Coronavirus e smart working: dall'INAIL un'informativa con le regole di sicurezza sul lavoro agile da rispettare. Fuori dalla sede canonica delle attività, gli obblighi di datori di lavoro e lavoratori non vengono meno: l'Istituto ha diffuso un documento da utilizzare sempre, anche quando l'emergenza determinata dal virus Covid 19 sarà finita.
Coronavirus e smart working, dall’INAIL un’informativa con le regole di sicurezza sul lavoro agile da rispettare. L’emergenza e la raccomandazione perentoria a restare a casa porta i lavoratori fuori dalla sede canonica delle attività per evitare il rischio di contagio.
E l’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro richiama l’attenzione sugli obblighi di sicurezza sul lavoro, da rispettare anche fuori dai confini delle aziende, con un documento che i datori di lavoro devono fornire ai lavoratori in smart working e da adottare in tutte le occasioni, anche quando il periodo critico sarà terminato.
La necessità di fare luce sugli obblighi di sicurezza sul lavoro agile sorge con l’emergenza coronavirus.
“Il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 9 marzo 2020 ha previsto l’estensione delle misure rafforzate e più restrittive già adottate per la regione Lombardia e per 14 province (Modena, Parma, Piacenza, Reggio nell’Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso, Venezia) a tutta Italia al fine di contrastare e di contenere il diffondersi del virus.[...]
Resta in vigore l’invito ai datori di lavoro ad applicare il lavoro agile, per tutta la durata dello stato di emergenza, a ogni rapporto di lavoro subordinato, anche in assenza di accordi individuali, previsto dal decreto dell’8 marzo”.
Sottolinea l’INAIL nella comunicazione pubblicata il 10 marzo sul sito istituzionale.
Coronavirus e smart working: dall’INAIL obblighi di sicurezza sul lavoro agile
Alla luce delle decisioni del governo che ha dato il via libera allo smart working anche senza specifici accordi, l’INAIL riporta l’attenzione sulla necessità di informare i lavoratori sugli obblighi di sicurezza sul lavoro, diversi ma comunque in vigore, nel caso in cui le attività siano svolte fuori dalla sede ordinaria.
L’Istituto ha messo a disposizione un’informativa sulla salute e sicurezza nel lavoro agile in formato doc editabile che tutti i datori di lavoro possono personalizzare e inviare anche via mail ai propri dipendenti.
Dalle attrezzature da utilizzare a tutti i luoghi in cui è possibile svolgere attività di smart working: il documento INAIL offre una panoramica delle diverse opzioni del lavoro agile e delle regole da osservare.
Dopo una carrellata sugli obblighi generali previsti dal Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro e ai comportamenti di prevenzione generale richiesti al lavoratore, l’informativa si concentra su 5 capitoli:
- 1.Indicazioni relative allo svolgimento di attività lavorativa in ambienti outdoor;
- 2.Indicazioni relative ad ambienti indoor privati;
- 3.Utilizzo sicuro di attrezzature/dispositivi di lavoro;
- 4. Indicazioni relative a requisiti e corretto utilizzo di impianti elettrici;
- 5. Informativa relativa al rischio incendi per il lavoro agile.
Una tabella conclusiva riassume, infine, in base allo scenario lavorativo quali attrezzature si possono utilizzare e a quali capitoli dell’informativa prestare particolarmente attenzione.
Scenario lavorativo | Attrezzatura utilizzabile | Capitoli da applicare |
---|---|---|
Lavoro agile in locali privati al chiuso | Smartphone, Auricolare, Tablet, Notebook | Dal capitolo 2 al 5 |
Lavoro agile in locali pubblici al chiuso | Smartphone, Auricolare, Tablet, Notebook | Dal capitolo 3 al 5 |
Lavoro agile nei trasferimenti, su mezzi privati come passeggero o su autobus/tram, metropolitane e taxi | Smartphone, Auricolare | Capitolo 3 |
Lavoro agile nei trasferimenti su mezzi sui quali sia assicurato il posto a sedere e con tavolino di appoggio quali aerei, treni, autolinee extraurbane, imbarcazioni (traghetti e similari) | Smartphone, Auricolare, Tablet, Notebook | Capitolo 3 e 4 |
Lavoro agile nei luoghi all’aperto | Smartphone, Auricolare, Tablet, Notebook | Capitolo 1, 3 e 5 |
Coronavirus e smart working: dall’INAIL obblighi di sicurezza sul lavoro agile svolto all’aperto
In questo periodo di emergenza Coronavirus, così come nell’ordinario, ai lavoratori che operano in modalità smart working si richiedono una serie di cautele:
- innanzitutto, è necessario cooperare perché siano attuate le misure di prevenzione e protezione predisposte dal datore di lavoro (DL) per fronteggiare i rischi connessi alle attività svolte in luoghi diversi da quelli di lavoro abituali;
- fare attenzione a non mettere in atto condotte che possano generare rischi per la propria salute e sicurezza o per quella di terzi;
- individuare, anche in base alla tipologia di lavoro, il luogo più adatto per svolgerlo e in ogni caso evitare luoghi, ambienti, situazioni e circostanze da cui possa derivare un pericolo per la propria salute e sicurezza o per quella dei terzi.
Il lavoro agile può svolgersi anche all’aperto, ma è necessario scegliere un posto che non comporti rischi aggiuntivi. L’INAIL, inoltre, sconsiglia fortemente l’utilizzo di dispositivi elettronici, come tablet o smartphone per evitare di affaticare la vista a causa della scarsa visibilità.
Le indicazioni generali, poi, spaziano dalla necessità di avere una fonte di acqua potabile nelle vicinanze fino all’accortezza di non scegliere luoghi in cui potrebbero esserci animali incustoditi.
Coronavirus e smart working: dall’INAIL obblighi di sicurezza sul lavoro agile svolto in ambienti privati
L’informativa INAIL messa a disposizione dei datori di lavoro in occasione dell’emergenza coronavirus per informare i lavoratori che operano in modalità smart working passa, poi, a rassegna le regole di cui tener conto per quanto riguarda le attività in ambienti privati.
In linea generale, l’ambiente deve presentare le caratteristiche che seguono:
- le attività lavorative non possono essere svolte in locali tecnici o locali non abitabili;
- devono essere disponibili servizi igienici e acqua potabile;
- devono essere presenti impianti a norma;
- le superfici interne delle pareti non devono presentare tracce di condensazione permanente (muffe);
- i locali devono avere una illuminazione naturale diretta e devono essere muniti di impianti di illuminazione artificiale, generale e localizzata.
Il documento, redatto in occasione dell’emergenza coronavirus, va sempre più nello specifico e indica le caratteristiche che i singoli impianti devono avere per essere in linea con le disposizioni di sicurezza sul lavoro agile. La stessa analisi, poi, riguarda gli strumenti di lavoro: notebook, tablet e smartphone.
L’informativa INAIL è un vero e proprio vademecum che chiunque svolga attività fuori dai confini della sede aziendale deve tenere presente, non solo nei giorni di emergenza coronavirus.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Coronavirus e smart working: dall’INAIL l’informativa sul lavoro agile