Le attività di controllo dell'Agenzia delle Entrate e della Guardia di Finanza hanno portato a minori spese per lo Stato in relazione ai crediti dei bonus edilizi per 5,8 miliardi di euro nel 2024. Il dato è più basso nel confronto con il 2023
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In tema di crediti relativi ai bonus edilizi, le attività di controllo di Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza hanno portato a minori spese per lo Stato di 5,8 miliardi di euro nel 2024.
È quanto emerge dal rapporto “Risultati 2024 Agenzia delle Entrate e Agenzia delle Entrate Riscossione”, presentato il 18 febbraio dalla stessa Amministrazione finanziaria.
Rispetto all’anno precedente si registra un calo di 1,8 miliardi di euro. Nel 2023, l’importo legato alle attività di analisi del rischio e ai controlli preventivi antifrode ammontava a 7,6 miliardi di euro.
Crediti bonus edilizi: 5,8 miliardi di euro di minori spese nel 2024
Nel 2024 la lotta all’evasione fiscale da parte dell’Agenzia delle Entrate e dell’Agenzia delle Entrate Riscossione ha permesso il recupero di 26,3 miliardi di euro che, sommati ai 7,1 miliardi di euro recuperati di somme non erariali recuperate per conto di altri enti portano il totale delle somme nelle casse dello Stato a 33,4 miliardi di euro.
Come indicato nel comunicato stampa dell’Agenzia delle Entrate, pubblicato il 18 febbraio a margine della presentazione del rapporto “Risultati 2024 Agenzia delle Entrate e Agenzia delle Entrate Riscossione”, il dato rappresenta il “più alto di sempre”.
Rispetto al 2023, nel complesso, gli importi recuperati hanno registrato una crescita di 1,6 miliardi di euro.
È in controtendenza rispetto al dato complessivo, però, il dato relativo alle minori spese per lo Stato in relazione ai crediti dei bonus edilizi.
Nel 2023, infatti, sono l’importo ammontava 7,6 miliardi di euro mentre nel 2024 il dato registrato è di 5,8 miliardi di euro. Le attività di analisi del rischio e i controlli preventivi, nel 2024, hanno avuto un effetto sulle casse dello Stato ridotto per 1,8 miliardi di euro rispetto all’anno precedente.
La riduzione è legata principalmente a minori importi dalle attività di blocco preventivo dei crediti generati dai bonus edilizi e dallo scarto delle cessioni di tali crediti.
Crediti bonus edilizi: il confronto tra il 2023 e il 2024
I dati relativi alle attività di analisi del rischio e dei controlli preventivi relativi ai crediti che interessano i bonus edilizi sono riportati all’interno dei report presentati annualmente.
Nel report “Risultati raggiunti nel 2023 e prospettive future dell’Agenzia delle Entrate e dell’Agenzia delle Entrate Riscossione”, presentato il 5 febbraio 2024, nel complesso ammontano a 7,6 miliardi di euro.
I dati riportati nei “Risultati 2024 Agenzia delle Entrate e Agenzia delle Entrate Riscossione”, presentato il 18 febbraio 2025, registrano un totale di 5,8 miliardi di euro.
Nella tabella riassuntiva è riportato il confronto tra gli ultimi due anni, il 2023 e il 2024.
Attività | Importo 2023 | Importo 2024 |
---|---|---|
Blocco preventivo dei crediti generati da bonus edilizi (attività di sequestro in sinergia con la Guardia di Finanza di crediti fittizi) | 2,2 miliardi di euro | 500 milioni di euro |
Scarto delle cessioni dei crediti agevolativi | 3,2 miliardi di euro | 1,9 miliardi di euro |
indebite compensazioni, con scarto degli F24 | 2 miliardi di euro | 3,1 miliardi di euro |
Istanze di rimborso IVA rigettate o respinte | 0,2 miliardi di euro | 0,3 miliardi di euro |
Le attività di controllo delle richieste di rimborso dei crediti IVA, finalizzate a prevenire l’erogazione di rimborsi non spettanti, si attesta quasi sullo stesso importo.
Nettamente inferiore è, invece, l’importo relativo all’individuazione dei crediti fittizi dei bonus edilizi, che nello scorso anno è stato nettamente inferiore rispetto all’anno precedente.
Anche lo scarto delle cessioni, che consiste nel respingimento delle comunicazioni relative a cessioni irregolari, ha fatto registrare un dato nettamente inferiore nel 2024 rispetto al 2023.
Lo scorso anno, invece, lo scarto dei modello F24 per le compensazioni ha portato a un importo più alto delle somme “risparmiate” dallo Stato.
Nel confronto bisogna senza dubbio tenere conto di due fattori:
- la progressiva riduzione della platea dei beneficiari dei bonus edilizi, per il superbonus nel 2023 si è conclusa l’agevolazione per villette e unifamiliari;
- la progressiva stretta alla cessione del credito e allo sconto in fattura successivi all’introduzione del DL n. 11/2023 e al DL n. 39/2024.
Il paragone deve quindi tenere conto della riduzione generale degli importi agevolabili in relazione ai bonus edilizi, a partire da quelli collegati a interventi del superbonus.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Crediti bonus edilizi: 5,8 miliardi di euro di minori spese nel 2024