Contributi a fondo perduto per i ristoranti, mense e catering: il decreto agosto n. 104/2020 dà il via al bonus filiera. Ecco come funziona e chi potrà accedere alla misura pensata per sostenere ristoratori e produttori locali.
Contributi a fondo perduto per ristoranti, mense e catering: il decreto agosto n. 104 pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 14 agosto dà il via al bonus filiera, con una dotazione pari a 600 milioni per il 2020.
I ristoranti, accanto ai negozianti dei centri storici in città turistiche, sono i destinatari delle nuove misure di sostegno a fondo perduto previsto dal decreto di agosto. A fissare le regole operative per accedere al bonus filiera sarà il Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali.
Il contributo a fondo perduto consisterà in un bonus da spendere per prodotti di filiere agricole ed alimentari del territorio, anche DOP e IGP, compresi prodotti vitivinicoli.
Ad averne diritto saranno i titolari di partita IVA con fatturato o corrispettivi nei mesi da marzo a giugno 2020 inferiore ai tre quarti rispetto allo stesso periodo del 2019.
Contributi a fondo perduto per ristoranti, come funziona il bonus filiera del dl agosto
A disciplinare le novità sui contributi a fondo perduto per i ristoranti è l’articolo 58 del decreto n. 104 del 14 agosto 2020, con il quale viene istituito il bonus per la filiera finalizzato all’acquisto di prodotti del territorio.
Ad averne diritto saranno le imprese con codice ATECO prevalente 56.10.11 (ristoranti con somministrazione), 56.29.10 (mense) e 56.29.20 (catering continuativo su base contrattuale).
Il testo del decreto agosto prevede che potranno presentare domanda i soggetti che hanno avviato l’attività a partire dal 1° gennaio 2019. Un errore materiale, comunica il Ministero, che sarà corretto entro la prossima settimana.
Il bonus filiera ristorazione per l’acquisto di prodotti Made in Italy spetta a tutte le imprese del settore, a condizione che l’importo del fatturato medio dei mesi da marzo a giugno 2020 sia inferiore di almeno il 25% rispetto al fatturato medio dello stesso periodo del 2019.
Per le imprese che hanno avviato l’attività dopo il 1° gennaio 2019 non sarà richiesto il requisito della perdita di fatturato.
Per ricevere il contributo a fondo perduto sarà necessario presentare domanda. A disciplinare regole, tempi ed importo del bonus filiera sarà un decreto del Ministero delle politiche agricole.
Bonus filiera, pagamento contributo a fondo perduto anticipato al 90% dopo aver fatto domanda
Bisognerà attendere il decreto attuativo per il via alle richieste di contributo a fondo perduto.
Il testo del decreto agosto fornisce i primi dettagli sulle modalità di presentazione delle domande. Il richiedente dovrà registrarsi all’interno della “piattaforma della ristorazione” che verrà predisposta dal concessionario convenzionato, ovvero recarsi presso appositi sportelli fisici.
La richiesta di accesso al bonus filiera dovrà essere accompagnata dalla copia del versamento dell’importo di adesione all’iniziativa di sostegno.
Il bonus filiera è erogato con un anticipo del 90% al momento dell’accettazione della domanda. L’impresa dovrà presentare i documenti fiscali certificanti gli acquisto effettuati, anche non quietanzati, nonché un’autocertificazione attestante la sussistenza dei requisiti per accedere al contributo a fondo perduto.
Il saldo del 10% sarà corrisposto dopo aver presentato la quietanza di pagamento. Il pagamento delle spese dovrà essere effettuato in modalità tracciabile.
Salvo che il caso costituisca reato, nel caso di indebita percezione si applica la sanzione amministrativa di importo pari al doppio del contributo non spettante.
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