Dai giovani alla riforma fiscale, si apre con lo sguardo al futuro del presidente Elbano de Nuccio il Congresso Nazionale dei Commercialisti 2023. Sala gremita per il primo giorno di lavori: tavole rotonde e workshop continuano anche il 19 e il 20 ottobre. L'appuntamento è al Centro Congressi Lingotto a Torino
Con una linea del tempo che dura più di 110 anni, dai calcolatori agli smartphone, e con le parole di Sergio Marchionne si apre il quinto Congresso Nazionale dei Commercialisti “Lavoriamo insieme per il nostro futuro” organizzato a Torino dal Consiglio nazionale in collaborazione con l’Ordine locale della categoria dal pomeriggio di mercoledì 18 a venerdì 20 ottobre.
“Abbracciate il cambiamento, abbiate la curiosità di conoscere e mettetevi alla prova”.
A pronunciare i consigli del dirigente è il presidente del CNDCEC Elbano de Nuccio, che si rivolge a oltre 120mila iscritti distribuiti su tutto il territorio: proprio Torino, città che ospita in questi giorni l’evento nazionale, rientra tra gli Ordini più numerosi, dopo Roma, Milano e Napoli.
Congresso Nazionale dei commercialisti: una professione da 120mila iscritti, ma i giovani sono ancora pochi
Si guarda al futuro nell’Auditorium del Centro Congressi Lingotto di Torino, gremito di commercialisti arrivati da tutta Italia.
E se lo sguardo è rivolto in avanti, non si può non guardare alle professioniste e ai professionisti under 40 iscritti all’Ordine che compongono un numero ancora troppo esiguo: rappresentano solo il 17,1 per cento.
“Dobbiamo rendere la professione più sexy, spiegare che è un lavoro meraviglioso”, ha sottolineato inaugurando i saluti istituzionali il padrone di casa Luca Asvisio, presidente dell’Ordine di Torino.
Ma non è solo una questione di attrattività della professione per il presidente Elbano de Nuccio, come anticipato nei giorni precedenti al Congresso ai microfoni di Informazione Fiscale in una intervista dedicata.
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“Bisogna definire un chiaro perimetro delle responsabilità professionali. Sgombriamo subito il campo da retropensieri e possibili dietrologie: non intendiamo assolutamente sottrarci alle nostre responsabilità. Tutte le professioni ne hanno ed è giusto che sia così. Ma le responsabilità in capo ai commercialisti sono troppo spesso enormi, peraltro spesso a fronte di compensi irrisori. Troppo spesso siamo vittime di una logica sanzionatoria. Ma i commercialisti lavorano per il Paese, vanno tutelati, non sanzionati.”
Ha ribadito de Nuccio sottolineando che per avvicinare i più giovani alle professioni ci sono tre linee di intervento: oltre a quella della responsabilità, “anche quella del riposizionamento della professione in un ambito in cui la marginalità è riconosciuta, e anche quella della creazione di un dialogo più serrato con le università per l’inserimento di percorsi di studio più compliance con la professione del commercialista”.
Congresso Nazionale dei commercialisti: l’importanza del dialogo con le Istituzioni
Lo stesso dialogo che il Consiglio ha attivato con le Istituzioni. Il confronto nell’ultimo anno è rimasto sempre vivo e la volontà di proseguire su questa linea è confermata anche dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio in occasione del Congresso Nazionale:
“Ricollegandomi a quanto già ebbi modo di dirvi in occasione degli Stati Generali dello scorso 4 maggio, il Governo rinnova e conferma la prospettiva di ascolto e attenzione verso le proposte da voi provenienti. In particolare, il Governo condivide la proposta di legge di maggioranza, A.C. 1276, prima firmataria l’On. Marta Schifone, in materia di responsabilità dei componenti del collegio sindacale. Il sistema si è spinto troppo oltre nel delineare le responsabilità da omessa o insufficiente vigilanza da parte dei membri dei collegi sindacali.”
Si legge nel messaggio inviato da Alfredo Mantovano.
Congresso Nazionale dei commercialisti, de Nuccio: la centralità della riforma fiscale oltre le aliquote
D’altronde, proprio in tema di confronto con le Istituzioni, i commercialisti sono stati chiamati a operare in prima linea anche per la definizione e l’attuazione della legge delega della riforma fiscale.
“La madre di tutte le riforme”, la definisce de Nuccio durante l’intervista con la giornalista del Tg1 Barbara Capponi, che è un po’ “come l’araba fenice, tutti ne parlano e nessuno la vede mai”.
Ora il tempo della revisione della normativa fiscale sembra essere arrivato: “il nostro impegno è stato quello di contribuire e collaborare per una struttura più equa”, ha detto il presidente evidenziando il coinvolgimento della categoria nei lavori di revisione del sistema tributario.
Tangibile e, sentita come esigenza principale dai cittadini e dalle cittadine, è sicuramente la riduzione della pressione fiscale. “Ma le novità devono fare i conti con le fonti di copertura” e il contesto attuale è “drammatico, non è esagerato usare questo termine oggi”, sottolinea de Nuccio facendo riferimento al contesto economico e geopolitico attuale.
Con l’occhio del professionista, il presidente dei commercialisti ricorda che la revisione del sistema tributario non è solo la revisione delle aliquote ma è anche di tipo “procedimentale”: “noi abbiamo detto la nostra nell’interesse dell’intero sistema economico”.
La revisione del calendario fiscale, il principio di equità fisco-contribuenti, la moratoria delle scadenze fiscali di agosto e dicembre: sono questi alcuni esempi di novità altrettanto cruciali per de Nuccio.
E, in questa ondata di innovazione, “centrale è il ruolo del professionista qualificato”, chiamato ad acquisire nuove competenze: è il caso della cooperative compliance che rientrerà nei prossimi decreti legislativi di attuazione.
Congresso Nazionale dei commercialisti: sguardo al futuro tra riforme, sfide e cambiamenti
Nel frattempo dal mondo stesso in evoluzione, e non solo dalle norme, arrivano le sfide da affrontare.
Una frontiera a cui avvicinarsi, e che non si può più ignorare, è quello della sostenibilità, a cui il Congresso ha dedicato la prima tavola rotonda. Ma anche guardare all’estero è un’azione che non si può più rimandare, ha sottolineato de Nuccio che a fine settembre ha stretto un patto di collaborazione con i colleghi francesi.
I temi su cui lavorare sono tanti è non è un caso che, lasciando spazio anche all’ironia, il Congresso Nazionale si è aperto con la colonna sonora del film mission impossible.
Fiducioso, De Nuccio, ha sottolineato: “alla fine nei film le missioni vengono sempre portate a termine”.
Di seguito il programma completo del Congresso Nazionale dei Commercialisti 2023.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Congresso Nazionale commercialisti: il presidente de Nuccio guarda al futuro, dai giovani alla riforma fiscale