direttamente dal Direttore dell’Agenzia delle Entrate, nel corso dell’audizione del 22 luglio 2020 presso la Commissione Anagrafe Tributaria della Camera. Un occasione anche per tornare sulla proposta di riformare il sistema di tassazione per le partite IVA.
È però l’ecobonus del 110% il punto centrale dell’audizione. Entro la prossima settimana sarà pubblicato il provvedimento per la cessione del credito e lo sconto in fattura, che indicherà modalità e termini per la comunicazione da inviare all’Agenzia delle Entrate in modalità telematica.
Un provvedimento che, di fatto, riprenderà la prassi già ad oggi vigente per la cessione dei crediti d’imposta sui lavori edilizi. Nel modello di comunicazione andranno indicati, ad esempio, il codice fiscale del beneficiario, l’opzione che si intende esercitare, il tipo di intervento effettuato, l’importo di spesa e il codice fiscale del fornitore.
Per i condomini sarà l’amministratore a dover trasmettere la comunicazione per la cessione del credito o lo sconto in fattura.
Ecobonus 110%: cessione del credito e sconto in fattura nel Cassetto Fiscale
La modalità di funzionamento della cessione del credito e dello sconto in fattura sono uno dei punti sui quali si attendono con maggior impazienza le indicazioni dell’Agenzia delle Entrate.
Ruffini fornisce alcune “pillole” sulle modalità di funzionamento della piattaforma per cedere l’ecobonus del 110%. Sarà all’interno del cassetto fiscale che il contribuente dovrà comunicare l’avvenuta cessione; il soggetto cessionario dovrà, a sua volta, accettare il credito accedendo alla propria pagina personale sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
Un meccanismo che appare molto simile a quello già in funzione ad oggi per i bonus ordinari. Dalla Commissione Anagrafe Tributaria arriva però una sollecitazione: semplificare il più possibile.
Come evidenziato dal deputato Currò (M5S), l’ecobonus del 110% porta allo sdoganamento popolare della cessione del credito. La piattaforma dell’Agenzia delle Entrate dovrà essere “sbrigativa, facile e veloce”, non solo per il contribuente ma anche e soprattutto per le imprese.
Il Direttore dell’Agenzia delle Entrate risponde con una riflessione che, afferma, “non è un’invocazione di grazia anticipata prima delle colpe”. Da avvocato e cittadino, Ruffini è consapevole che le leggi non sono sufficienti per cambiare il Paese. La burocrazia, afferma, può vanificare la migliore delle leggi ed è quindi fondamentale il supporto della Pubblica Amministrazione.
Una PA che però è stata depauperata nel tempo: dalla fine del suo primo mandato nel settembre del 2018, all’inizio del nuovo nel 2020, l’Agenzia delle Entrate ha perso ben 4.000 dipendenti. Meno risorse, con la conseguente difficoltà pratica di rispondere alle esigenze della collettività e a norme emergenziali.
Ecobonus del 110%, controlli solo residuali su fornitori e cessionari del credito
L’Agenzia delle Entrate farà del suo meglio per evitare di trasformare in un flop lo strumento dell’ecobonus del 110%, seppur nella consapevolezza delle varie criticità operative.
In attesa delle istruzioni nel dettaglio (entro la fine della prossima settimana dovrebbe essere tutto pronto), un punto sul quale si sofferma il Direttore Ruffini riguarda i controlli sulla fruizione dell’ecobonus del 110%. Fornitori e cessionari del credito d’imposta risponderanno solo per l’uso irregolare dello stesso o in misura maggiore.
Il controllo sull’effettiva spettanza del bonus del 110% si applicherà nei confronti dei soggetti beneficiari che eserciteranno l’opzione per lo sconto o la cessione del credito. L’Agenzia delle Entrate, nei confronti del beneficiario originario della detrazione, effettuerà le verifiche documentali nell’ambito delle attività ordinarie di controllo.
Nel caso di irregolarità, il recupero avverrà in capo al soggetto che ha esercitato l’opzione.
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