Un pacchetto di emendamenti al testo della Legge di Bilancio 2020 estende la possibilità di fruire del congedo di paternità anche ai papà dipendenti pubblici. Rimangono però le differenze con il mondo del lavoro privato che godrà anch'esso di un aumento, passando a una settimana.
Congedo di paternità anche per i dipendenti pubblici. È questa una delle novità introdotte nella Legge di Bilancio 2020 da alcuni emendamenti al testo sostenuti dal Governo.
Le proposte che vanno nella direzione delle dichiarazioni precedenti del ministro per la Famiglia Elena Bonetti, prevedono l’estensione del diritto al congedo di paternità di 5 giorni da dedicare alle cure del proprio bambino anche a questa categoria di lavoratori, che finora ne era esclusa.
L’impegno finanziario previsto per questo scopo è stato quantificato in 60 milioni di euro per il 2020, ricavati dai fondi precedentemente destinati all’occupazione e alla formazione e alle esigenze indifferibili.
L’urgenza del provvedimento, che dopo anni di attesa estenderà il diritto al congedo anche agli statali, è motivata dal tentativo di porre un freno al calo della natalità in Italia.
Il dato ha toccato il record negativo di 7,3 per mille su una media dell’Unione Europea pari a 9,7, mentre il numero medio di figli per donna è giunto a quota 1,32 con un età media del parto molta alta di 31,9 anni (in Europa la media è di 31,1).
Vi è poi l’esigenza di armonizzare la situazione dei lavoratori del pubblico impiego con quella dei dipendenti del privato. Infatti, questi dall’anno in corso godono di 5 giorni di congedo, che possono arrivare a 6 in caso di sostituzione della madre.
Peraltro già dal 2017 i dipendenti delle aziende private potevano usufruire di 2 giorni, diventati 4 nel 2018.
L’esordio dell’istituto del congedo di paternità si deve alla legge 92 del 2012 che aveva introdotto sia il congedo obbligatorio, sia quello facoltativo per i papà, quest’ultimo alternativo al congedo di maternità.
Congedo di paternità anche ai dipendenti pubblici, ma restano le differenze con il privato
Tuttavia una differenziazione rimarrà anche nell’impianto della nuova Legge di Bilancio per il 2020, dato che insieme all’estensione del diritto ai dipendenti delle pubblica amministrazione è previsto l’aumento dei giorni di congedo per i papà lavoratori del privato.
Questi ultimi passeranno dagli attuali 5 giorni ai previsti 7.
Anche in questo caso non siamo certo i primi della classe in Europa, considerando che la direttiva dell’Ue approvato lo scorso 4 aprile prevede un diritto a ben 10 giorni di astensione dal lavoro.
In realtà, gli stati membri hanno 3 anni per adeguarsi alla nuova normativa, ma il nostro paese è davvero agli ultimi posti considerando che in Portogallo esiste persino una legge che prevede l’obbligatorietà dell’astensione dall’attività lavorativa per ben 20 giorni, mentre in Slovenia c’è la facoltatività, ma per 15 giorni.
Congedo di paternità dipendenti pubblici 2020: come funziona
Il pubblico dipendente potrà usufruire del congedo di paternità entro il quinto mese dalla nascita del proprio figlio.
I giorni a disposizione saranno appunto 5, ma il quinto sarà detratto da quelli a disposizione della mamma.
Dal punto di vista del funzionamento dell’istituto c’è poi da registrare l’importante novità proveniente dalla circolare Inps n.140 del 18 novembre scorso che ha chiarito come il congedo sia utilizzabile da parte del padre anche in concomitanza con l’indennità di maternità percepita dalla partner, nel caso in cui si tratti di una lavoratrice autonoma.
Ulteriori dettagli emergeranno certamente dopo l’approvazione della Legge di Bilancio 2020, alla quale seguiranno prima i decreti e poi la circolare attuativa INPS.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Legge di Bilancio 2020, congedo di paternità anche ai dipendenti pubblici