Da domani, 1° dicembre, e fino alla fine del mese in pausa le comunicazioni dell'Agenzia delle Entrate sui controlli fiscali: debutta la tregua fiscale invernale prevista dalla riforma
Con le novità introdotte dal Decreto numero 1 del 2024, le comunicazioni dell’Agenzia delle Entrate relative ai controlli fiscali vanno in pausa ad agosto e a dicembre.
Da domani, 1° dicembre, fino alla fine del mese gli invii resteranno in stand by per riprendere all’inizio del prossimo anno: dopo la canonica sospensione feriale, prevista in estate, debutta anche la tregua fiscale invernale.
Stop ai controlli fiscali: comunicazioni dall’Agenzia delle Entrate in stand by a dicembre
Le vacanze, da quest’anno anche quelle natalizie, bloccano gli invii delle comunicazioni relative ai controlli fiscali.
“Dare un po’ di quiete ai contribuenti in mesi particolari dell’anno, il mese di agosto, il mese di dicembre, cercare di fare in modo che ci sia in quei mesi una tranquillità: non arrivino lettere di compliance o altri atti e documenti che in un momento particolare possono ingenerare difficoltà ai contribuenti”.
Con queste parole, nei primi mesi di lavoro sulla riforma fiscale, il viceministro all’Economia e alle Finanze Maurizio Leo,descriveva al ratio della novità che, per quanto riguarda il periodo invernale, debutta per la prima volta con il calendario del 2024.
Come previsto dall’articolo 10 del Decreto Adempimenti, nel corso del mese di dicembre dall’Amministrazione finanziaria non potranno arrivare:
- avvisi bonari, atti che riguardano esiti dei controlli automatizzati e dei controlli formali delle dichiarazioni (articoli 36-bis e ter del Dpr n. 600/1973 e 54-bis del Dpr n. 633/1972)
- comunicazioni che riguardano gli esiti della liquidazione delle imposte dovute sui redditi a tassazione separata (articolo 1, comma 412, della legge n. 311/2004)
- lettere di compliance che invitano a mettersi in regola (articolo 1, commi da 634 a 636, della legge n. 190/2014).
Il dialogo tra l’Agenzia delle Entrate e i contribuenti, quindi, rallenteranno e gli invii che riguardano le categorie appena menzionate subiranno uno stop, anche quando gli atti sono stati già elaborati ed emessi.
Nessuno stop per le comunicazioni sui controlli fiscali in caso di indifferibilità e urgenza
Una eccezione alla regola è ammessa solo in casi urgenti e indifferibili. Quali sono? Gli elementi per orientarsi tra le regole arrivano dall’Agenzia delle Entrate e, in particolare, dalla circolare numero 9 del 2 maggio 2024].
Il testo mette in evidenza alcuni fattori che possono motivare l’invio degli atti anche durante il periodo di stop delle comunicazioni sui controlli:
- la presenza di un pericolo per la riscossione, “intendendosi come tali anche i casi in cui la mancata spedizione della comunicazione o notifica dell’atto pregiudichi il rispetto dei termini di prescrizione e decadenza previsti in materia di riscossione, con conseguente rischio di compromettere il recupero delle somme dovute”;
- la necessità di inoltrare una di una notizia di reato ai sensi dell’articolo 331 del codice di procedura penale;
- un destinatario sottoposto a procedure concorsuali.
Tutti i dettagli sono contenuti nel testo integrale della circolare numero 9 del 2024 diffusa dall’Agenzia delle Entrate.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Stop sui controlli fiscali: a dicembre comunicazioni dall’Agenzia delle Entrate in stand by