Tra gli emendamenti al testo del Disegno di Legge di Bilancio 2023 c'è l'innalzamento del limite di ricavi per le imprese che possono applicare la contabilità semplificata. Dopo l'approvazione passerà a 500.000 per la prestazione di servizi e a 800.000 per le altre attività
La Legge di Bilancio 2023 potrebbe prevedere l’ampliamento delle imprese che possono adottare la contabilità semplificata.
Tra gli emendamenti presentati in Commissione Bilancio della Camera ce n’è uno che aumenta di 100.000 euro il tetto per le aziende.
Per le imprese con oggetto prestazioni di servizi il limite di ricavi passerà, se approvata la misura nel testo definitivo della Manovra, da 400.000 a 500.000 euro.
Per le imprese con oggetto altre attività, invece, il tetto ai ricavi viene innalzato da 700.000 a 800.000 euro.
Contabilità semplificata, aumento del limite di ricavi per le imprese
La Manovra potrebbe contenere novità in merito all’applicazione della contabilità semplificata per le imprese minori, ossia imprese individuali, società di persone ed enti non commerciali.
Tra gli emendamenti presentati in Commissione Bilancio della Camera ce n’è uno che prevede l’innalzamento del limite dei ricavi di 100.000 euro.
L’innalzamento è previsto sia per le aziende aventi per oggetto le prestazioni di servizi, sia per quelle che svolgono altre attività.
I limiti attualmente in vigore e quelli che potrebbero essere i nuovi limiti sono riportati all’interno della tabella riassuntiva.
Tipologia di impresa | Limite attualmente in vigore | Nuovo limite |
---|---|---|
Imprese aventi per oggetto prestazioni di servizi | 400.000 euro | 500.000 euro |
Imprese aventi per oggetto altre attività | 700.000 euro | 800.000 euro |
La modifica avverrebbe con la sostituzione di parte dell’articolo 18 comma 1 del decreto del Presidente della Repubblica del 29 settembre 1973, n. 600.
Tale articolo prevede le regole da seguire e i requisiti da rispettare per l’adozione della contabilità semplificata per le imprese minori.
Il rispetto delle condizioni permette di applicare l’esonero per l’anno successivo della tenuta delle scritture contabili, salvo gli obblighi delle scritture previste da disposizioni diverse dal decreto in questione.
Le imprese che esercitano sia prestazioni di servizi sia altre attività devono fare riferimento a quanto stabilito nella parte finale del comma 1 dell’articolo 18 del dpr 600/1973.
In linea generale si fa riferimento all’ammontare dei ricavi relativi all’attività prevalente.
Nel caso in cui i ricavi non siano distinti, si considerano attività prevalenti le prestazioni di servizi.
Contabilità semplificata, gli adempimenti per le imprese
L’ufficialità dell’adozione dei nuovi limiti arriverà soltanto dopo l’approvazione finale della Legge di Bilancio 2023. Al momento continua il dibattito in Commissione, precedente alla votazione degli emendamenti. Il testo dovrebbe arrivare in Aula nel pomeriggio di domani, 20 dicembre 2022.
Le imprese che rientrano nell’applicazione della contabilità semplificata dovranno comunque provvedere a degli adempimenti.
Tra questi c’è l’annotazione, in ordine cronologico in un apposito registro, dei ricavi percepiti.
Per ciascun incasso deve essere indicato:
- l’importo;
- le generalità, l’indirizzo e il comune di residenza anagrafica del soggetto che effettua il pagamento;
- gli estremi della fattura o di un altro documento emesso.
In un altro registro dovranno essere annotate, ancora una volta in ordine cronologico per data di pagamento, le spese sostenute nell’esercizio.
Anche per le imprese che rispettano i requisiti indicati in precedenza è possibile scegliere l’applicazione del regime ordinario.
Tale scelta ha effetto a partire dal periodo d’imposta in cui avviene e vincola l’azienda per almeno 3 anni.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Contabilità semplificata, aumento del limite di ricavi per le imprese