Il Ministro dello Sviluppo Economico ha firmato il decreto con i termini e le modalità di presentazione della domanda per i contributi a fondo perduto dedicati alle imprese colpite dalla crisi in Ucraina. Le PMI in possesso dei requisiti potranno accedere alle agevolazioni fino a 400.000 euro. Si attende la pubblicazione sul sito del MISE per conoscere la data di apertura delle domande.
Imprese colpite dalla crisi ucraina, il Ministro dello Sviluppo Economico ha firmato il 9 settembre 2022 il decreto per l’erogazione dei contributi a fondo perduto fino a 400.000 euro.
Si tratta della misura prevista dal Decreto Aiuti che istituisce un fondo da 120 milioni di euro a sostegno delle piccole e medie imprese che hanno subito ripercussioni economiche negative in seguito alla guerra in Ucraina.
Possono richiedere il contributo tutte le PMI in possesso degli specifici requisiti previsti.
Per la data di apertura della procedura di domanda si attende la pubblicazione del decreto sul sul sito del MISE. Le richieste, infatti, si potranno trasmettere a partire dalle ore 12:00 del decimo giorno successivo.
Contributi a fondo perduto fino a 400.000 euro per le imprese colpite dalla crisi ucraina: firmato il decreto
Sono in arrivo gli attesi contributi a fondo perduto in favore delle imprese colpite dalla crisi in Ucraina.
Il Ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, ha firmato il decreto attuativo lo scorso 9 settembre 2022.
Si tratta della misura prevista dal Decreto Aiuti, n. 50/2022, che istituisce un fondo da 120 milioni di euro a sostegno delle PMI che hanno subito importanti ripercussioni economiche dall’inizio del conflitto.
Le imprese potranno presentare domanda per ricevere fino a 400.000 euro di contributi a fondo perduto.
Per poter accedere all’agevolazione è necessario essere in possesso di specifici requisiti:
- avere intrapreso negli ultimi due anni operazioni commerciali con Ucraina, Russia o Bielorussia;
- aver subito un calo di fatturato di almeno il 30 per cento rispetto al 2019;
- aver sostenuto costi più alti per materie prime e semilavorati di almeno il 30 per cento durante il trimestre precedente all’entrata in vigore del Decreto Aiuti.
In aggiunta, le PMI devono avere sede legale o operativa in Italia, non essere sottoposte a procedure concorsuali o destinatarie di sanzioni interdittive.
Sono escluse le imprese che svolgono attività di agricoltura, silvicoltura e pesca.
Come detto, le imprese possono ottenere contributi a fondo perduto fino ad un massimo di 400.000 euro, i quali rientrano nel Quadro Temporaneo di aiuti di Stato “a sostegno dell’economia a seguito dell’aggressione della Russia contro l’Ucraina”.
Per determinare l’importo spettante, è necessario tenere conto delle dimensioni dell’azienda e delle perdite subite.
Si calcola la differenza tra la media dei ricavi relativi all’ultimo trimestre prima dell’entrata in vigore del DL Aiuti e la media di quelli riferiti allo stesso periodo del 2019.
Successivamente si applica la percentuale stabilita a seconda delle dimensione dell’impresa, così come indicato nella tabella.
Percentuale | Ricavi periodo d’imposta 2019 (2021 per le imprese costituite dal 2020) |
---|---|
60 per cento | Non superiori a 5 milioni di euro |
40 per cento | Tra i 5 milioni e i 50 milioni di euro |
Il ogni caso, resta il limite massimo di 400.000 euro a beneficiario.
Imprese colpite dalla crisi ucraina: come presentare la domanda per i contributi a fondo perduto
Per ottenere l’agevolazione, le imprese devono presentare la domanda sulla base del modello fac-simile che sarà disponibile sul sito del MISE nella sezione dedicata al contributo.
Questa va trasmessa esclusivamente in modalità telematica tramite la procedura messa a disposizione sul medesimo sito. Per conoscere la data esatta da cui sarà possibile inviare le richieste bisogna aspettare la pubblicazione del decreto sul sito.
Le istanze, infatti, si possono presentare a partire dalle ore 12:00 del decimo giorno dalla pubblicazione e non oltre il 30° giorno.
Possono accedere alla procedura solamente i soggetti rappresentanti legali dell’impresa che devono essere in possesso di credenziali SPID, CIE o CNS.
Inoltre, è necessario essere in possesso di un indirizzo PEC registrato nel Registro delle Imprese, che sarà utilizzato per tutte le comunicazioni relative al procedimento.
Durante la compilazione della domanda si dovrà seguire la procedura guidata, inserendo tutti i dati e le dichiarazioni richieste.
Le istanze non saranno valutate in base all’ordine cronologico di presentazione, per cui non ci sarà bisogno affrettare i tempi. In caso di esito positivo della verifica dei requisiti, l’agevolazione spettante sarà erogata direttamente sul conto corrente indicato in fase di domanda.
I contributi non sono cumulabili con le stesse spese per cui sono riconosciuti i benefici in favore delle imprese esportatrici (art. 29 del Decreto Aiuti), ma lo sono con altri tipi di aiuti nei limiti previsti dal Quadro Temporaneo.
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