Appuntamento canonico di fine anno, il Decreto Milleproroghe è il provvedimento con il quale si rinviano i termini in scadenza, dagli adempimenti alle agevolazioni. Ecco cos'è e a cosa serve.
Un classico di fine anno: il Decreto Milleproroghe è uno degli appuntamenti canonici per ogni Governo, di qualsiasi colore esso sia.
Cos’è e perché è così importante?
Il Milleproroghe, come suggerisce lo stesso nome, è il decreto che ormai a scadenza fissa viene emanato a chiusura d’anno per posticipare l’entrata in vigore di alcune disposizioni normative.
Nel Decreto Milleproroghe vengono prorogate alcune leggi prossime alla scadenza, ma non solo.
Con il “decreto omnibus” emanato a fine anno non sono rari i casi in cui vengono previste deroghe alle disposizioni normative in vigore.
Un’ancora di salvezza per molti, ma anche uno strumento ampiamente criticato. Cerchiamo di capire quindi cos’è il Decreto Milleproroghe.
Cos’è il Decreto Milleproroghe?
Il primo Decreto Milleproroghe è stato emanato nel 2004 dall’allora Governo Berlusconi come misura legislativa dell’Esecutivo necessaria per posticipare la scadenza di alcune norme. Ormai, da 17 anni, ogni Governo emana il decreto di fine anno con lo stesso obiettivo.
Oltre a capire cos’è il Decreto Milleproroghe è utile capire il perché è tanto criticato e quali sono gli aspetti controversi di questa particolarità propria della “prassi” politica italiana.
I Governi, secondo quanto previsto dall’articolo 77 della Costituzione, hanno la possibilità di emanare provvedimenti provvisori con forza di legge esclusivamente in casi di necessità ed urgenza, i quali devono poi essere approvati e convertiti in legge dal Parlamento entro 60 giorni dalla loro pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Sebbene il concetto di necessità e urgenza possa portare a varie interpretazioni, in molti casi e secondo molti commentatori il Decreto Milleproroghe è una misura fin troppo abusata.
La Costituzione affida il potere legislativo al Parlamento; i decreti e la possibilità dell’Esecutivo di emanare atti aventi forza di legge sono ammessi esclusivamente - e come abbiamo già sottolineato - per ragioni di urgenza e necessità.
Nonostante le opinioni discordanti, tra chi crede che il Decreto Milleproroghe sia fondamentale e chi invece ne contesta la legittimità, ogni anno entro la fine del mese di dicembre sono molte le novità introdotte.
Decreto Milleproroghe 2022: le misure emanate dal Governo
Non è mancato un decreto di proroga neppure lo scorso anno. Il Milleproroghe che ha accompagnato l’inizio del 2022 si è soffermato su molte delle disposizioni emergenziali emanate nell’anno precedente, al fine di prolungarne la durata.
Tra queste, si ricorda la proroga del regime temporaneo in materia di aiuti di Stato, rinnovato fino al 30 giugno 2022 per agevolare le imprese in difficoltà a causa della crisi pandemica, ma anche il rinnovo della cassa integrazione per le imprese di interesse nazionale.
Il Decreto Milleprorghe 2022 ha inoltre rinviato al 31 marzo i termini relativi al bonus prima casa, così come sempre sul fronte fiscale sono state introdotte modifiche in materia di rateizzazione per i contribuenti decaduti prima della sospensione delle attività di riscossione.
Su quest’ultimo aspetto si ricorda che in sede di conversione in legge è stata prevista la possibilità di pagare a rate le cartelle per i decaduti prima del periodo di sospensione, senza necessità di regolarizzare preventivamente l’importo delle quote scadute.
Si tratta soltanto di alcuni esempi di disposizioni che hanno trovato spazio nell’ultimo Decreto Milleproroghe, che da sempre interviene sia nell’ambito degli adempimenti fiscali che in materia di lavoro.
Viene ora da chiedersi se anche il nuovo Governo rispetterà le tradizioni e se, come di consueto, la fine dell’anno sarà accompagnata da un provvedimento omnibus per prolungare la durata di disposizioni in scadenza.
Non resta che attendere.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Cos’è il Decreto Milleproroghe?