Detrazione abbonamento mezzi pubblici anche nel modello 730/2020: limiti di spesa, istruzioni di compilazione e regole da seguire. Guida completa al bonus fiscale in dichiarazione dei redditi.
Detrazione abbonamento mezzi pubblici: come compilare il modello 730/2020? Analizziamo di seguito tutte le istruzioni da seguire.
La detrazione dell’abbonamento è stata introdotta come misure strutturale a partire dal 2018. La spesa sostenuta per il trasporto pubblico può essere detratta in dichiarazione dei redditi, sia qualora sostenuta per se stessi che nell’interesse di familiari a carico, come i figli.
Il rimborso fiscale spettante è del 19% della spesa, da calcolare su un costo annuo massimo di 250 euro. All’interno del modello 730/2020 bisognerà compilare il rigo da E8 a E10, “Altre spese”, utilizzando il codice spesa 40.
Scendiamo quindi nel dettaglio analizzando punto per punto le regole sulla detrazione dell’abbonamento dei mezzi pubblici nel modello 730/2020.
Detrazione abbonamento mezzi pubblici modello 730/2020: tutte le istruzioni
Nel modello 730/2020 sarà possibile portare in detrazione la spesa sostenuta per l’abbonamento ai mezzi pubblici, autobus, treni, tram e metro, nel corso del 2019.
Uno degli aspetti ai quali prestare particolare attenzione riguarda il limite di spesa: il rimborso Irpef del 19% si calcola su un massimo di 250 euro di spesa, importo che non riguarda il singolo abbonato bensì la somma massima che ciascun contribuente può indicare nel proprio modello 730/2020.
Il limite di spesa detraibile è da considerarsi complessivo e cumulativo anche per la detrazione riconosciuta per i familiari a carico.
Ad esempio, se un genitore ha speso 150 euro per il proprio abbonamento ed ulteriori 150 euro per l’abbonamento di uno dei figli a carico, il limite massimo ammesso in detrazione fiscale è pari in ogni caso a 250 euro, con un rimborso Irpef pari a circa 50 euro.
Resta invece indetraibile la quota di spesa che supera il limite di 250 euro.
Detrazione abbonamento mezzi pubblici: quali spese indicare nel modello 730/2020
All’interno del modello 730/2020 sarà quindi possibile indicare, ai fini del rimborso Irpef del 19%, una somma non superiore a 250 euro, per le spese relative a titoli di viaggio validi per più giorni.
Nello specifico, sono considerati detraibili i titoli di trasporto che consentono di effettuare un numero illimitato di viaggi, su più giorni, in un periodo di tempo specificato.
Tra gli abbonamenti detraibili rientrano quindi quelli annuali, mensili o settimanali per il trasporto su autobus, tram, treni o metropolitane.
Al contrario, non si può richiedere la detrazione fiscale per le seguenti spese:
- titoli di viaggio che abbiano una durata oraria, anche se superiore a quella giornaliera, quali ad esempio i biglietti a tempo che durano 72 ore;
- carte di trasporto integrate che includono anche servizi ulteriori rispetto a quelli di trasporto quali ad esempio le carte turistiche che oltre all’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblici consentono l’ingresso a musei o spettacoli.
All’interno del modello 730 le spese sostenute dovranno essere indicate nel rigo da E8 a E10 utilizzando il codice spesa 40.
Detrazione abbonamento mezzi pubblici nel modello 730/2020: vale il criterio di cassa
Per individuare quali sono le spese ammesse in detrazione fiscale sarà necessario utilizzare il criterio di cassa: la detrazione è calcolata sulla spesa sostenuta nel 2019 per l’acquisto dell’abbonamento, indipendentemente dal periodo di validità dello stesso (es. abbonamento acquistato nel mese di dicembre 2019 con validità dal 1° gennaio 2020 – 30 giugno 2020).
Non possono essere indicate le spese sostenute nel 2019 che nello stesso anno sono state rimborsate dal datore di lavoro in sostituzione delle retribuzioni premiali e indicate nella CU 2020. La detrazione spetta comunque sulla parte di spesa non rimborsata.
Documenti per la detrazione dell’abbonamento nel modello 730/2020
Così come per la generalità delle spese detraibili, anche quelle relative all’abbonamento per i mezzi pubblici indicate nel modello 730/2020 dovranno essere documentate.
I documenti da conservare sono:
- il titolo di viaggio (contenente durata dell’abbonamento, ovvero data di partenza e termine di validità);
- in alternativa la ricevuta di pagamento dell’abbonamento.
Per gli abbonamenti in formato elettronico sarà necessario che il contribuente conservi il documento che attesti le indicazioni essenziali atte a qualificare il titolo di viaggio (informazioni su servizio utilizzatore, periodo di validità, spesa
sostenuta e data di sostenimento della spesa). Si tratta ad esempio degli scontrini contenenti tutte le informazioni sopra richieste.
Se la ricevuta di pagamento è intestata a un familiare a carico, oltre alla documentazione di cui sopra, deve essere prodotta una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà effettuata nei modi e nei termini previsti dal DPR n. 445 del 2000 con l’indicazione del soggetto che ha sostenuto la spesa.
Di seguito una tabella con i casi in cui è richiesta la dichiarazione:
Intestazione abbonamento | Intestazione documento di spesa | Dichiarazione da rendere |
---|---|---|
Contribuente che presenta 730 | Contribuente che presenta 730 | NO |
Familiare a carico | Contribuente | NO |
Familiare a carico | Familiare a carico | Sostenimento della spesa |
Contribuente | Nessuna | NO |
Familiare a carico | Nessuna | Sostenimento della spesa |
Nessuna | Contribuente | NO |
Nessuna | Familiare a carico | Sostenimento della spesa |
Nessuna | Nessuna | La detrazione non spetta |
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